Livorno - E' arrivato mister Cosmi. Sicuramente uno dei migliori in circolazione per la squadra amaranto, tra i più idonei assieme a Beretta e Cagni per raggiungere il traguardo della salvezza che, bene o male, rimane ad un tiro di schioppo. L'ex senese (dove potrebbe tornare visto che a Bologna ci è andato Franco Colomba) aveva detto di no, l'altro sarebbe invece venuto a piedi. Poi la scelta verso l'uomo di Pontevecchio, forse più carismatico di Cagni, ma grosso modo i due si somigliano, sia come temperamento, sia come esperienza in serie A; inoltre entrambi avevano una grande voglia di riscatto. Probabile che alla fine abbia deciso il fattore economico, col Parma (che ha sempre a libro paga il trainer bresciano) non più disposto ad altre concessioni economiche dopo quella su Lucarelli.
Chi si aspettava un Cosmi guerrigliero in conferenza stampa forse sarà rimasto deluso: toni pacati, nessuna presunzione, niente proclami e neanche quella presunta fedeltà indefessa al 3-5-2 tanto caro a Spinelli. Insomma niente toni tipo il celebre "je spezzo 'na gamba". Per quello ci sarà tempo, magari dopo il trittico Roma-Atalanta-Inter da qui a dieci giorni. Ora Cosmi vuole studiare, capire, lavorare non solo dal punto di vista tecnico-tattico, ma anche su quello psicologico, che non necessariamente viene dopo il primo fattore. Quindi va lasciato lavorare senza mettergli fretta, benché la classifica suggerisca il contrario; è venuto con entusiasmo convinto di poter compiere quello che sembra un vero e proprio miracolo. Niente esaltazioni al primo risultato utile, niente infamie se a Roma finisse male, per favore. Ricordiamoci le esperienze con Orsi e Camolese. Ha già detto quello che per lui non va, ma come quasi tutti gli addetti ai lavori ha sostenuto che questa squadra ha raccolto meno di quanto seminato. E allora forza Serse, tanto più che per la prima volta ecco un subentro che non è un veterano in attesa della pensione, né un debuttante, né uno con appena un anno di serie A alle spalle. Cosmi è un allenatore serio, di salvezze se ne intende, ma non chiediamogli miracoli da subito; stiamogli vicino, ma senza asfissiarlo. |di Lorenzo Corradi - Fonte: www.amaranta.it| - articolo letto 156 volte