Di Livio: ''E' quasi un derby. Zanetti e Marchionni dovrebbero ringraziarmi...''
Uno dei più grandi doppi ex della partita di sabato a Torino, Angelo Di Livio, legge la sfida tra Juventus e Fiorentina per Tuttosport. Ecco alcuni passaggi dell'intervista:
Allora, Di Livio come vede la sfida di domani?
«Sarà una bella lotta. Di più: una lotta alla pari e non solo perché hanno gli stessi punti in classifica, quattordici, ma perché ha il sapore di un derby, con la giusta, particolare tensione. La rivalità tra le tifoserie è intatta, i giocatori la sentono e a volte ne risentono».
Sotto la Mole come sul Ponte Vecchio?
«Beh, a Firenze c’è più partecipazione emotiva. A Torino, invece, sono più abituati alla ribalta ».
La svolta, però, è avvenuta nel 1990, con il trasferimento storico del Codino...
«Baggio è stato il punto focale, ha incrementato la rivalità».
Poi, via via, è calato il livello di acredine...
«Merito mio e di Torricelli, che abbiamo smorzato i toni. Ora vediamo che Zanetti e Marchionni passano dall’altra parte senza problemi, idem Felipe Melo. E pure Maresca era stato “degobizzato”. Una volta non si poteva realizzare uno scambio del genere, ma il rapporto è cambiato, intendo dire fra le due società. Mi sembra sia ottimo. La Juve ha sempre mantenuto il suo stile, lo stile Juve. E la Fiorentina con i fratelli Della Valle ha acquisito stabilità e sicurezza».
Un voto al campionato italiano apertissimo?
«Il torneo è ancora più difficile degli scorsi anni. Se penso al Bari che va due volte a Milano e entrambe le volte fa la partita... E poi Samp, Genoa, Palermo. Si rischia di perdere con chiunque. Il livello medio è elevato e il livello “basso” si è alzato notevolmente. C’è più qualità, per fortuna: così rilanciamo il nostro calcio».
Un giudizio su Jovetic?
«Deve crescere, ma il suo futuro è quello del fuoriclasse». |Redazione Viola News - Fonte: www.violanews.com| - articolo letto 158 volte