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2009-10-12

Milan: buona settimana a tutti


Si è chiusa una settimana davvero povera di Milan, povero anche lui del resto. Si parte con qualche nome di mercato. Prima Adriano, che però tutti noi capiamo subito essere solo l’ennesima boutade giornalistica, visto che l’Imperatore ha fatto più volte capire che il suo equilibrio psico-professionale dipende dalla terra madre che ora difficilmente lascerà più. Soprattutto nell’anno che potrebbe rivederlo indossare la maglia verde-oro ai mondiali del Sud-Africa. Poi si parla di Rafinha, Mariga e Juan Maldonado ad accompagnare il ritorno a gennaio del guerriero bretone David Beckham; a patto però che la squadra arrivi ai sedicesimi di finale di Champions League ed entrino in cassa i relativi compensi dalla UEFA. Sì, insomma, come al solito siamo sempre sulla sottile linea tra povertà e investimento di mercato, tra buoni propositi e mezzi insufficienti. In particolare ho tastato l’umore dei tifosi che conosco e che hanno mostrato sconforto per una definitiva cessione di Alberto Paloschi che dovrebbe accompagnare l’eventuale arrivo del buon Mariga. Come a dire: per prendere uno dei tanti, ci priviamo di un prodotto promettente della primavera che tanto ci farebbe comodo in mezzo a questa abulia offensiva di sole 6 reti in 9 partite stagionali.
Si è poi appreso del rientro in gruppo di Abbiati e Thiago Silva, il quale non ha perso occasione per infilare la più classica delle frasi fatte, e fatte pure male, circa l’imprescindibilità per il Milan di campioni come Ronaldinho e Pato (due assoluti fantasmi nelle ultime gare). A questa dichiarazione si è aggiunta quella di un campione vero, un ex di tutto riguardo come il sempre-capitano Gianni Rivera che dietro l’ovvia affermazione che solo Berlusconi può risolvere questa situazione e riportare il Milan in auge, fa chiaramente trasparire ancora una volta tutto l’attrito che tra lui e il nostro presidente regna da anni, indirizzandogli dunque l’invito ad assumersi seriamente le proprie responsabilità in questo periodo buio per i colori rossoneri.
Si apre infine la settimana che porta a Milan-Roma e buon lavoro a chi come Leonardo ha la panchina che gli scotta il sedere. A chi come Spalletti sarà presumibilmente in prima linea a vedere la squadra che l’ha vergognosamente scaricato giocarsela contro la squadra che presumibilmente il prossimo anno lo reimbarcherà sul traghetto del grande calcio. E buon lavoro anche a uno come Ranieri, concedetemelo. Un uomo serio, spesso bersagliato da personaggi discutibili del nostro calcio e della nostra stampa, ma che nella squadra che ama e nella sua città sta riuscendo a fare quello che io speravo potesse fare anche Leonardo con il Milan. Dare cioè alla sua squadra una dignità, un motivo di essere, una spinta di orgoglioso coraggio. La Roma finirà sopra di noi a fine campionato, me lo sento. E non penso che abbia una rosa migliore della nostra.
|di Sebastiano Molinelli - Fonte: www.ilveromilanista.it| - articolo letto 114 volte


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