Chievo-Bari, biancorossi poco belli ... ma vincenti
Giustizia è fatta. Mi spiego meglio: l’As Bari è stata tra le squadre (se non proprio la squadra) che meglio ha figurato nelle trasferte di questo campionato. Indimenticabili, per intensità e prestazioni, le trasferte di Milano e di Palermo, dove il Bari ha sempre impostato il proprio gioco raccogliendo, francamente, davvero poco.
Questa volta, giocando una partita meno frizzante e divertente rispetto alle precedenti trasferte, il Bari raccoglie finalmente i tre punti, dando uno scossone alla sua già buona classifica.
La critica sportiva parla da tempo di un Bari forte lontano dal San Nicola, ed oggi, al Bentegodi di Verona, si è avuta la conferma che, la squadra di Ventura, quando può aspettare gli avversari e ripartire veloce, sa gestire e partorire gare che rasentano la perfezione.
Il Chievo di mister Di Carlo era, e lo sarà anche in futuro, avversario assai ostico da affrontare. Una squadra tatticamente disciplinata e perfetta come poche, che cerca sempre il possesso e il fraseggio veloce per mettere in difficoltà l’avversario di turno. A mandare in tilt gli equilibri della squadra veronese il gol pronti via di Sergio Almiron, abile e lesto a spedire all’incrocio dei pali un cross al bacio di S. Masiello su punizione. Per il Chievo è una vera e propria doccia fredda, difficile da superare in pochi minuti.
Il Bari, avvantaggiato sicuramente dal gol iniziale, si preoccupa di gestire la gara e di trovare il varco, magari in contropiede, per affondare un’ulteriore colpo basso agli uomini di Di Carlo.
La gara, complice una disposizione tattica praticamente perfetta delle due compagini in campo, non decollerà mai veramente, regalando pochi sussulti per tutta la sua durata. Il Chievo prova ad organizzare trame minacciose, ma il consueto sincronismo difensivo della squadra biancorossa, renderà vano qualsiasi tentativo veronese.
La ripresa si presenta subito poco spettacolare. Il Chievo sembra intrappolato dal 4-4-2 di mister Ventura. Il duo, inedito e al debutto, Almiron-Donati regala ai biancorossi consistenza e idee in mezzo al campo; il quartetto di difesa risulta come sempre perfetto, attento e preciso in tutte le chiusure. A latitare e a giocare un po a nascondino (come spesso oramai accade) gli attaccanti. Meggiorini sgobba e conclude poco, pochissimo. Barreto, invece, sembra un atro giocatore. Poco reattivo e propositivo, non trova mai lo spiraglio giusto dove sfogare le sue abilità. Cosa gli sta capitando? Credo niente, ma bisognerà risvegliarlo se non si vuole rischiare di continuare ad assistere a queste sue opache prestazioni.
Adesso, però, bisogna tornare alla vittoria tra le mura amiche del San Nicola. Domenica c'è la Lazio discontinua (nel rendimento) di Ballardini, avversario da affrontare con le molle sì, ma anche con la convizione che, con più cattiveria e cinismo, questo Bari può davvero giovarsela con chiunque. |di Andrea Dipalo - Fonte: www.tuttobari.com| - articolo letto 139 volte