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2009-10-21

Bari, attaccati ad un sogno


Ma cosa sarebbe di questo Bari, se l’attacco iniziasse a segnare? E’ la domanda che si pongono gli addetti ai lavori, i tifosi, la gente di Bari. Una neopromossa con la migliore difesa in serie A, a quasi un quarto del campionato, è roba tosta, che sfida almanacchi e statistiche: e che, forse, meritava di essere onorata da un attacco (perché è lecito parlare di reparto-attacco, più che di un impianto offensivo che funziona eccome) all’altezza.
Il Bari insomma costruisce, ma spesso spreca: prendendo in considerazione soltanto gli errori più plateali sottoporta, oggi il Bari avrebbe sei punti in più. 17, a –2 dal primo posto, e non è fantascienza. Probabilmente ad oggi è guardare il pelo nell’uovo, probabilmente è una riflessione anacronistica, che arriva proprio dopo la partita in cui forse il Bari si è dimostrato più concreto di altre volte. Ma è una riflessione resa lecita dalla constatazione della classifica. Il Bari è abbastanza in alto, poteva essere in alto quanto una vertigine.
La situazione è quella di un Bari che lavora bene fino alla trequarti, molto spesso addirittura fino all’ultimo passaggio, poi manca la stoccata. Manca il quid in più, e forse ciascuno degli interpreti dell’attacco biancorosso è parte di questo quid.
C’è Kutuzov, fondamentale nella manovra, quasi indispensabile nel gioco di sponda, nel far salire la squadra, nel far poggiare su di sé una parte importante della scacchiere tattico: ma ad un attaccante si chiedono anche -soprattutto- i gol. Vitali deve iniziare a segnare, e a sfruttare le tante occasioni. Chi ugualmente si sbatte, e forse ha un po’ meno occasioni, è Meggiorini. Dà sempre la sensazione di potersi sbloccare da un momento all’altro, ma ad oggi, quando il campionato dice ottava giornata disputata, il suo tabellino dice zero marcature.
Lo stesso Barreto gioca più lontano dalla porta rispetto che in passato: esponenzialmente più evanescente, ha lasciato veramente il segno, e non solo per il gol, solo con l’ Atalanta. Insomma, la sensazione, non pervenuti Greco e Sforzini, e che basterebbe un pizzico in più.
Perinetti parla di squadra europea: pensare ad un Bari oggi al posto della Sampdoria, significa dargli ragione. Con quel pizzico in più ora, che vuol dire maggior precisione, con quel pizzico in più poi, che vuol dire gennaio, e mercato.
|di Vincenzo Azzolini - Fonte: www.tuttobari.com| - articolo letto 122 volte


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