Vincere Perchè -Quando la pausa Nazionale porta bene...Partiamo da questo presupposto, ormai scaramantico: che piaccia o no, la pausa Nazionale serve ad ogni squadra calcistica militante in qualsiasi campionato esistente sul pianeta. E' giunta l'ora di tuffarci nuovamente sul Campionato, e di riprenderci quei tanti punti persi qua e là per strada. Un tempo, esattamente lo scorso anno, il Catania otteneva ben 7 risultati utili consecutivi, chiosate da altrettante prestazioni lucide e compatte. La differenza sta nella quantità di bottino raccolto in ogni singola partita: il Catania non perde da quattro turni, ma non vince per ben otto giornate. Per certi versi sembra quasi un epiteto, parafrasando ciò che lo scorso anno domenicalmente si cercava di cancellare: quello zero in classifica nelle vittorie esterne. Guarda caso, contro il Palermo. Diciamolo chiaramente: non possiamo aspettare il due novembre per asfaltare i "cuginastri", abbiamo una ghiotta chance per riprenderci e riprendere ciò che ingiustamente, un po' la sfortuna, un po' la classe arbitrale, ci ha tolto.
Ed allora niente alibi, niente sconti né per il Cagliari, né per Atzori, né per la squadra tutta: lo dimostrano anche gli scores positivi negli ultimi quattro anni: il Catania, contro il Cagliari, al Massimino, ha vinto 2 delle 3 apparizioni annuali (entrambe per 2-1, entrambe con rete di Jeda nel Cagliari), perdendo solamente nel 2007 sotto il pesante goal di Suazo (condito da rigori ed occasioni dubbie targate Rosetti).
Scacciando questa crisi, finalmente potremmo ingranare e ripartire più forti di prima, iniettando fiducia al giovane tecnico Atzori, che ha dimostrato di sapersi accontentare.
Non vincere Se... - Nessun alibi: non esistono scuse, né appelli, né squalificati. Chi giocherà domenica dovrà dare più del massimo per trascinare la squadra verso la vittoria. In virtù della prossima difficilissima trasferta, quasi impossibile, contro l'Inter di Mourinho, sarebbe importante se non fondamentale dare scacco matto al Cagliari e respirare sano ossigeno. Anche perchè, si corre il rischio di ritrovarci come serrafila di questa serie A, e non è certo bello.
Conoscendo poi noi tifosi, ed il nostro "ottimismo"....
Leggasi scontro diretto, ed in virtù della classifica avulsa, superare il Cagliari non sarebbe poi tanto male.
Parola d'ordine - Il pubblico talvolta ha saputo dimostrare di essere quel vecchio "dodicesimo" pronto a fare la differenza: il numero degli abbonati non è incoraggiante, ma in virtù dell'incasso devoluto in beneficenza alle vittime dell'alluvione di Messina, occorrerà ora più che mai il pubblico della grandi occasioni. Bisogna finirla con questo mezzo o "pseudo" tifo. La squadra si aiuta per tutti e 90 i minuti, cantando, creando un clima infernale, urlando a squarciagola e sostenendo, tribune comprese. I palati fini a casa. Non esistono solamente Inter, Juventus e Milan. La Serie A è fatta di altre 16 squadre, tutte con eguale prestigio, per cui è inconcepibile ritrovare uno stadio colmo di persone (leggasi modaioli, tifosi d'occasione, tifosi delle grandi squadre) contro le tre big, e non andare a sostenere la squadra nella partita forse più importante dell'anno, contro il Cagliari. Ciò che si chiedono alle Curve è di tifare fino alla fine, sempre e comunque, di non smettere di cantare e di incitare; ciò che si chiede alle tribune è di non fischiare al primo appoggio sbagliato, ma di incoraggiare la squadra. Sarebbe bello rivedere lo stadio festoso, addobbato di rossazzurro, con il nostro emblema "A sostegno di una fede", con quel clima...Sarebbe stato bello....troppo bello...
Intanto in Serie A... - Per un attimo due allenatori sembrano equivalersi, quasi ad essere la stessa faccia della stessa medaglia: e così Mimmo Di Carlo, dopo aver salvato brillantemente il Chievo, sta facendo sognare quel piccolo quartiere di Verona che ha stupito l'Italia. Questa squadra, tra l'altro con il "talismano" Sardo, ha intavolato una serie di risultati utili consecutivi che la porta a ridosso della zona Europa League.
Sembra quasi di rivedere quel Catania di un anno fa che per ben 15 minuti è stato in vetta alla classifica: bei momenti, tra l'altro l'analogia regge, con un Sardo in squadra... |di Roberto Finocchiaro - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 131 volte