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2009-10-04

Pellissier: "La squadra di Conte è più cattiva"


Alla vigilia di una gara molto importante, l'attaccante del Chievo Sergio Pellissier ci parla del pari della scorsa settimana contro l'Atalanta, del momento dei gialloblu e di tanto altro.

Che Atalanta hai visto domenica?

"Sicuramente non voleva perdere, ma noi abbiamo giocato veramente bene e forse meritavamo qualcosa di più. Loro ci hanno fatto gol e per fortuna siamo riusciti a rimediare perché abbiamo rischiato anche di perdere".

Hai visto già un'Atalanta diversa rispetto a quella di Gregucci?

"Non lo so, non avevo visto prima le partite loro, ma oggi era una squadra cattiva che non voleva perdere, ma erano ancora imballati per il lavoro che stanno facendo".

Tu hai segnato il gol del pari, ma cosa ha girato storto?

"Abbiamo avuto un pizzico di sfortuna in qualche occasione, abbiamo creato tanto e magari se avessimo segnato nel primo tempo le cose sarebbero andate meglio. Questo è il calcio ed alla prima occasione loro hanno segnato, poi hanno preso il palo e poteva anche andare peggio. Siamo stati bravi a recuperare".

Quindi pensi solo alla sfortuna o anche poca attenzione?

"L'attenzione è sempre massimale e ad un certo punto volevamo assolutamente vincere. Credo sia stato solo un pizzico di sfortuna, poteva andar meglio".

Indipendentemente da questa partita, però, le cose quest'anno vanno meglio

"Sì, sicuramente. E' ancora presto per dirlo, ma abbiamo più punti e dobbiamo cercare di farne ancora altri per salvarci. Dobbiamo giocare a viso aperto e i punti arrivano sempre".

Lo scorso anno hai avuto qualche problema a livello realizzativo, mentre ora stai andando bene. Ti senti diverso?

"No, negli attaccanti ci sono periodi. Io ho avuto lo scorso anno un periodo negativo a inizio stagione e adesso, invece, è un periodo positivo. Bisogna cercare di approfittarne il più possibile quando le cose vanno bene e non abbattersi quando vanno male".

Questo è anche l'anno dei Mondiali, tu vuoi mostrare a mister Lippi che sei pronto per questa competizione?

"Io non devo dimostrare niente a nessuno, faccio il mio lavoro, cerco di dare il massimo e mi impegno per aiutare i compagni a salvare il Chievo. Se dovesse arrivare un'altra convocazione ben venga, ma la soddisfazione me la sono tolta lo scorso giugno".

Senza guardare la classifica, vedi un Chievo diverso quest'anno?

"Vedo un Chievo uguale a quello della seconda metà dello scorso anno, un Chievo che ha capito cosa deve fare per migliorarsi e sta cercando di farlo ancora. Bisogna sempre lavorare e affrontare le partite allo stesso modo, altrimenti non vai avanti".

Questa squadra è più rafforzata rispetto la scorsa stagione?

"Siamo sempre gli stessi, abbiamo tenuto giocatori importanti e soprattutto la mentalità è la stessa. Se parti bene puoi fare molto bene, mentre se parti male rischi di fare brutta figura".

Merito di Di Carlo che lo scorso anno è arrivato troppo tardi?

"Non troppo tardi, sicuramente ha dei suoi meriti e ci ha dato la consapevolezza di essere una squadra. All'inizio non arrivavano i risultati, ma la squadra era la stessa ed abbiamo avuto la forza di migliorarci. Sicuramente buona parte del merito è anche sua".

Per Colucci, invece, ti aspettavi un inizio di campionato senza squadra?

"No, ma il calcio adesso è cambiato: una volta quando arrivavi a scadenza ti volevano tutti e ti offrivano qualsiasi cifra, mentre ora fai fatica. La gente preferisce pagare meno e puntare più sui giovani".

Tu, invece, hai deciso di restare a Verona nonostante le richieste di grandi squadre per la seconda estate consecutiva

"Non è mai facile andare via e fare bene in altre società. Devi avere un buon rapporto con loro e devono credere in te e devi trovare i compagni giusti. Qui mi sento a casa e so che posso contare su tutti, mentre se vai via non è la stessa cosa. Magari può andar bene, ma può anche andar male e scompari dalla circolazione".

Il tuo obiettivo a livello personale per questa stagione?

"L'obiettivo rimane salvare il Chievo, poi se potessi fare più gol possibile meglio. Punto a migliorarmi ogni anno e se ci riuscissi sarebbe davvero un bel passo avanti".

In estate eri stato accostato anche al Napoli, dove era c'è molta confusione. Sei contento di non essere andato?

"Io sono contento di essere rimasto perché Verona mi ha dato tanto e i dirigenti mi hanno voluto a tutti i costi. Questo è un qualcosa in più perché in questi ambienti non sempre ti vogliono così tanto. Non sono ovviamente contento che il Napoli stia andando male, sono solo contento che il Chievo stia andando bene".

Si era detto anche che tu avevi rifiutato, ma poi si è scoperto che non era vero. Vuoi confermare?

"Assolutamente, con me non avevano neanche mai parlato perché dovevano mettersi d'accordo con il Chievo ed il Chievo non ha accettato. E' impossibile quindi che io non abbia accettato, questo è un discorso che aveva fatto Marino, ma a me non interessa perché so di essere in buona fede".
|di Raffaela Bon e Luca Ronchi - Fonte: www.atalantanews.com| - articolo letto 187 volte


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