Pro&Contro (dopo la 9° giornata): proiettati verso la gara col Chievo
PRO - Fa effetto vedere in Inter – Catania, con i nerazzurri reduci dalle fatiche di champions league, effettuare il turnover ai siciliani. Stranezze di oggi ma il calcio è anche strategia e calcoli ed in vista dell'imminente, fondamentale, match contro il Chievo Verona è da considerare giusto il centellinare delle energie da parte di Atzori anche se, è bene dirlo, l'impostazione rinunciataria non fa onore né alla categoria né a chi segue la squadra ovunque essa vada perché le partite si giocano a prescindere dal risultato e dagli uomini in campo, il finale di Milano insegna.
Proprio quei minuti devono essere presi in considerazione per il futuro, giocarsela. Sarà forse stato il rilassamento avversario o la convinzione di non aver nient'altro da perdere o, ancora, lo schieramento mutato nei numeri e nei giocatori ma i minuti finali, pochi, hanno mostrato che nel calcio nulla è scontato e avendoci magari creduto in partenza si sarebbe rischiato di non far sbadigliare per ottanta minuti, ottanta, i sostenitori rossazzurri speranzosi di riuscire a recuperare i punti persi ad inizio stagione da uno di quei match dove si può solo guadagnare qualcosa. E' andata così, adesso c'è il Chievo ed è quello che più conta, match dove i punti valgono doppio e dove non c'è nulla da risparmiare, dare tutto per l'obiettivo finale è d'obbligo.
CONTRO - Abbiamo accennato dell'impostazione rinunciataria sin dall'inizio del match. Ed è qui che poggia l'analisi negativa della gare che alla fine ha condizionato la partita finendo per regalarla ai nerazzurri senza tanti sforzi. Servirà riflettere per il futuro adesso, però, il tempo incombe e bisogna solo guardare avanti.
SU - Morimoto Solo, solissimo. Riesce, con quei rari palloni arrivatigli, a tenere in apprensione la difesa nerazzurra, si propone, tiene palla per appoggiare ai compagni, in pratica fa il suo. Grandissimo lavoro vanificato dalla rinunzia tattica impostata dalla panchina.
GIU' -Capuano Già che di punte in campo se ne vedono poche, per non parlare di torri, i suoi cross diretti al terzo anello non hanno sicuramente facilitato il lavoro in fase offensiva, giornata no per quanto riguarda la sua caratteristica di esterno propositivo.
Tutto resta relegato alla notte di sabato sera dove già, ancor prima di giocare, la mente andava a mercoledi, al Chievo. Impegno alle porte con qualche dubbio legato alla disponibilità di Martinez, Sciacca e Bellusci, sicuro sarà l'impiego della coppia Ricchiuti – Mascara a supporto di Morimoto. Resta da capire se Ledesma sarà pronto dal primo minuto o, ancora una volta, utilizzabile a gara in corso, dubbi che verranno risolti nella rifinitura a porte chiuse di domani.
Rispetto alla gara contro il Cagliari ci si aspetta più presenze sugli spalti e qualche fischio in meno, perché può andare bene una, due, volte ma senza sostegno non si va da nessuna parte. “L'uomo in più” in queste gare spesso può essere determinante non resta che scendere in campo remando tutti dalla stessa parte se si vuole raggiungere quel porto chiamato salvezza. Insieme si può, credendoci. |di Seby Maina - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 174 volte