Antonio Manicone: «Contro l'Inter il Genoa deve metterla sul ritmo"
Se un ambiente ti regala momenti importanti, diventa difficile tagliare i ponti anche quando sulla carriera agonistica iniziano a scorrere i titoli di coda. E' il caso dell'ex centrocampista Antonio Manicone, che nell'Inter e nel Genoa ha vissuto stagioni significative. Ricordi che non svaniscono con il passare del tempo, come dimostra l'accurata disamina che riserva ai lettori di Pianetagenoa1893.net.
L'Inter per difendere il primato, il Genoa per scalare ancora la classifica. La partita di sabato sera si annuncia entusiasmante. Quali sono le sue aspettative?
«Prevedo una partita molto difficile per entrambe le squadre. Il Genoa ormai è una realtà consolidata, guidata da un ottimo allenatore che è riuscito ad inculcare nel gruppo una mentalità vincente. Anche l'Inter può contare su un grande tecnico, oltre ad una rosa obiettivamente superiore a quella rossoblù».
Lei è stato un doppio ex: che ricordi conserva?
«Eccezionali. E' questa la parola più adatta per far capire come ho vissuto a Milano e a Genova. Soffermandomi sull'esperienza nel capoluogo ligure, ho avuto la possibilità di conoscere persone di grande spessore umano, oltre ad apprezzare una tifoseria stupenda, con pochi eguali in Italia e non solo».
Riesce ad intravedere un duello che potrebbe risultare decisivo?
«Si tratta di una partita che non verrà decisa da un singolo duello bensì dall'atteggiamento delle due squadre. Il Genoa avrà buone possibilità di spuntarla nel caso riuscisse a mantenere i ritmi elevati per tutti i novanta minuti. L'Inter, invece, può far sua la gara se i giocatori dotati di maggior classe e talento si dimostreranno ispirati nei momenti topici».
Come finirà la partita?
«Mi auguro in pareggio, così potrebbero essere contenti tutti».
In questo periodo è d'attualità il tema legato al nuovo stadio. Lei che ha giocato al "Ferraris", che opinione ha al riguardo?
«Per un calciatore è un piacere esprimersi in un contesto simile. Si tratta dell'unico stadio davvero all'inglese che abbiamo in Italia e, se non fosse più utilizzabile, sarebbe davvero un peccato. Io non ho seguito la vicenda ma mi chiedo il perchè il comune sia orientato a costruire uno stadio nuovo di zecca e non a riutilizzare quello già esistente». |di Claudio Baffico - Fonte: www.pianetagenoa1893.net| - articolo letto 118 volte