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2009-10-28

Del Neri: "Andremo a giocarcela. Questa Samp non è stata costruita per fare le barricate"


Luigi Del Neri, il timoniere blucerchiato che sta guidando la nave Sampdoria verso i mari d'alta classifica. L'appuntamento è quello delle grandi occasioni, con la squadra di Cassano e compagni che si prepara al grande appuntamento di domani sera all'Olimpico di Torino contro la Juventus. SampdoriaNews.net ha seguito per voi la conferenza stampa al Mugnaini e vi riporta le parole del mister.

La Sampdoria si prepara alla trasferta di Torino con due punti di vantaggio sulla Juventus. Che sensazione si prova a giocare questa sfida dall'alto verso il basso, forte della vostra posizione di classifica?

“E' una sensazione nuova, sia per quanto riguarda me che per quanto concerne la squadra. C'è un'aria positiva comunque: andiamo a giocare una partita contro una squadra che possiede una grande cultura vincente, noi questa cultura dobbiamo ancora impararla del tutto, come mentalità e voglia di fare in campo. Quella di domani sarà una partita giusta, non per capire chi siamo, perché lo sappiamo già, ma per capire se siamo abituati a questi scontri di vertice. Dopo la partita di domani valuteremo la nostra posizione, ma anche se rimanesse come adesso non sarebbe tanto male: siamo in una situazione di prestigio al momento”.

In questo prime giornate di campionato si sono già visti molti indizi sulla forza della Samp, eppure voi continuate a navigare a vista.

“Bisogna riuscire a inquadrare bene il tutto. Siamo degli outsider, non siamo partiti col concetto di fare un certo tipo di campionato. Siamo una squadra con tutte caratteristiche positive, accettiamo quello che dicono di noi i mezzi di comunicazione, ma noi sappiamo bene cosa siamo in grado di fare. Ci sono altre squadre orientate ad ottenere risultati importanti: noi siamo consapevoli della nostra forza, della nostre capacità e della nostra spensieratezza: non dobbiamo perderla per non cadere in certe trappole della comunicazione”.

La Juventus si prepara a questo match con un po' paura della Sampdoria. Si parla del possibile impiego di una sola punta e Ferrara potrebbe fare una partita di attesa contro di voi. Lo stesso Cannavaro ha elogiato il vostro gioco. Come può essere gestita questa situazione? Proverete a fare voi la partita?

“Paura non esiste, ci sarà rispetto, questo sì. La Sampdoria comunque ha nel suo DNA questo tipo di atteggiamento propositivo. È stata costruita per non far le barricate, è fatta per giocare al massimo con le qualità che ha. Questo è il nostro tipo di atteggiamento. Sarà una partita importante per capire come come terremo botta contro una grande squadra. Voglio vedere questo domani, perchè sono le prime volte che giochiamo partite come questa in tali condizioni di così alta classifica. Voglio vedere come reagiremo a questo impatto con il campionato”.

La Sampdoria ha sempre giocato bene finora in campionato, ma forse la partita della svolta è stata quella contro l'Inter a Marassi. Si aspettava questa personalità dalla squadra?

“I ragazzi hanno questo nel loro DNA. Oa non so come finirà questo campionato, non facciamo proiezioni a lungo termine. Bisogna vedere, i miei giocatori hanno nel loro modo di essere la convinzione dei propri mezzi e questa continuità di risultati ha portato ulteriore entusiasmo all'ambiente e al gruppo. Il gruppo in particolare è importante, perché la Sampdoria è fatta di giocatori di grande qualità, ma nel tempo ha trovato giocatori importanti che le hanno dato ancora più forza. Dal sorprendente Mannini, a giocatori come Poli e Ziegler che quando sono entrati non hanno fatto pesare l'assenza dei compagni. Quando uno fa gol, l'altro è contento quanto lui: questo è l'ideale per una squadra di calcio”.

Lei ha avuto la grande capacità di ottenere il meglio da ogni suo giocatore. Se gli anni scorsi quando si parlava di qualità della Sampdoria, si parlava essenzialmente di Cassano, ora questo discorso si estende a molti altri elementi della rosa.

“Adesso, per fortuna mia, siamo riusciti, grazie alla loro disponibilità, a creare un ottimo gruppo di giocatori. Hanno tutti capito come ottenere questi risultati. Una squadra non vince solo grazie ai solisti o solo grazie all'assetto tattico che mette in campo, bisogna far funzionare entrambe le cose. In questo siamo migliorati, ma non facciamo voli pindarici, teniamo la testa sulle spalle e siamo sereni, con la volontà di restare in questa posizione il più a lungo possibile”.

Il Presidente Garrone ha parlato apertamente di analogie con la squadra dello Scudetto del 1991.Come vede lei questo paragone?

“Quando una squadra è vincente, si cercano sempre analogie. Sono due squadre diverse, ma alcuni punti in comune li hanno di certo. Ad esempio posso parlare in chiave di attacco, che poi è quella che ha più impatto nell'immaginario della gente: Cassano e Pazzini per certi versi ricordano Mancini e Vialli; hanno simili caratteristiche e con le dovute proporzioni, penso che le due coppie si assomiglino”.

