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2009-10-07

Mazzarri il motivatore, ecco la scheda


Walter Mazzarri, un tecnico tutto da scoprire per una piazza come Napoli divoratrice di allenatori e calciatori per la passione e le attenzioni che le sono rivolte. A favore del tecnico toscano giocano senza dubbio i risultati che ha ottenuto sotto l'aspetto motivazionale. Incredibile la salvezza della Reggina della stagione 2006/2007 con una penalizzazione di diciassette punti. Il "Granillo" era un fortino inespugnabile per le altre squadre del campionato e Rolando Bianchi sembrava il nuovo Luca Toni. Tutta grinta e forza fisica la squadra calabrese di quell'annata nonostante il forte handicap iniziale. Quella grinta che è mancata al Napoli da gennaio ad oggi, per ben dieci mesi. Proprio la mancanza di carattere, di fame agonistica sparita nel nulla dall'inizo del 2009, avranno spinto De Laurentiis e i direttori che ha "intervistato", ad affidarsi ad uno che sembra essere un gran motivatore del gruppo e dei singoli talenti. Recentemente, infatti, il tecnico toscano è stato l'artefice della rinascita di Antonio Cassano, uno non proprio facile da gestire e che da tanti esperti era considerato un calciatore ormai finito. Sempre a Genova, piazza ideale per ritrovare stimoli e serenità, con Mazzarri è esploso anche Giampaolo Pazzini, l'eterna promessa del calcio italiano sul quale puntavano i tifosi e dirigenti viola. Sarà pur vero che il Cassano dei giorni nostri è uno in grado di mandare a far gol chiunque ma a Firenze, prima che arrivasse Gilardino, Pazzini giocava al fianco di un certo Adrian Mutu con Montolivo alle spalle e Santana e Pasqual a fornire cross invitanti. C'è da dire, però, che Napoli non è Genova o Reggio Calabria e Mazzarri avrà il suo gran da fare con gli scettici del 3-5-2, un gruppo depresso da mesi e qualche singolo che non è più quello di qualche tempo fa.
LA SCHEDA - Aveva assaggiato la panchina azzurra già nella stagione 98-99, era il Napoli di Ulivieri. Walter Mazzarri, nato a San Vincenzo il 1º ottobre 1961, il vice del vulcanico allenatore toscano Renzo Ulivieri squalificato in quella disgraziata stagione per ben 7 volte. Mazzarri lo sostitui' in quattro circostanze. A distanza di undici anni il tecnico livornese riabbraccia la panchina partenopea ereditando un Napoli con il morale a pezzi ed una classifica deficitaria. Ripercorriamo insieme il suo excursus honorum prima da calciatore e poi da allenatore.
Calciatore: Inizia nelle giovanili della Fiorentina, dove viene definito il "nuovo Antognoni". Dopo l'esperienza nel vivaio viola inizia la sua vita da mediano e da girovago. Pescara, Cagliari, Reggiana, Empoli, Licata, Nola, Viareggio, Acireale e Torres. Nella sua carriera da calciatore ha totalizzato complessivamente 33 presenze in Serie A (con Cagliari ed Empoli), e 118 presenze con 9 reti in Serie B. Chiude la sua carriera nella stagione 1994/95 indossando quale ultima casacca la maglia della Torres.
Allenatore: Inizia al fianco del suo maestro Renzo Ulivieri, prima a Napoli e poi a Bologna. Con la società rossoblu guida anche la Primavera per poi scendere ad Acireale in C2, chiudendo al nono posto con la squadra che, stando alle sue dichiarazioni, gli ha regalato soddisfazioni. Successivamente approda a Pistoia in C1.
Nel campionato 2003/04 viene ingaggiato dal Livorno in Serie B, squadra della sua città con la quale conquista una storica promozione. Sperimenta qui il 3-5-2 con Passoni regista, due mediani a spezzare il gioco avversario e Protti e Lucarelli finalizzatori di un ottimo gioco corale. L'amaranto è nel suo Dna perchè la stagione successiva viene ingaggiato dalla Reggina. I tre anni trascorsi a Reggio probabilmente sotto il profilo professionale ed emotivo sono quelli più intensi ed importanti per Mazzarri. Nel suo primo campionato in riva allo Stretto, quello del 2004-2005, porta gli amaranto al 10° posto in Serie A; l'anno successivo, dopo un avvio piuttosto difficile, riesce a condurre la squadra verso una tranquilla salvezza. Ma il vero miracolo si materializza nell'ultima stagione reggina. La Reggina di Mazzarri, coinvolta nello scandalo calciopoli, parte con l'handicap di 15 punti di penalizzazione (poi ridotti a 11) in classifica. I calabresi partita dopo partita non solo portano la casella dei punti in attivo ma addirittura sfiorano l'impresa di qualificarsi all'Intertoto. Il risultato acquisito sul campo è talmente prestigioso che il 27 maggio 2007 gli viene conferita la cittadinanza onoraria di Reggio Calabria. Mazzarri nei tre anni in riva allo Stretto ha cambiato più volte modulo dimostrando grande duttilità a seconda degli uomini a disposizione. 3-4-3, 3-4-1-2, 3-5-2 i moduli adottati. Dopo il triennio calabrese nel giugno 2007 Mazzarri viene ingaggiato dalla Sampdoria, contratto biennale con con opzione per il terzo. Durante la sua prima stagione a Genova, dopo un ottimo campionato, porta la Sampdoria alla matematica qualificazione alla Coppa UEFA 2008-2009 , sfiorando il sogno Champions League. Suo il merito di aver rigenerato Antonio Cassano ed aver trasformato Cristian Maggio in goleadorl. La stagione successiva non è invece altrettanto favorevole per il tecnico blucerchiato. Soprattutto il campionato si presenta pieno di difficoltà per la Sampdoria, che per lunghi tratti è anche coinvolta nella lotta per la salvezza e che concluderà il torneo in posizione anonima. La stagione vede anche la squadra perdere entrambi i derby (per 0-1 e 1-3). La partecipazione alla Coppa UEFA si conclude con l'uscita ai sedicesimi di finale nel doppio confronto contro il Metalist Kharkiv, ma Mazzarri riesce comunque a portare i blucerchiati ad un soffio dalla qualificazione alle coppe europee affrontando la Lazio nella finale di Coppa Italia, match che viene perso solo ai tiri di rigore; decisivo l'errore di Hugo Campagnaro. Il 31 maggio 2009, dopo l'ultima partita di campionato pareggiata a Palermo per 2-2, annuncia il suo addio alla Samp.
Il 6 ottobre 2009, dopo le prime 7 giornate di campionato, viene ingaggiato come allenatore del Napoli al posto di Roberto Donadoni,11 anni dopo l'esperienza come allenatore in seconda di Renzo Ulivieri sulla panchina partenopea, firmando un contratto da 1,3 milioni a stagione fino al 2011.
|di Marcello Pelillo e Salvio Passante - Fonte: www.tuttonapoli.net| - articolo letto 186 volte


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