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2009-10-25

Milan: cosa cambia, cosa deve cambiare


Dal Real Madrid al Chievo Verona, dal Bernabeu al Bentegodi. Come accaduto più volte in passato, il Milan si trova costretto a dimostrare di saper replicare partite come quella di mercoledì sera anche in palcoscenici decisamente meno affascinanti rispetto al tempio delle merengues. Intendiamoci: non c’è dubbio che notti come quella di mercoledì producano spirito e stimoli unici, ma mai come questa volta il Milan di Leonardo è chiamato ad una conferma. A Siena e Marsiglia ci eravamo illusi. Ci eravamo illusi fosse nata una squadra vera, tosta, battagliera su ogni campo. Udine, Bergamo e altre preoccupanti debacle, però, evidenziarono tutti i limiti di continuità di questa squadra. Ora, dopo due vittorie pesanti, il Milan si trova davanti ad un trittico fondamentale: Chievo, Napoli e poi di nuovo Real-Madrid. Ad inizio Novembre, forse, avremo più chiare ambizioni e grado di competitività di questa rosa.
LE CERTEZZE DEL CHIEVO - Paradossalmente, potremmo dire che il Chievo Verona è avversario più ostico e temibile del Real Madrid. A differenza della squadra di Pellegrini, votata al gioco offensivo e quindi a lasciare molti spazi su cui si sono buttati con profitto Pato e compagni, il Chievo è una squadra solida, chiusa e, soprattutto, molto ben organizzata in fase difensiva. La differenza di qualità tra le due compagini non si mette nemmeno in discussione, ma spesso e volentieri l’undici di Mimmo Di Carlo ha dimostrato di poter mettere in seria difficoltà le big nel nostro campionato mettendola sul piano del ritmo e dell’intensità. Il fatto che il Chievo navighi tranquillamente a metà classifica con undici punti in bottino (solo uno meno del Milan, ben cinque sopra la zona retrocessione) indica che ci troviamo di fronte ad una realtà ormai consolidata del nostro campionato. Nemmeno l’ultima sconfitta casalinga con il Bari (1-2, con rete firmata da Bogdani) ha fatto perdere la fiducia e l’ottimismo a Di Carlo e i suoi, convinti di poter fare risultato contro un Milan stanco e forse distratto dalle imprese corsare di Champions.
FORMAZIONE FATTA - La partitella settimanale contro la formazione juniores dell’Osimana (la cui prima squadra milita nell’eccellenza veneta) ha permesso al tecnico gialloblu di valutare le condizioni dei suoi e provare l’undici anti-Milan. Data per scontata l’assenza di Yepes, squalificato per due giornate al termine di Chievo-Bari, Di Carlo pare intenzionato ad affidarsi al classico modulo 4-3-1-2 in cui risulterà fondamentale la posizione di Pinzi. Apparentemente trequartista, in realtà il centrocampista romano agirà in una posizione più avanzata rispetto ai compagni di reparto per andare in pressione su Pirlo e, recuperata palla, ribaltare velocemente l’azione. Non un classico fantasista libero di svariare e inventare, dunque, ma un “interdittore avanzato” con il compito di spezzare la manovra del Milan e sfruttare le eventuali ripartenze. Certo anche il rientro dal primo minuto dell’albanese Bogdani, con Granoche che troverà posto solo in panchina. Davanti all’ottimo portiere Sorrentino, dunque, giocherà una linea a quattro composta da Frey e Mantovani sulle corsie laterali, con la coppia centrale composta da Morero e Mandelli (sarà lui a sostituire il leader Yepes). Centrocampo a tre con Iori centrale, Luciano sul centro-destra e Marcolini sul centro-sinistra, con Pinzi collante tra il reparto centrale e il tandem Bogdani-Pelissier. Molto curiosa la posizione di Luciano, più interno rispetto agli esordi caratterizzati dalle scorribande lungo la fascia destra. Come detto in precedenza, la pericolosità del Chievo sta nell’organizzazione tattica collettiva, ma, parlando di singoli, è ormai assodato come questa squadra non possa fare a meno delle geometrie di Marcolini e dei gol di Pelissier. Ancora una volta i mussi volanti si aggrappano al trascinatore valdostano per restare in Serie A. Sarebbero nove campionati nella massima serie negli ultimi dieci anni. Non parlate più di favola: è pura realtà.
|di Gabriele Pipia - Fonte: www.ilveromilanista.it| - articolo letto 147 volte


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