Ho letto proprio ieri una bellissima definizione della parola “amore”: amare significa dare senza chiedere nulla in cambio. Alla fine ho capito tutto e mi sono data la risposta alle domande che mi faccio da tanti mesi, anni, da troppo tempo ormai. Ho capito che quello che proviamo noi per i nostri colori è solo amore e allora è inutile discutere, perché se ci aspettassimo qualcosa in cambio, il nostro Bologna sarebbe single da un bel po’. Ecco cos’è che porta a seguire la nostra squadra anche quando sai che sarà una delusione, ecco cosa porta a tenere alta la nostra bandiera sempre, quando sai che al lunedì mattina in ufficio ti prenderanno tutti in giro per la batosta che abbiamo preso a Genova, per le scelte infelici quando si tratta di ingaggiare giocatori, allenatori, dirigenti. Noi siamo a testa alta. Lo siamo talmente tanto che abbiamo anche il coraggio di dire che la nostra squadra adesso è patetica, perché arrampicarsi sugli specchi, dare la colpa all’arbitro di turno, agli episodi è ridicolo, si perde in credibilità. Noi non vogliamo esserlo, lo è già abbastanza la squadra. Il nostro Bologna lo amiamo con tutto il cuore, se così non fosse non ci sarebbe nient’altro davvero. Se non fosse amore, sabato a Genova non ci sarebbe andato nessuno. Sappiamo che abbiamo una squadra allo sbando, un allenatore che, per parlarne bene, puoi solo dire “è attaccato al Bologna” o “è una brava persona”. Sì, Colomba ha solo questo, se guardiamo i risultati che ha avuto nei suoi ultimi 10 ingaggi c’è poco da stare allegri. Quando esoneri un allenatore dopo la prestazione di Napoli, al di là del risultato poi vedi la prestazione di sabato scorso, o sei su Scherzi a Parte o capisci che sei un incompetente e ti affidi a chi di competenza invece ne ha. Il Bologna di oggi è il frutto della leggerezza di chi tiene il timone di questo Titanic perché il Bologna è davvero il Titanic e sembrava impossibile affondasse. Sul Titanic l’orchestra ha continuato a suonare fino alla fine e anche noi tiferemo fino alla fine, lì vedremo chi ama davvero il Bologna e chi abbandona la nave prima che affondi. Ma sono sicura che ci sarà qualcuno che prima di scegliere aspetterà di capire se si farà lo stadio nuovo oppure no. Il Bologna siamo solo noi, buona settimana, ci vediamo mercoledì. A tifare, a contestare, fate voi, ma sarà importante esserci. |di Edi Simoni - Fonte: www.zerocinquantuno.it| - articolo letto 125 volte