A Bologna è l’ora della contestazione. Fine della tregua, la gente non ne può più ed ora giustamente esplode. Nel mirino la famiglia Menarini, rea di una conduzione del club che definire dilettantesca è poco e soprattutto di avere acquistato il Bologna solamente per la speculazione edilizia personale, con una gestione tecnica prossima allo zero assoluto, nessun tipo di investimenti nemmeno col binocolo, nessuna cura del settore giovanile, nessun tipo di prospettiva, e la cieca convinzione che uno stadio che a Bologna ormai non vuole più nessuno possa risolvere (ma in che modo poi???) tutti i mali di una società che loro stessi hanno inguaiato. Al tifoso interessa il campo, in realtà, più di ogni altra cosa: ebbene, il campo dice che per il secondo anno di fila il Bologna le becca puntualmente da tutti, imbarca svariate umiliazioni calcistiche, ha una difesa-groviera, nessun piede buono a metà campo, ora ha perso pure la vena di Di Vaio, rasenta il fondo della classifica sognando i punti e le posizioni di gente come Bari e Chievo, autentici zerbini al confronto della storia del Bfc. E invece gli zerbini della serie A siamo noi, ridicolizzati a Marassi da una Doria che senza difficoltà ci ha infilato 4 pere in mezz’ora e bontà sua che dopo si è fermata. Un quadro catastrofico: che rispecchia perfettamente la situazione del Bologna, un vero disastro. E finchè non cambia la proprietà il profilo necessariamente sarà lo stesso. Ma almeno sul campo proviamo ad uscire da una situazione che rischia di farsi molto grave, battendo un Siena alla canna del gas quanto noi. E, per giunta, esattamente in clima contestatorio quanto noi. Con la differenza che il Siena laggiù, riguardando la storia e il ruolo della pur centenaria società toscana nel quadro del calcio, ci può anche stare, al di là delle giuste arrabbiature dei tifosi bianconeri. Vedere lì il Bologna è invece un insulto. Colomba spera di riscattare un esordio da tregenda cambiando parecchie pedine rispetto alla grande vergogna di sabato: rientra Raggi, molto in anticipo sul previsto, che toglie il posto a uno Zenoni indescrivibile, e anche Mingazzini torna a disposizione del tecnico. È un albero di Natale (4-3-2-1) il modulo prescelto, con Guana e Tedesco in mediana assieme al faentino e la coppia Valiani-Adailton (il puntero più in forma del Bologna) alle spalle del solo Osvaldo, con Marazzina (sì, proprio lui, perché peggio degli altri non farà di certo) pronto a subentrare nel secondo tempo. E Zalayeta che giustamente stavolta dovrebbe restare a guardare. In casa Siena Giampaolo ha vita breve se perde, tutti vogliono la sua testa, dalla gente al presidente. In realtà la rosa è molto scarsa per la categoria, e le perdite di Kharja, Portanova, Zuniga, Coppola, Frick e Galoppa lasciavano presagire un campionato di bassissimo calibro. E così è: il tecnico ha il dubbio Rosi-Terzi sulla fascia destra (più probabile l’ex romanista), mentre per il resto confermerà la formazione che ha perso malamente contro un’opaca Juve domenica, o al massimo reinserirà il rientrante Ghezzal in luogo di Calaiò a fianco di “Big Mac” Maccarone. Ultima spiaggia per entrambe le squadre, ma specialmente a noi toccherà il compito di fare la partita (ahia) perché se sfuggono i 3 punti anche stavolta sarà notte fonda su Bologna e sui rossoblù. E allora la posizione in classifica sarebbe anche strameritata: cerchiamo quindi di invertire la rotta dopo 3 sconfitte in fila e riprendere il cammino di un campionato che sarà ancora intriso di sofferenze e di fatica, ma che speriamo ci riservi anche un moto d’orgoglio dei nostri ragazzi.
Probabili formazioni:
Bologna (4-3-2-1): Viviano; Raggi, Portanova, Britos, Lanna; Mingazzini, Guana, Tedesco; Valiani, Adailton; Osvaldo
A Disp: Colombo, Zenoni, Moras, Mudingayi, Vigiani, Marazzina, Zalayeta .
All. Franco Colomba
Siena (4-3-1-2): Curci; Rosi, Ficagna, Brandao, Del Grosso; Vergassola, Codrea, Ekdal; Jajalo; Maccarone, Calaiò.
A Disp: Ivanov, Rossi, Terzi, Garofalo, Genevier, Paolucci, Ghezzal.
All. Marco Giampaolo |di Federico Frassinella - Fonte: www.zerocinquantuno.it| - articolo letto 126 volte