Giampiero Ventrone: "L'Atalanta come una piccola Juventus, è da Champions"
ZINGONIA - eccolo, finalmente abbiamo potuto sentire dalla sua voce i metodi d'allenamento e la forte disciplina imposta alla sua truppa.
Ci spieghi il motivo dell'utilizzo della musica con la colonna sonora del film "Full metal jacket"
La musica ormai non penso faccia più effetto, considerato che la utiliziamo ormai da molti anni, per voi fa un certo effetto ma noi ci siamo abituati, permette di caricare i ragazzi nei momenti più difficili.
Abbiamo letto che come premio i ragazzi sentiranno le note di "We are the champion".
Si ma per sentirla devono comportarsi molto molto bene, sono ragazzi che hanno voglia di migliorarsi.
Guardando gli allenamenti, abbiamo notato che alcuni giocatori fanno allenamento a parte anche dopo la partitella, come mai?
Loro devono svolgere alcuni minuti di lavoro fisico e se questo non viene raggiunto durante la partita deve sobbarcarsi un supplemento senza palla, con ripetute e allunghi a bordo campo.
Doni sta tornando un ragazzino dopo questa preparazione.
Cerchiamo di mettere a disposizione il nostro contributo per portare tutta la squadra ad una condizione ottimale che richiede mister Conte.
La campana della vergogna comparirà anche a Bergamo?
Non credo, ormai è acqua passata, erano i tempi di Lippi e poi Ancelotti.
Dove sta portando questa Atalanta?
L'Atalanta deve correre verso i punti di maggior sicurezza e per farlo deve correre anche a livello fisicomotorio.
In questa sosta state lavorando sotto l'aspetto atletico in particolare?
Stiamo cercando di migliorare l'aspetto della forza, dell'alta intensità e della priocettività, questi sono i tre elementi su cui stiamo lavorando.
Per quel che riguarda gli allenamenti con la musica, sono allenamenti da marines.
Sono allenamenti che possono essere utili e la musica abbia avuto un grande feeling con l'atleta.
Questa fama del marines.
Voglio portare a Conte il mio umile contributo, perchè lui farà molto bene e noi cerchiamo di aiutarlo.
Cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi giorni?
Un costante miglioramento da parte di tutti e nei prossimi giorni si farà ancora più fatica e aumenteremo i carichi.
Da un punto di vista atletico in cosa deve ancora migliorare l'Atalanta?
Ogni allenatore ha il suo modo di vedere il calcio e di allenare, il nostro è un pò diverso dagli altri staff ma alla fine quello che rimane è chi vince.
Chi vince gioisce e chi perde spiega diceva Velasco.
Il suo metodo lo utilizzava già a Bari e alla Juve?
Una parte si ma poi la preparazione atletica deve sempre progredire e utilizzare nuove metodologie e studi.
Ogni atleta per crescere deve sudare, lavorare e soffrire contro i propri limiti.
Non è che questa preparazione possa influire allla ripresa del campionato?
Innanzitutto non stiamo caricando tanto e non possiamo farlo, lo facciamo in modo mirato e progressivo.
Spingeremo molto da Natale in poi nella sosta invernale.
E' solo questione di tempo.
Chi sta reagendo meglio e chi meno durante gli allenamenti?
Peggio molti, meglio pochi.
Dopo due settimane di lavoro, secondo lei quando vedremo l'Atalanta al top?
Al top probabilmente non riusciremo a vederla per quest'anno, fra un mese un'Atalanta sicuramente diversa.
Ferreira Pinto come va?
Bene, sta migliorando, ci vuole ancora un pò di tempo ma lo vedremo presto.
Chi l'ha stupita di più sotto l'aspetto atletico?
Tutti e nessuno, è uno sport di squadra, non parlo dei singoli.
Chi è il più insopportabile di questa squadra, che quando finisce l'allenamento le sta più antipatico.
Caserta oggi aveva giusti motivi per lamentarsi, ma a turno tocca un pò a tutti, è normale.
Come mai questo richiamo di preparazione, c'è stata una carenza prima?
Nessun richiamo, noi dobbiamo sistemare alcuni parametri utili per il gioco di Conte, dobbiamo farlo in modo progressivo se no ne perderemmo uno al giorno, non possiamo permetterci lavori impressionanti.
Dobbiamo contemporaneamente giocare e crescere, è complicato questo.
Lei che ha avuto modo di allenare grandi campioni come alla Juve, con che spirito affronta un'avventura come l'Atalanta?
Allora, io vi dico, ho 49 anni e il mio obiettivo da qui ai prossimi 11 anni di lavoro è vincere ancora una Coppa Campioni.
Con L'Atalanta?
Eheheh, auguriamocelo, tutte le fortune migliori a questa società a cui devo fare i complimenti, è una Juventus in miniatura.
Lavoriamo in modo tranquillo dalla mattina alla sera in ottime condizioni e di questo devo ringraziare la famiglia Ruggeri.
Con Giampiero Ventrone vorresti non finire più di far domande ma ormai il sole è al tramonto, si è fatto tardi, domani c'è una doppia seduta da affrontare.
Pensiamo che con le ultime due risposte dell'intervista vi abbiamo riassunto il personaggio Ventrone.
Conte-Ventrone... chi li ferma più? |di Luca Ronchi - Fonte: www.atalantanews.com| - articolo letto 329 volte