Alla fine è arrivata la serata tanto attesa, la partita tra le due squadre più titolate d’Europa, la sfida con il grande rimpianto Kakà. A sorpresa Leonardo decide di volersela giocare alla pari, di non farsi intimidire dal Real Madrid. In campo Ronaldinho, Pato, Inzaghi con Seedorf centrale di centrocampo. In effetti la squadra è ben messa in campo, copre bene gli spazi e corre pochi pericoli. A movimentare la serata ed affondare il Milan ci pensa però Dida con un errore alquanto imbarazzante e difficilmente spiegabile. Pur non demeritando lo svantaggio i rossoneri però continuano ad evidenziare parecchie difficoltà nel concludere a rete, a creare occasioni pericolose. I tre giocatori in attacco non concludono mai nello specchio della porta, non riescono a sfruttare la libertà sulle fasce laterali e la non eccelsa qualità difensiva degli spagnoli. Il secondo tempo però cancella tutti i pronostici sfavorevoli, tutte le paure, tutte le perplessità avute fin d’ora. Nello stadio da leggenda, di fuoriclasse, salgono in cattedra i due autentici campioni rossoneri, Pirlo e Pato; per quest’ultimo non ci poteva essere occasione migliore per realizzare i primi goal in Champions League, due prodezze che rilanciano prepotentemente la rincorsa europea dei rossoneri. Ci pensa Pirlo a pareggiare la partita con un tiro da fuori area che non lascia scampo al portiere madrinista e poi su lancio di Ambrosini Pato porta in vantaggio il Milan. Dopo il momentaneo pareggio del Real ancora l’assist man di Coppa, Seedorf, offre a Pato la palla della vittoria che di destro al volo gela il Bernabeu.
Signori e Signori questo è il Milan, l’Europa è il nostro habitat naturale, in ogni stadio da leggenda c’è il marchio rossonero. Arriva così la prima vittoria in Spagna per il Milan di Berlusconi; si proprio così, neanche nelle mitiche sfide degli anni ottanta-novanta non c’era stata una vittoria in casa dei madrileni. E’ arrivata nella stagione più difficile, di transizione, di maggiori difficoltà. Da sottolineare in questa serata la perfetta preparazione della gara. Si sapeva che attaccando il Real si potevano creare pericoli, che la difesa era vulnerabile, che limitando Kakà si limitava la fantasia e pericolosità in attacco degli spagnoli. Così è stato fatto e così si è data una lezione di calcio e di tattica al miliardario, al supermarket Real Madrid. Quante squadre in un momento di difficoltà sarebbero andate al Bernabeu ad affrontare a viso aperto il Real?. Ancora una volta il Milan nelle serate decisive non delude mai. Il Milan dei senza Ancelotti, dei senza Kakà, del capitano Maldini zittisce il Bernabeu. Questo è il Milan, questa è la società che da più di vent’anni insegna calcio al Mondo; lo si può criticare, non condividere le scelte societarie, non condividere le scelte di formazione ma una cosa è importante avere nei confronti dell’A.C. Milan: rispetto. Si è detto e scritto di tutto in queste settimane, attaccato la società, i giocatori, sbeffeggiato Leonardo, mancanza di rispetto da più parti. Questa serata andrà ricordata a lungo, andrà inserita nelle grandi imprese rossonere, è stata una lezione non solo di calcio ma anche di stile. |Redazione Il Vero Milanista - Fonte: www.ilveromilanista.it| - articolo letto 152 volte