| Calciomercato | Formazioni ufficiali  | PronosticiCuriosità e statisticheArea TecnicaStorie di CampioniVideo  |  Sport |
 
| Home | Serie A  | Partite di oggiDiretta delle partite | Risultati liveFantacalcio  |  Probabili formazioniCalcio in tvCalcio News |
2009-10-11

Meghnì: il talento inespresso che vuol stregare la Lazio


Era l’oggetto misterioso della gestione Delio Rossi, ma ora è tornato a correre per riprendersi la Lazio. Mourad Meghni è guarito (e stavolta lo sembra davvero) dal suo male oscuro che in questi anni gli ha impedito di affermarsi alla grande con la maglia biancoceleste sulle spalle. Il suo problema, non si chiamava pubalgia, né tanto meno condizione atletica, il freno di Mourad è sempre stato lo stesso: il suo poco carattere. Un limite autoimposto, un’avversità figlia di una timidezza materializzata sul campo con prove incolore e pochi lampi di genio. Doti calcistiche eccelse e poca grinta per imporsi, hanno rappresentato per lui un cocktail improponibile, per affermarsi in maniera importante in un calcio che conta. Di lui Mauro Zarate è un autentico fan, e a più riprese l’asso argentino non ha esitato a laureare il franco-algerino come il più talentuso calciatore dell’organico Laziale. Non male come biglietto da visita, anche se non basta. La delusione come imminente sensazione e l’aspettativa quale speranza per poterne tessere le giuste lodi, sono da sempre la duplice faccia di una stessa medaglia. Male e bene dunque, in una contrapposizione perenne, che Meghni porta con sé sulle spalle, quale pesante fagotto da dover sostenere. Delio Rossi prima e Ballardini poi (almeno agli inizi, ndr), su Mourad hanno puntato e creduto, persuasi dalle sue doti di potenziale campione inespresso. Poi però i tecnici romagnoli lasciarono scemare in toto o quasi certezze e convinzioni sul Mourad, spinti da deludenti prestazioni e scarso rendimento. Una realtà vissuta in fotocopia insomma, che negli anni il francese dai piedi buoni, ha praticamente riprodotto di continuo, senza mai riuscire nell’improvvisa svolta alla solita storia. Tant’è vero che di lui, in estate si parlò di una possibile cessione in Italia o addirittura in Francia, ma la cosa non decollò. Meghni vuole la Lazio e la cosa è certa. Il francesino ha infatti deciso di voltar pagina o almeno ci sta provando. Mourad ha voglia finalmente di guadagnarsi gli applausi dell’Olimpico e per farlo ha spedito a Ballardini una cartolina direttemente da Sofia, dove oltre al gol ha mandato in scena una delle sue più entusiasmanti prove in biancoceleste. Si candida Meghni per prendersi definitivamente le chiavi del centrocampo laziale e dei cuori dei sui tifosi. Il piccolo talento francese, sa però che il recente passato non depone certo a suo favore e che i suoi altalenanti rendimenti rendono l’impresa davvero ardua. Ma a Meghni le sfide piacciono e sa di potersi conquistare con colpi e giocate di nuovo il suo spazio. “Era da tanto che non giocavo così bene. – disse infatti dopo il 4-0 con il Levski - Mi sono concentrato al massimo e sono contento di quello che abbiamo fatto come squadra e personalmente. Devo ancora lavorare molto però, soprattutto in fase di copertura..." Umiltà e dedizione, ecco le carte che Meghni ha scelto dal mazzo per stregare Ballardini e farlo ricredere su scelte e convinzioni. Mourad ci sta provando e con il lavoro ci sta anche riuscendo, visto e considerato che il tecnico laziale l’ha anche impiegato nell’ultimo quarto d’ora di fuoco a Firenze contro la Fiorentina. Rossi l’ha voluto ed ha chiesto a Lotito di blindarlo, Ballardini ha scelto di tenerlo, ora lui ha voglia di ripagare la Lazio. Un’unica prova esaltante da ricordare, quella in Champions con il Werder, in cui il piccolo talento francese è riuscito a dispensare i suoi lampi di genio. Questa sino ad oggi era la sola cartolina della sua storia in laziale. Adesso nell’album dei piccoli successi Meghni ha potuto aggiungere il gol e la magistrale prova di Sofia, ma due perle perse in un oceano di niente o quasi è ancora davvero poco e lui questo lo sa. Mourad però non si scompone e quest’anno è ripartito con una convinzione diversa e con un ruolo differente. Ballardini infatti ci ha riflettuto e non poco, poi in allenamento ci ha provato e ci è riuscito. Meghni non più interno destro di centrocampo con il 4-3-2-1 (come avveniva nella gestione Rossi, ndr) ma come valida alternativa sulla trequarti. La prova esaltante contro il Levski e la gara disputata in parte contro la Fiorentina, hanno ridato sicurezza al giovane fantasista biancoceleste, nel suo ritrovato ruolo in mezzo al campo. Rincuorato dal clima di fiducia che avverte intorno a se ed esaltato dalla convocazione in pianta stabile in nazionale algerina, Mourad Meghni ora non vuole più sbagliare e contro la Sampdoria domenica prossima si candida per un posto da titolare. Adesso la palla passa proprio a lui, al ‘piccolo Zizou’ ed il talento francese stavolta promette davvero di stregare la Lazio.
|di Alessandro Zappulla - La Provincia - Fonte: www.lalaziosiamonoi.it| - articolo letto 161 volte


Calciomagazine.net© - Edizione Sportiva del Periodico L'Opinionista
n. reg. Trib. Pescara n.08/08 dell'11/04/08. Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009 - p.iva 01873660680
tutti i diritti sono riservati - vietata ogni riproduzione anche se parziale