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2009-10-10

Intervista ..con Alessandro Iori


Alessandro Iori, giornalista nativo di Reggio Emilia, cura per è-tv Bologna la trasmissione sportiva "Diretta serie B" e lavora anche con Mediaset per le telecronache delle partite di serie A. Vede un Bologna più solido, soprattutto con più esperienza e punti di riferimento, mentre nella lotta retrocessione mette Siena, Catania e Livorno come principali candidate a soffrire spiegandone le motivazioni.

Domenica scorsa il Bologna ha fallito, per la seconda volta dopo la partita col Chievo, la possibilità di poter dare continuità a una serie di risultati positivi. C’è il rischio che questa discontinuità ci sia per tutto il campionato o è un problema che si può invece risolvere?

Il rischio c’è, nel senso che il Bologna è obiettivamente una squadra di seconda fascia e quindi deve innanzitutto pensare a non sbagliare le partite contro le concorrenti dirette, e la partita col Chievo in questo caso è un errore grave. Dopo aver in qualche modo rimediato andando a prendere un punto più che meritato contro la Juventus, contro il Genoa era una partita, si, da affrontare con grande attenzione, con fiducia, anche consapevoli del fatto che il Genoa appartiene a un'altra parte del campionato di serie A, a un'altra "quasi categoria". E' una squadra che lotta per obiettivi diversi e che ha di conseguenza potenzialità diverse, quindi, la sconfitta col Genoa ci può anche stare, poi è chiaro che sui modi, su come è venuta, si può discutere. In linea puramente teorica il Bologna rischia di essere discontinuo perchè ha spesso a che fare con squadre nettamente più forti.

Che margini di miglioramento ha, secondo te, il Bologna?

Ci sono giocatori che ancora non si sono espressi ai livelli a cui almeno io li avevo visti negli ultimi anni. Penso per esempio a Raggi, a Zalayeta, penso anche a Giacomo Tedesco che tutto sommato è un centrocampista che in serie A il suo lo ha sempre fatto. Aggiungerei anche Vigiani che per me è un ottimo giocatore.

Per Papadopulo dopo la sconfitta col Chievo erano arrivate voci di esonero, poi tutto è rientrato dopo la vittoria col Livorno e il pari con la Juve. Ora dopo la sconfitta col Genoa qualcuno è tornato a parlare di panchina a rischio. Tu che idea ti sei fatto della posizione di Papadopulo?

Mi sembra siano voci piuttosto ingenerose. Il Bologna aveva iniziato il campionato in maniera positiva perchè comunque i due pareggi nelle prime due partite contro Fiorentina e Bari erano risultati, alla vigilia, da sottoscrivere. La sconfitta con il Chievo ha dato un colpo negativo ma poi i risultati successivi del Chievo, che li veniva da due sconfitte in avvio di campionato ma che è e resta una squadra di ottimo livello, hanno in qualche modo mitigato gli effetti negativi di quella sconfitta, perchè comunque il Chievo è andato a vincere a Cagliari, e ha fatto altri risultati importanti dimostrando di essere una squadra molto solida. Per quanto riguarda invece la sconfitta di Milano ha deluso più che altro l'atteggiamento, perchè il Bologna in quella partita è stato molto passivo. Bologna invece che si è dimostrato, tipo a Torino, essere anche squadra in grado di poter replicare contro le grandi. Mi sembra che il lavoro di Papadopulo fino a questo momento sia più che sufficiente, metterlo in discussione ad ogni risultato negativo credo sia destabilizzante per l'ambiente.

La difesa sembra più solida della passata stagione. Non pensi possa essere molto “Portanova-dipendente”?

Quando non hai delle alternative straordinarie, diventi dipendente da tutti. E' chiaro che Portanova per carisma ed esperienza vale qualcosa più degli altri. E' il problema di tutte le squadre che hanno una rosa limitata.

Alla lunga si sentirà la mancanza di un regista, del classico giocatore in grado di impostare il gioco?

Non credo. Penso che in una squadra come il Bologna, ma come tante altre che devono salvarsi, il regista non sia un elemento imprescindibile. Guardo per esempio al Chievo che ha un incontrista davanti alla difesa e un trequartista reinventato come Pinzi. Penso al Bari che punta tutto sulle fasce e sulla velocità di Rivas da una parte e di Alvarez dall'altra, senza avere un regista nel vero senso della parola ma con due mediani interdittori, quindi credo che gli elementi importanti in una squadra che deve salvarsi siano una difesa quanto più possibile solida e almeno un attaccante in grado di garantire un buon numero di gol.

