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2009-10-08

A tu per tu ...con Daniele De Rossi


Il suo apporto alla nazionale ed in maglia giallorossa è indiscutibile. I nostri microfoni a Coverciano si sono soffermati a raccogliere le dichiarazioni di Daniele De Rossi, incentrate su diversi temi d'attualità.
Milan e Juve non stanno andando bene, è giusto insistere con questo blocco di giocatori?

"Penso che il campionato darà spunti importanti al ct, ma non possiamo dimenticare il valore di certi giocatori. Non è poi detto che se una squadra va male sia colpa dei giocatori che sono presenti in nazionale. La Juve poi non sta così male, ha perso la partita a Palermo e ci sta di perdere in quel campo"

E' un'Italia che non attira l'attenzione del pubblico normale?

"L'interesse nei riguardi del campionato è normale che sia diverso. Certo si risente della differenza del mese dei Mondiali o degli Europei rispetto alla semplice qualificazione, ma credo che questa partita sarà diversa, visto che dall'altra parte si gioca contro Trapattoni".

E' normale che qualche giocatore si creda intoccabile, azzurro a prescindere?

"Sentirmi così ad esempio per me sarebbe sbagliatissimo, non posso essere sicuro del posto, solo perché sono un punto fermo della nazionale, anche se a volte devo essere sincero tutto può fare pensare a questo"

La tua posizione in campo?

"Ora gioco nella mia posizione, davanti alla difesa: e abbiamo cancellato qualsiasi dubbio sull'incompatibilità con Pirlo, a dire il vero mai esistita".

Cosa mi dici dell'esonero di Donadoni?

"Mi dispiace, l'ho visto domenica dopo la partita ed ho parlato con lui. Posso solo dire che nel calcio ci vuole pazienza, a volte non si ha, vedesi anche il caso di Gregucci. A livello di carriera chissà poi se possono capitare occasioni del genere. In Europa di solito c'è più pazienza, si aspetta anche un anno per esonerare un tecnico, qui invece solo poche partite"

Questa Italia non è seguita perché manca di un personaggio leader?

"Non credo, certamente la nazionale ha perso personaggi importanti come Totti o Nesta, ma certamente non può uscire subito un personaggio"

Allora questa Italia non offre spettacolo?

"La nazionale non ha mai dato spettacolo, e non solo questa, almeno non nel senso dell'Olanda o del Brasile. Non aspettatevi da noi possesso palla e gioco a due tocchi. L'Italia gioca bene ma nella sua maniera con la squadra corta"

Vieni in nazionale con spirito diverso?

"Torno in nazionale più sereno di un mese fa, la Roma ha una situazione più serena. Un conto è arrivare con tre o quattro vittorie, un altro a zero punti"

Questo gruppo è unito?

"Questo gruppo sta bene, siamo molto uniti, c'è lo stesso clima di sempre. Ora siamo molto concentrati su questa partita, sappiamo che abbiamo due risultati su tre a disposizione. Non sarà una gara semplice, giocano in casa, in uno stadio pieno ormai da giorni. Vorranno fare bene davanti al loro pubblico. Questa sarà partita vera, all'andata è stata falsata per l'espulsione di Pazzini"

Ti stupisce che il Trap stia facendo bene?

"Nel calcio non c'è molto da inventare, certamente è un merito in più per uno che ha 70 anni e quindi non credo possa cambiare visione di gioco, ma i risultati li ha sempre ottenuti"

Passando agli arbitri, l'Italia ha più ammonizioni di tutti

"Io penso che il rapporto con gli arbitri dobbiamo di certo migliorarlo. Noi abbiamo atteggiamenti sbagliati, a volte io per primo ho pagato le conseguenze in prima persona. Ci vuole il giusto agonismo ed io ho cambiato il mio modo di pormi con l'arbitro. Chi è qui conosce il panorama internazionale o per la nazionale o per disputare le Coppe. Ci sono regole e devono essere accettate"

E'possibile che Totti torni in nazionale?