Torniamo alla partita di domani. La Juventus gioca molto sul piano fisico e spesso ha segnato ho creato pericoli sfruttando le qualità aree dei suoi avanti sugli sviluppi di calci piazzati. Lei avrà sicuramente studiato le caratteristiche dei bianconeri, che ne pensa?

“I loro giocatori hanno questa forza fisica straripante ed è chiaro che sfruttano bene queste situazioni. Ci sarà senz'altro da lottare su queste palle inattive, ma abbiamo affrontato comunque anche altre squadre importanti da questo punto di vista, come lo stesso Bologna con Portanova, Moras e Britos: mi sembra che li abbiamo fronteggiati al meglio. Certo, dovremo stare attenti, ma non solo alle palle inattive, perché la Juventus è una squadra di grande caratura, con giocatori abili che sanno gestire al meglio il gioco nell'arco di una partita. Dicono che ora non sia al massimo, ma sono a 4 punti dall'Inter, dobbiamo stare attenti a giudicarli, perché la Juve è una squadra di levatura mondiale che lotterà fino all'ultimo per vincere lo Scudetto”.

Non avere l'Europa League e non giocare ogni tre giorni può essere un vantaggio in un ipotetico confronto con le altre squadre di vertice?

“A parte l'Inter, la Juventus ed ora ci metto anche il Milan, che sono create per vincere in Italia e in Europa, , le altre squadre hanno delle strutture che combattono per ottenere i propri risultati soprattutto tramite il gioco. Noi siamo tra queste e cerchermeo di fare il massimo di punti coi mezzi a nostra disposizione, dobbiamo creare credibilità ed andare avanti in questo campionato, dove nostro compito è consolidare quanto prodotto quest'estate. Questo sarà importante in proiezione futura, dove negli anni la Samp si consoliderà come una squadra importante nel calcio italiano”.

Un'opinione sul capitolo arbitri?

“Mi sembra che la Sampdoria abbia dimostrato sul campo di non essere bloccata da questo, deve dimostrare lei di vincere le partite. Da questo punto di vista siamo maturati molto. Restiamo tranquilli: vi può essere un'esternazione immediata detta a caldo, ma dobbiamo comunque rimanere sereni e fare il nostro compito con calma”.

Dopo la partita vinta contro l'Inter e l'ultima bella uscita contro il Bologna, quella di domani contro la Juventus può essere un'esame di maturità per questa Sampdoria? La vede come una tappa di questa crescita?

“Tutte le partite sono difficili e hanno storia a sé. Il Bologna è andato a Torino creando grandi problemi per poi perdere qui contro di noi; prima aveva messo in grande difficoltà il Napoli ed i partenopei domenica hanno battuto la Fiorentina, che aveva battuto noi. È un campionato strano, difficilmente inquadrabile, dove tutte le squadra faticano per ottenere risultati; basti vedere la stessa Inter che non ha dominato contro il Catania. Comunque andrà la partita di domani, questo non intaccherà il grande campionato fatto finora Dobbiamo essere coscienti che tutte le partite danno segnali e vogliono dire qualcosa, speriamo che quella di domani ci dica qualcosa anche dal punto di vista del punteggio”.

La mente leggera sembra essere uno dei punti di forza di questa Sampdoria. La squadra dà l'impressione di giocare divertendosi davvero. Può confermare?

“Assolutamente, nel suo DNA questa Sampdoria ha un'espressione di serenità, La pressione è quella giusta: la serenità è grande sia nel gruppo che nella società. Il pubblico ha entusiasmo e questo è importante: i tifosi sono liberi di sognare e darci stimoli importanti. Noi daremo sempre tutto e comunque vada questo campionato cercheremo di dare loro delle soddisfazioni. Questo il nostro pubblico l'ha capito ed è una grande condizione per fare bene”.

Lei ha avuto anche il merito di rivalutare un modulo come il 4-4-2 che molti davano per obsoleto. Il suo tipo di interpretazione di questo schema sta dando risultati importanti.

“Il calcio non è una questione solo di moduli, è un fatto di organizzazione, che è un termine ben diverso. Noi abbiamo un modo di giocare organizzato, ma questa organizzazione da sola non basta: servono gli interpreti. L'organizzazione è ciò che serve ad una squadra per esaltare le caratteristiche dei propri giocatori”.

Domani all'interno della partita si prospetta una sfida nella sfida, quella tra Cassano e Diego.

“Sono due giocatori simili, due giocatori che sanno giocare bene a calcio. Domani sarà sia una sfida tra loro due, sia tra due squadre che sanno onorare il calcio. Speriamo venga fuori una bella partita, senza grandi calcoli. Entrambe le squadre giocheranno con la mente libera; siamo in una fase del campionato in cui le pressioni di classifica si sentono meno rispetto ad esempio al girone di ritorno. Ma non ci saranno solo Cassano e Diego, questo è sicuro.”

Non ci si gioca lo scudetto, però lassù si sta bene...

“Noi cercheremo di starci a lungo, questo è sicuro”
|di Stefano Orengo - Fonte: www.sampdorianews.net| - articolo letto 129 volte


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