Via, si riparte, altro giro altro allenatore. E' il quarto tecnico della gestione Menarini in soli dodici mesi di proprietà: Arrigoni, Mihajlovic, Papadopulo e ora Franco Colomba. La città si interroga se dietro alla famiglia di costruttori ci sia o meno Moggi, gli articoli dei quotidiani bolognesi giornalmente parlano dell'ex DG della Juventus come fatto certo, ma nel momento della decisione solenne ci pensa Salvatori: via l'artefice della salvezza miracolo e al suo posto l'ex rossoblu Colomba. Scelta discutibile sotto un paio di punti di vista, e chi se ne frega se alcuni lo definiscono "amico di Bologna", contano i valori tecnici, non si fanno punti con le simpatie. La carriera da allenatore di Colomba inizia nel 1993 nell'Olbia in serie C2, i migliori trascorsi sono quelli a Reggio Calabria con due promozioni nella massima serie ma anche una retrocessione tra i cadetti. Da quel momento sono solo note dolenti: a Napoli ottiene una difficile salvezza, poi ritorna alla Reggina e viene esonerato, cosi come a Livorno, Cagliari e Verona, troverà anche il tempo di retrocedere in serie C con l'Avellino. Ultima tappa Ascoli dove con un girone di ritorno strepitoso porta i bianconeri alla salvezza e si rilancia dopo un lungo periodo di black out. La domanda però viene spontanea: il cambio con Papadopulo sposta qualcosa? Lo deciderà il campo, il curriculum di Colomba non incoraggia ma d'altra parte la società naviga a vista e sceglie il male minore per le proprie casse. C'è poi anche da toccare il capitolo calcioscommesse che alcuni vedono come una sciocchezza mai esistita o come un errore di gioventù, per altri si parla di falso moralismo. Petrini però stoppa subito tutti con un intervento a gamba tesa alla trasmissione radiofonica Futurshowstation, intervistato da Emanuele Righi: "Colomba era con me nel calcioscommesse, Colomba è stato punito per quattro mesi perchè Petrini e Savoldi l'hanno salvato, questa è una realtà. Quelli che si sono salvati, tipo lui, Dossena, Paris, Zinetti, si sono dimenticati di Carlo Petrini e di Beppe Savoldi." Ora, lasciando da parte il discorso scommesse perchè non c'è la controprova ne in un senso ne nell'altro, la speranza comune è che almeno arrivino i risultati e che questi possano mettere d'accordo tutti. La squadra ha le qualità per una salvezza meno affannosa anche se in città va di moda asserire che l'organico allestito sia addirittura più debole o sullo stesso livello di quello della passata stagione, senza tener conto che buone prove come contro Fiorentina, Livorno, Juventus e Napoli, nel passato campionato non si sono mai viste. Ora al campo le sentenze. |di Mario Sacchi - Fonte: www.zerocinquantuno.it| - articolo letto 158 volte