"Ho parlato con lui ma sono cose personali, posso solo dire che non credo possa rimanere indifferente davanti ad un Mondiale. Da un suo possibile ritorno come quello di Nesta ne sarei piacevolmente sopreso. Lui, come Nesta, è protagonista di un grande inizio di stagione. Ma alla loro età sono vaccinati, nel momento in cui hanno rinunciato alla nazionale si sono assunti una responsabilità.. Solo una cosa vorrei sottolineare: ora tutti riconosciamo come vero che l'addio di Totti era legato all'impossibilità di giocare 60 partite l'anno, un atto di amore verso la Roma e di serietà verso l'azzurro. Eppure tre anni fa pensavamo fosse una scusa, legata all'incompatibilità con Donadoni".

Cassano: la sua assenza fa ancora una volta discutere

"Di tutti i nostri attaccanti, lui è quello con più talento, il più divertente. La non convocazione crea discussione vista l'empasse degli attaccanti della nazionale. Ma se parliamo del problemi del gol, attenti: in campionato segnano di più altri, sia attaccanti presenti qui in nazionale sia altri come Pazzini, che è fuori. Inoltre posso dire che sarà tra virgolette un problema del mister"

Per lui si ripresenta il problema Nazionale. Cassano ha definito nel suo libro "sfigati" i ragazzi dell'under 21 di Gentile, visto che non era stato chiamato in causa

"Antonio disse così dei ragazzi dell'Under 21 dalla quale rimase fuori. Ovviamente nessuno di noi lo era, c'è chi ha vinto il Mondiale e chi l'Europeo Under 21, poi lui è fatto così: son dieci anni che proviamo a convincerlo che se non sei come lui non è detto tu abbia la sfiga addosso..."

Torniamo al campionato, cosa ha di diverso questa Roma?

"Posso spiegare forse per come lavora Ranieri, ha fatto un ottimo lavoro, ci ha motivato tanto. Inoltre quando cambi un allenatore c'è un cambio di tendenza e così è stato. Fare punti è la cosa più importante e ci stiamo riuscendo"

Questa Roma può portare in nazionale altri giocatori, visto che prima eravate di più?

"Si io sono arrivato molto giovane e per questo ci sono anche rimasto. Il problema della Roma è che ha avuto giocatori che si sono infortunati vedi i vari Perrotta, Brighi e Motta. Ma sono sicuro che ben presto torneranno qui"

E se per i mondiali dovesse arrivare qualche volto nuovo a danno di chi è già qua?

"Ci sta, ed il gruppo deve accettare le decisioni del mister con il sorriso. E' successo già ai Mondiali scorsi quando rimase fuori De Sanctis, non solo un ottimo giocatore, ma uno che fa gruppo, ed al suo posto venne convocato Amelia. Tutto è possibile"

Cosa pensi dell'Under 20?

"Sono contento ed ho gioito per la loro vittoria contro la Spagna. Vedere giovani che magari trovano poco spazio nel campionato e che brucano l'erba in C2. Una cosa è certa: il settore nostro giovanile non sarà mai come quello spagnolo"

Ti stupisce la considerazione del settore giovanile quando un club nega ad un ragazzo di giocare un Mondiale Under 20?

"Non mi stupisce che i club abbiano negato dei giocatori, successe anche a me, è capitato oggi a Poli della Samp: non credo sarà stato contento di giocare mezza partita da titolare e rinunciare ad un mondiale Under 20, quello ti capita una volta nella vita"

Il tuo rapporto con Rocca?

"Serio, coerente, professionale, ma avevamo idee molto diverse: lui aveva problemi con me, io mi alleno anche quattro ore, ma poi per il resto rido e scherzo. E questo non lo accettava"

Per concludere, Spalletti: più Zenit, Milan o Italia?

"Non voglio scommettere dove andrà, posso solo dire che lui farà una grande carriera, non so dove o quando ma farà bene ovunque"
|di Raffaella Bon e Alessio Calfapietra - Fonte: www.tuttomercatoweb.com| - articolo letto 184 volte


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