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2009-10-11

Il punto sulla serie A dopo la settima giornata


Sampdoria
Sedici punti, primo posto in classifica. E' sicuramente la squadra rivelazione della prima parte di questo campionato. Un solo passo falso contro la Fiorentina, poi subito in ripresa con la straordinaria e meritata vittoria sull'Inter, atra capolista del torneo. Formidabile la coppia d'attacco Pazzini – Cassano, tanto da far risuonare ogni giorno voci su una doverosa convocazione in nazionale del barese; tanto da far infuriare più volte Lippi che, al momento, sembra proprio non volerne sapere.

Inter
Insieme alla Sampdoria è in vetta al campionario, pur tra molte difficoltà. Subito primo mezzo falso con il Bari, poi la straordinaria prova nel derby con un secco 4-0 e ancora partite positive e altre meno. Convince la coppia Milito – Eto'o, in notevole difficoltà Balotelli. Muntari sicuramente da rivedere, Santon scalpita per un posto da titolare sulla fascia. Per Mourinho problemi di abbondanza, di gestire un gruppo forte ma dove tutti vogliono avere l'opportunità di dimostrare il proprio valore. Problemi in Europa per i nerazzurri, un altro passo falso metterebbe a rischio la qualificazione.

Juventus
La squadra di Ciro Ferrara è l'alternativa l'Inter, è forse l'unica che potrà impedire ai nerazzurri di vincere lo scudetto. Lo dicono i media, lo confermano i risultati e le prestazioni in campo. I bianconeri sono ben messi in campo, offrono un gioco ordinato e vincente, pur mostrando delle amnesia in alcune fasi della gara. L'impegno in Champions potrebbe però, con il passare del tempo, distrarre gli uomini di Ferrara dall'obiettivo della stagione che, al momento, resta il campionato.

Fiorentina
Più che rivelazione, è una conferma della stagione in corso. La squadra di Prandelli gioca un bel calcio, spettacolare, incisivo, da imitare. L'attacco Gilardino – Jovetic è fenomenale, se a questo aggiungiamo un Mutu che ancora deve iniziare la sua vera stagione, la Fiorentina può davvero ambire a posizioni finali in alta classifica.

Genoa
Ha confermato ad oggi quanto di buono fatto vedere nello scorso campionato. Era da tempo che non si vedevano due squadre di Genova sù in classifica. I presupposti per continuare a far bene ci sono, così come quelli per portar lottare per un traguardo europeo. È una squadra da prendere ad esempio, sia come gioco che nella gestione societaria.

Chievo
Nessuno si sarebbe mai immaginato il Chievo nella prima parte della classifica dopo sette giornate di campionato. Prime due giornate da dimenticare, entrambe concluse con una sconfitta. Poi tre vittorie e due pareggi per quota undici punti. Chissà se quest'anno ci regalerà un'altra “Favola Chievo”. I presupposti ci sono, ma non sarà semplice.

Udinese, Parma
Bianconeri e gialloblu appaiati, insieme a Chievo e Roma, a quota undici in classifica. Per la squadra di Marino un inizio di torneo condizionato da una prima fase critica non tanto nei risultati quanto nella fase difensiva. Poi arriva l'equilibrio così come punti e goal, quelli di Di Natale in primis. Parma abbastanza ordinato, alla ricerca di una salvezza da trovare il prima possibile.

Roma
Momento difficile per la squadra giallorossa che, in sette giornate di campionato, ne ha passate di tutti i colori. Si comincia con le difficoltà iniziali, poi il passaggio del testimone tra Spalletti e Ranieri con il tentativo dell'ex tecnico Juventino di sollevare le sorti di una squadra che ha tanto da lavorare se vuole puntare a traguardi importanti.

Lazio, Milan
Due squadre accomunate dalle voglia di pensare in grande ma che al momento realizzano davvero poco. Ferme a quota nove, sono le delusioni d'inizio stagioni anche se i tifosi avevano già capito le difficoltà. La cura Leonardo al Milan non va, soprattutto in campionato. Galliani continua a difendere il tecnico ma i problemi ci sono, e pure tanti. Colpe da dividere comunque con la società, rea di aver fatto partire Kaka e di schierare una difesa con una media di 35 anni. Lazio corsara nelle prime due giornate, poi un brusco calo con soli pareggi e sconfitte.

Bari, Palermo
Ferme a quota otto punti, rappresentano due squadre con obiettivi totalmente opposti. I pugliesi possono essere totalmente soddisfatti per quanto fatto fino ad oggi: arrivare in Serie A e all'esordio bloccare l'Inter non è da tutti, così come realizzare otto punti in sette partite non è facile in un campionato di buon livello come questo. Per il Palermo, partito con l'ambizione scudetto, va fatto il discorso inverso: i punti sono pochi anche se la splendida vittoria contro la Juventus è una carica di morale per i rosanero e Zenga.

Cagliari, Napoli
Con Cagliari e Napoli si entra nella zona calda, in quella che coincide più che altro con le delusioni. Napoli in crisi, De Laurentis manda a casa direttore sportivo e allenatore e prova a ripartire. Facile a dirsi, un po' più complicato nella pratica. Cagliari al rallentatore, partenza davvero negativa; ma in città c'è fiducia, si spera nella ripresa dello scorso campionato dove, dopo cinque partite, la squadra era ancora a quota 0.

Bologna, Siena
Rossoblu a quota sei, bianconeri a cinque. Inizio di stagione complicato, saranno sicuramente in lotta fino alla fine per non retrocedere.

Catania
Partenza critica nelle prime giornate dove, oltre le sconfitte, a non convincere era proprio il gioco. Passi avanti partita dopo partita hanno permesso ai ragazzi di Atzori di collezionare quattro punti, meritando però ben di più. Danneggiati sia ad Udine che nella partita contro la Roma da decisioni arbitrali assurde, i rossazzurri potevano avere il doppio dei punti ottenuti fino ad oggi. Un elemento questo che deve fare ben sperare i tifosi etnei.

Atalanta, Livorno
Ultime in classifica a quota tre punti, non sembrano comunque squadre pronte a mollare. L'idea che ne viene fuori è di una salvezza che sarà davvero combattuta e difficile da ottenere per tutti.
|di Fabio Alibrio - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 154 volte


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