Per quanto riguarda l'attacco, pensi che il modulo a due punte sia effettivamente quello giusto? Di Vaio l'anno scorso fece molto bene da solo…

Ti rovescio il discorso che ho fatto per la difesa. In questo caso credo che avere più soluzioni sia un vantaggio, nel senso che è impensabile che Di Vaio ripeta una stagione come quella dell'anno scorso. Se lo fa tanto meglio, ma statisticamente è difficile. Avere delle soluzioni in più, anche in termini di preoccupazioni da imporre alle difese avversarie, di attenzione da suddividere tra più di un giocatore, è credo indispensabile. In questo senso, Zalayeta, che bomber non è mai stato, è comunque un giocatore che sa anche lavorare per la squadra, è un partner affidabile e quasi ideale per Di Vaio.

Dopo la sosta si va a Napoli. I partenopei potrebbero risentire positivamente del cambio in panchina ma dovranno fare la partita, mentre il Bologna si trova meglio proprio quando la partita la fanno gli avversari. Che gara sarà?

Aggiungo che ci saranno le motivazioni supplementari di Zalayeta: credo che in quella partita qualcosa da spendere in più in termini di senso di rivalsa e di volontà di dimostrare qualcosa a Napoli e al Napoli ce l'abbia. Dal punto di vista prettamente tattico, qualcosa di vantaggioso per il Bologna ci potrebbe essere anche se credo che la rivoluzione che c'è stata a Napoli possa avere effetti benefici perché, onestamente, Donadoni non credo sia un allenatore per una buona serie A. Mazzarri è un allenatore molto bravo che avrà il vantaggio di poter lavorare sul modulo utilizzato da Donadoni, perchè è il modulo che ha usato prevalentemente nella Sampdoria o nella Reggina del miracolo del 2006/07 e comunque il Napoli è una buona squadra. Ha una serie di giocatori di notevoli qualità. Poi bisogna vedere come va la prima mezzora, perchè in un contesto del genere, Napoli è uno stadio che ti mette pressione. Può trascinarti ma se la partita non si mette bene può essere un ostacolo in più, può mettere agitazione ai giocatori.

Per quanto riguarda la lotta retrocessione, si può già elencare un gruppetto di squadre o è ancora presto?

Secondo me è ancora difficile. Ci sono squadre che si devono ancora un attimo assestare e penso al Cagliari che secondo me non dovrebbe avere problemi a salvarsi ma che se continua a perdere in casa rischia di essere in qualche modo risucchiato. Anche se il Cagliari, al pari del Chievo, lo vedo un gradino sopra alle altre che credo dovranno lottare fino in fondo.

L'Atalanta come la vedi?

Teoricamente non doveva soffrire però quando parti cosi male non è semplice recuperare, anche se con Conte sono arrivati comunque tre punti importanti. Quello di domenica contro il Milan in inferiorità numerica per quasi un'ora di gioco è stato un segnale importante. L'Atalanta è una bella squadra, ha giocatori importanti, quando si sveglierà anche Acquafresca credo che potrà recuperare un po’ come ha fatto il Cagliari l'anno scorso e staccarsi abbastanza in fretta, però quando parti cosi male il rischio di soffrire c'è. Io credo che in questo momento si possa solo dire che il Livorno difficilmente potrà salvarsi, se non con una rivoluzione sul mercato di gennaio, però mi sembra veramente la squadra più debole. Il Siena fa tanta fatica a fare gol e questo è un problema importante per una squadra che si deve salvare. Il Catania non ha ancora vinto, gioca abbastanza bene ma gli manca sempre quel qualcosa in più. Ecco, mi sembra che in questo momento queste tre siano le squadre più in difficoltà, indiziate per la retrocessione. Poi è chiaro, ci sono anche il Bologna e il Bari stesso, che gioca bene ma non vince praticamente mai. La partita è ancora molto aperta però in questo momento se dovessi farti tre nomi ti direi Catania, Siena e Livorno.

Il Bologna cos'ha quindi in più rispetto a queste squadre per poter sperare in una salvezza più tranquilla rispetto la passata stagione?

In questo momento mi sembra avere più esperienza delle altre e soprattutto punti di riferimento certi. Al Siena manca un attaccante in grado di fare gol e il Bologna bene o male ha Di Vaio che, un po’ per qualche problemino di condizione, ancora quest'anno non ha fatto molti gol, comunque ha Di Vaio, Zalayeta e Osvaldo rispetto a Maccarone, Calaiò e Ghezzal del Siena. Poi il Livorno ha una difesa impresentabile, direi più da mezza serie B: Miglionico, Perticone, Diniz: la serie A gli va un po’ larga. Invece per quanto riguarda il Catania mi sembra una squadra molto acerba per la serie A. Il Bologna rispetto a queste ha dei punti di riferimento in più sia in attacco che, finalmente, adesso anche in difesa e lasciami dire soprattutto in porta. Quest'anno fortunatamente qualcuno si è accorto che in serie B c'era un bel portiere italiano e giovane come Viviano. Al Bologna va dato il merito di avergli offerto la prima possibilità in serie A e credo che l'investimento stia pagando e pagherà anche in futuro.
|di Cinzia Saccomanni - Fonte: www.zerocinquantuno.it| - articolo letto 221 volte


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