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2009-10-13

Atalanta: note positive e note negative


BERGAMO - I due giorni di riposo concessi alla truppa neroazzurra in attesa di iniziare la settimana che porterà alla mission (quasi) impossible di Udine, ci ha permesso di fare qualche riflessione a mente fredda su cosa va e non va in questa Atalanta.
Il cambio d'allenatore ci rende il compito più complicato perchè è come dover valutare due campionati, due squadre, due staff, due moduli etc.
Le prime tre partite con Gregucci, a detta di tutti, non sono state giocate male, anzi, molto possesso palla e quantità di gioco, con parecchia sfortuna e zero gol dovuti ad un Acquafresca, lontano parente del bomber conosciuto a Cagliari.
Poi dopo la disfatta di Bari, ecco arrivare Antonio Conte.
Dopo due giorni arriva il Catania al Comunale e cosa c'è di positivo?
Solo il primo punto, ottenuto contro una diretta avversaria per la salvezza, ma il gioco ha latitato e l'attacco è rimasto ancora all'asciutto.
Va bè, era la prima di Conte e non si poteva prendere molto, però è chiaro che quella partita contro i catanesi era da vincere, sono le classiche partite che a fine stagione, ripercorrendo il corso del campionato potrebbero risultare fondamentali nella mancanza di un punto, ci auguriamo di no ovviamente.
Si va a Verona e cosa succede?
Primo tempo imbarazzante, ci hanno preso a pallate, poi nel secondo tempo, come spesso avviene, al calo del Chievo è dipesa la ripresa della squadra neroazzurra.
Finalmente, poi, una settimana piena per preparare la sfida con il Milan depresso, ferito e dimesso dopo la sconfitta contro lo Zurigo in coppa Campioni.
Risultato?
Un punto meritato anche se rimane il rammarico di aver potuto fare qualcosa in più nel secondo tempo, invece di arretrare a difesa della propria area di rigore in 9 uomini, si poteva sfruttare meglio qualche contropiede sfruttando la poca velocità dei giocatori rossoneri.
Rivedendo la partita, siamo stati più noi a lasciare il campo e l'iniziativa al Milan che viceversa.
Va bè, anche con il Milan è andata, ora dopo una domenica di relax si torna a lavorare in vista di una trasferta molto delicata e di altre tre partite ravvicinate che ci diranno a che punto è la salute della convalescente Atalanta.
COSA VA:
-Una nuova mentalità e fiducia, è cambiato il vento.
-Uno staff e un allenatore di ottimo livello
-Una squadra che sulla carta è competitiva.
-Il recupero imminente di Ferreira Pinto
COSA NON VA:
-Il gioco latita
-L'attacco è ancora poco prolifico
-La condizione defecitaria di Doni, Acquafresca e Guarente
-Infortuni e squalifiche che ci mettono un pò in difficoltà
|di Luca Ronchi - Fonte: www.atalantanews.com| - articolo letto 163 volte


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