Partiti Milito e Motta, il Genoa di Enrico Preziosi è ripartito da Floccari, Karjha, Zapater e Crespo per confermare i grandi risultati ottenuti nella passata stagione. Nonostante un inizio incoraggiante però, i rossoblù vivono in questo momento una fase di calo, che ha trovato nelle sonore sconfitte con Inter e Lille il suo punto più basso. L'infortunio di Karjha, acquistato per sostituire proprio Motta, non fa che aumentare le preoccupazioni dell'ambiente genoano che a questo punto guarda con interesse al mercato invernale. E proprio in tema di mercato stanno le piccole incomprensioni, amplificate poi da certa stampa, fra il tecnico Gasperini e la presidenza. Da parte dell'ex allenatore della Juventus Primavera vi erano probabilmente delle richieste improntate a un rafforzamento più immediato della squadra, lanciata dalla splendida stagione passata, mentre sul fronte societario si è preferito coprire le partenze di Milito e Motta con un mix di gioventù ed esperienza, ma anche investire parte dei soldi incassati sull'acquisto di giocatori dal sicuro avvenire, girati però in prestito per consentire loro di acquisire maggiore esperienza. Così per Acquafresca, come per Ranocchia e Bonucci, o ancora Meggiorini e Bolzoni.
La squadra che scenderà in campo contro il Cagliari domenica, in ogni caso, è una signora squadra. Micidiale quando in forma, perforabile quando invece le gambe non girano al massimo. Se la difesa è rimasta pressocchè immutata rispetto all'ultimo campionato, e anzi, rinforzata dall'arrivo dal Valencia di Moretti, il centrocampo e l'attacco sembrano aver perso qualcosa dalle cessioni di Motta e Milito. Per la linea mediana sono arrivati Zapater e Karjha, ma l'infortunio del marocchino costringe Gasperini a rivedere alcune trame di gioco, in quanto giocare con Zapater e Juric o Milanetto non garantisce la stessa qualità e lo stesso peso offensivo che garantiva l'utilizzo di Karjha, per non dire Motta. In attacco si attende il definitivo ambientamento di Floccari, così come quello di Crespo che ancora non ha trovato la sua dimensione, ma al momento la differenza con Milito si fa sentire eccome. Certo, un Floccari sui livelli di Bergamo potrebbe garantire una soluzione di gioco intrigante, con gli inserimenti dei rapidi esterni del tridente offensivo sulle sponde del centravanti numero 33.
In ottica Cagliari Gasperini dovrà sicuramente fare a meno di Karjha, Jankovic e Criscito, oltre che dello squalificato Scarpi e del giovane Fatic. In porta ci sarà Marco Amelia, l'ex numero 12 azzurro rimpiazzato nel ruolo da Marchetti. La difesa dovrebbe vedere dall'inizio il trio Biava, Moretti, Bocchetti, con l'alternativa Sokratis. A centrocampo scelte quasi obbligate con Rossi e Modesto sugli esterni, e Zapater e Milanetto, preferito al convalescente Juric, al centro. In attacco certa la presenza di Floccari dato che Crespo non è in ottime condizioni, ai suoi fianchi potrebbero agire Palladino e Mesto, con Sculli che gioverebbe di un turno di riposo andandosi ad accomodare in panchina. Panchina dalla quale potrebbe arrivare un apporto importante da Palacio, l'argentino che ben si è comportato nelle sue prime apparizioni nel calcio italiano.
L'anno scorso il Genoa fece bottino pieno con il Cagliari sia all'andata che al ritorno. A Marassi fu due a uno, con reti di Motta e Sokratis, in netta posizione di fuorigioco, ai quali rispose Bianco, a termine di una partita in cui il Cagliari si fece preferire sul piano del gioco, ma non riuscì ciononostante a imporsi. Al Sant'Elia invece, in una partita importante allora in chiave Europa, fu decisiva l'espulsione affrettata di Cossu nella prima frazione. Nonostante una buona gara del Cagliari anche in dieci uomini, Olivera castigò i sardi, cogliendo per i suoi una vittoria che seppe tanto del salto di qualità del Genoa, capace di vincere una partita importante nonostante la giornata storta con una atteggiamento da grande squadra.
Un anno fa Cagliari-Genoa si giocò in un'atmosfera dai contorni affascinanti. Le due squadre venivano considerate le più spettacolari del campionato dalla critica, entrambe correvano per un posto in Europa e i loro tecnici venivano applauditi e apprezzati all'unanimità. Il risultato del campo fu una partita strana, determinata dalle sviste arbitrali e decisa da un episodio. Ora le premesse non sono invece particolarmente affascinanti, e riscatto è la parola d'ordine tanto in casa Cagliari quanto in casa Genoa. Chissà che non sia giunta l'ora di vedere finalmente un Cagliari-Genoa all'altezza delle migliori attese, con due squadre che se la giocano mettendo sul campo le idee dei propri allenatori senza timore, cercando la vittoria che serve per risollevarsi. |di Niccolò Schirru - Fonte: www.tuttocagliari.net| - articolo letto 123 volte