| Calciomercato | Formazioni ufficiali  | PronosticiCuriosità e statisticheArea TecnicaStorie di CampioniVideo  |  Sport |
 
| Home | Serie A  | Partite di oggiDiretta delle partite | Risultati liveFantacalcio  |  Probabili formazioniCalcio in tvCalcio News |
2009-10-05

La Lazio soffre e alla fine strappa un punto al Franchi


Finisce 0-0 la sfida tra le due Regine di Coppe della settimana. Nella cartomanzia la Regina di Coppe è una carta che risalta il concetto di sacrificio: l'amore per la sua famiglia la porta a trascurarsi. Un po' come questa Lazio. Ma in realtà, a seconda della posizione, la carta ha due significati: se è dritta, vuole dire che è favorevole a tutti coloro che possono sentire la sua fertile influenza (attenzione però a non contrariarla); se invece è rovesciata, vuol dire che ci troviamo di fronte ad una donna sleale, disonesta, avida, infedele. Come infedele era un po’ stato quel pubblico fiorentino, apparentemente ingrato e freddo nei confronti della famiglia Della Valle ad inizio stagione. Poi la storica vittoria sul Liverpool (che va in bacheca insieme a quel 2-0 al Manchester United del 1999) ha risvegliato dal torpore una città che ancora pensava troppo a Felipe Melo. Il risultato? Trentamila cartoncini viola con la scritta “Fiorentina il nostro amore, Della Valle la nostra famiglia” (anche se l’interessato, Andrea Della Valle, non era al Franchi) a fare da cornice all’ingresso in campo delle due squadre. Laziali giunti a Firenze con ogni mezzo in almeno 2.000 unità: prima volta con i vetri divisori abbassati di circa due metri.
LA PARTITA - Nessuno dei due tecnici tiene fede alle formazioni provate in settimana: nella Fiorentina Prandelli sceglie di avanzare Jovetic al fianco di Mutu (anche se in campo parte spesso da dietro), mentre Ballardini passa al 4-4-2 che somiglia più ad un 4-1-3-2 visto che Baronio gioca quasi come difensore aggiunto. A destra non c’è Dabo, ma Foggia.
E proprio da lui passa spesso il gioco della Lazio per tutto il primo tempo: nei primi 6 minuti il folletto napoletano è incontenibile dalla sua parte e al 2’, innescato da Mauri, sfiora subito il gol ma la sua conclusione è troppo debole per impensierire Frey. Poi la difesa viola gli prende le misure e Ballardini gli chiede di stare più attento anche alla fase difensiva: così con il passare dei minuti il suo rendimento cala. Entrambe le squadre partono con piglio aggressivo e danno l’impressione di non volersi risparmiare: sanno che le fatiche di coppa si faranno sentire alla distanza. Ma è la Fiorentina che presto prende in mano il pallino della gara e sfiora il gol in più circostanze. Al 20’ e al 46’ Baronio salva sulla linea prima su Mutu, poi su Cristiano Zanetti; intorno alla mezzora ci provano sia Montolivo che Jovetic con due tocchi di classe e ancora Mutu (33’) tenta di impensierire Muslera. Al 35’ è sempre Montolivo che prova la botta dai 20 metri e per poco non trova il primo gol da fuori area della stagione della Fiorentina. Ancora il play viola ha sui piedi la palla del vantaggio durante l’unico minuto di recupero, dopo una bella incursione di Marchionni ai danni di Del Nero (che un minuto prima, in spaccata, aveva salvato in angolo un passaggio letale sempre di Montolivo). Nella ripresa Ballardini cambia il copione tattico: Mauri scala verso il centro, mentre Foggia e Zarate giocano larghissimi in avanti al fianco di Rocchi. La Lazio ricomincia quindi con il 4-3-3. Ma nei primi 6 minuti della ripresa, la gara dei biancazzurri è piuttosto nervosa, tanto che sia Matuzalem che Del Nero vedono giallo. Si mette in mostra Cribari, autore di un’eccellente prova difensiva: il top lo raggiunge al 48’ quando scavalca con un pallonetto Jovetic e appoggia di testa verso Muslera da distanza ravvicinata e con calma olimpica. Al 58’ la Lazio ci prova sia con Matuzalem che con Rocchi, ma due minuti dopo è Jovetic a far correre un brivido sulla schiena di Muslera dopo un buono spunto sulla sinistra di Mutu. La Lazio gioca ormai prevalentemente in verticale: non può permettersi di andare in palleggio. Troppo rischioso contro questa Fiorentina. Al 65’ esce Rocchi ed entra Dabo che sarà autore di una grande prova in fase di copertura e raddoppio. A quel punto Foggia scala in avanti, lasciando spazio proprio al francese sulla fascia destra: si passa al 4-4-2. Nella Fiorentina esce Mutu tra gli applausi ed entra Gilardino. Tre minuti più tardi è proprio Foggia a divorarsi un’occasione incredibile: Matuzalem penetra a sinistra e mette in mezzo per Mauri, deviazione respinta, Foggia si avventa sul pallone e da pochi metri conclude alto. Cinque minuti dopo, grande sciabolata di Baronio a pescare sempre Foggia che si accentra e lascia partire una gran botta destinata all’incrocio: Frey salva in angolo miracolosamente. A 15’ dalla fine altri cambi contemporanei per i due allenatori: nella Lazio esce Foggia ed entra Meghni e l’assetto tattico passa praticamente al 4-4-1-1 con il francese dietro Zarate; nella Fiorentina lascia il campo Marchionni per far posto al versatile Jorgensen. Il pubblico fiorentino a questo punto ci crede ancora di più: con un gol la Fiorentina schizzerebbe da sola in testa alla classifica. Tre minuti dopo i due cambi, è di Gilardino l’occasione più clamorosa della gara: lanciato a rete, supera Muslera in uscita e appoggia verso la porta sguarnita, ma Radu arriva prima che la palla varchi completamente la linea e allontana il pericolo. Nel finale la squadra viola ci prova ancora con Vargas che conclude con troppa fretta su un invito di Comotto, e poi con Jorgensen che isola Luciani, appena entrato, in un triangolo con Montolivo. Proprio all’ultimo secondo la Lazio potrebbe trovare il colpo del KO in contropiede, ma Zarate non vede Luciani libero sulla sinistra. Finisce 0-0. Un ottimo punto prima della sosta delle nazionali. Soprattutto considerando che a Firenze ci hanno già perso Sampdoria e Liverpool e che la Fiorentina non prende gol da 505’ minuti. Contro i blucerchiati, tra 15 giorni, ci sarà ancora da soffrire.
CURIOSITA’ - Finalmente si sblocca un record negativo per la Lazio: era da tre anni infatti che perdeva a Firenze con il medesimo risultato (1-0). Un motivo in più per andare fieri della prova della squadra di Ballardini.
|di Federico Farcomeni - Fonte: www.lalaziosiamonoi.it| - articolo letto 163 volte


Calciomagazine.net© - Edizione Sportiva del Periodico L'Opinionista
n. reg. Trib. Pescara n.08/08 dell'11/04/08. Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009 - p.iva 01873660680
tutti i diritti sono riservati - vietata ogni riproduzione anche se parziale