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2009-10-24

Bologna: Si cerca la sorpresa


Passato l’ennesimo terremoto in casa Bologna, proviamo a ripartire con l’ormai solito bagaglio di timori e incertezze che superano – e non di poco – gli aspetti che possano rendere fiducioso il popolo rossoblù. La situazione è molto simile a quella di un anno fa, sei miseri punti e una classifica che spaventa, seppur sia vero che quella di Arrigoni era una squadra allo sbando mentre la rosa lasciata da Papadopulo ha quasi sempre dimostrato sul campo di essere “viva”. Ma senza punti, ce ne facciamo poco: e ahinoi la sconfitta di Napoli, piaccia o non piaccia, ci sta tutta, perché in serie A non si può pensare di giocare 90 minuti in 11 dietro la linea della palla. Piuttosto sarebbe bene scacciare l’annosa abitudine di incassare gol al 95’, questo sì, perché oltre alla sconfitta c’è spesso anche l’aria di beffa a rovinare le settimane dei tifosi rossoblù. Usciamo da 2 rovesci in fila e il tecnico fa le valigie: lasciando dietro di sé un inevitabile strascico di polemiche e accuse, e una vana e confusa ricerca di responsabili di situazione generale ed esonero. Non male il ritmo dei Menarini: 1 allenatore ogni 100 giorni o poco più, tutti da pagare ovviamente, mentre guai ad aprire il portafoglio per la squadra, eh, non sia mai. Nessuno dimentica che a maggio il Bologna si è salvato più per demeriti altrui e per miracolo che non per quello che si era visto sul campo: la lezione non è minimamente servita ed eccoci per il secondo anno di fila immersi nel fango della bassissima classifica, a sognare di avere i punti di Bari e Chievo. Che vergogna. Auguriamo a Franco Colomba, il nuovo Mister, di rendersi protagonista di una grande annata e riscattare la sua ben poco brillante carriera di allenatore con la salvezza del Bologna. Facendo quindi meglio di quel poco che finora ci aveva dato Papadopulo. Ma non c’è tempo da perdere: si va a Genova, si gioca contro una delle migliori squadre del campionato, sarà durissima ma questo Bologna, se davvero è vivo, lo dimostri ancora e si faccia valere.
Colomba sposa la strada dell’equilibrio (e vai di 4-4-2) e fa tabula rasa col passato: prima convocazione di Marazzina (che non potrà certo fare peggio di Osvaldo o Zalayeta!), perdonato Mudingayi (che però ha veramente passato ogni limite, e con un’altra società non si sarebbe mai sognato di avere comportamenti del genere), fiducia a tutti, compreso l’oggetto misterioso Gimenez, mai visto dal precedente tecnico. Si va verso la conferma del quartetto difensivo titolare, mentre l’infortunio di Mingazzini a centrocampo spalanca le porte proprio a Mudingayi, dal momento che Colomba non si fida di un Casarini che non gioca da maggio. Sembra essere ancora il turno di Valiani sulla fascia sinistra, ma dall’altra parte il mister si affiderà al suo vecchio amico Vigiani. Avanti almeno all’inizio con Zalayeta e Di Vaio, al quale sono state imputate troppe colpe per il ko di Napoli (certo, l’errore è stato grave, ma con questo metro ne avremmo già dovuti fucilare parecchi, dei suoi compagni). Forza Marco, l’unico vero intoccabile dell’intera rosa. Luigi Del Neri invece stabilirà il suo classico e collaudato 4-4-2 speculare al nostro con la solita spiccata propensione al gioco sugli esterni e Cassano a ordire ogni trama offensiva dell’undici genovese. Fino all’ultimo sarà in dubbio Pazzini, mascherato per l’occasione dopo il tir che gli si è abbattuto sul naso: nel caso, è pronto il debutto dal 1’ per l’ex empolese Pozzi. Una piacevole sorpresa è stata il mediano Poli, dominatore del centrocampo qualche settimana addietro contro l’Inter, ormai titolare certo; mancando Semioli, invece, è lo svizzero Reto Ziegler il principale candidato per la maglia da titolare sull’out mancino. Andiamo a Marassi per spezzare un autentico tabù, perché non espugniamo quello stadio dalla mitica e irripetibile tripletta di Kennet nel 1998 che ci consentì di rimontare uno svantaggio di 2 gol. Altri tempi. Ma la speranza è che Colomba, personaggio agli antipodi rispetto al vulcanico Papadopulo, abbia dato alla squadra quella serenità e quella convinzione necessaria a non partire per il Ferraris con lo spirito di chi va a fare le barricate, ma con la voglia, come riferiva Guana martedì, di stupire e fare il “botto” a sorpresa. Forza ragazzi.
Probabili formazioni:
Sampdoria (4-4-2): Castellazzi; Stankevicius, Gastaldello, Lucchini, Zauri; Mannini, Palombo, Poli, Ziegler; Pozzi, Cassano. A Disp: Guardalben, Accardi, Cacciatore, Franceschini, M.Rossi, Bellucci, Pazzini.All. Luigi Del Neri
Bologna (4-4-2): Viviano; Zenoni, Portanova, Britos, Lanna; Vigiani, Guana, Mudingayi, Valiani; Zalayeta, Di Vaio. A Disp: Colombo, Moras, Adailton, Tedesco, Gimenéz, Osvaldo. All. Franco Colomba
|di Federico Frassinella - Fonte: www.zerocinquantuno.it| - articolo letto 128 volte


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