Le 20 di A e il mercato: io mi muoverei così. Gli alibi di Ranieri. Ventura-Conte: applausi
Il mercato è sempre vivo, anche quando sembra morto. Il mercato ormai viaggia sul filo di 365 giorni su 365. Nei momenti di calma piatta - come adesso - si consumano le strategie più importanti. Alla larga dalla luce dei riflettori, senza quei pettegoli dei giornalisti alle costole. Gennaio non è lontanissimo, anzi è vicinissimo. Perché il mercato di gennaio si fa adesso. E io vi propongo questo vademecum: cosa stanno facendo e soprattutto cosa farei se fossi il consulente di mercato (è un giochino, chiaro?) delle 20 società di serie A. Buon divertimento.
ATALANTA - Partendo dal presupposto che Conte ha imposto quasi subito il suo 4-4-2 che spesso assomiglia a un 4-2-4, io gli darei un altro esterno di spessore. Se fosse Guberti, proprio Guberti, sarebbe il massimo. Anche se il ragazzo a Roma sta riconquistando la fiducia di Ranieri. A proposito di Conte: che sia un grande allenatore di oggi e un grandissimo di domani è confermato dai fatti. Fossi stato Cobolli Gigli o Blanc, lo avrei preso al posto di Ferrara: lo dico con tutto il rispetto che si deve a Ciruzzo nostro.
BARI - Ventura ha già fatto la lista della spesa. Due esterni e un attaccante. I due esterni hanno un nome e un cognome: Alessio Cerci e Stefano Guberti. Ventura preme per averli entrambi, convinto di averne almeno uno dei due. Il terzo nome della lista è un identikit, quello di Nacho Castillo. Ventura farebbe acrobazie per avere proprio il ragazzo che ha lanciato a Pisa, ma non è scontato che la Fiorentina lo sganci. Si parla di Succi, emarginato a Palermo, che non ha le stesse caratteristiche, ma che ha ottimi numeri. Ora che si è sbloccato, confido nell'esplosione di Meggiorini come mi ha detto sabato scorso il suo mentore Foscarini, della serie: gli basta segnare un gol e poi non si ferma più. A proposito di Ventura: spero che resti a Bari per un ciclo lungo e vincente, ma non sfigurerebbe in una grande. Anzi, sarei curioso di vederlo in azione proprio ai massimi livelli: pane e schemi sono i suoi ingredienti. Magari resta a Bari per uno sbarco non troppo ritardato in Europa.
BOLOGNA - Senza una società vera, non si va da nessuna parte. I Menarini non sono adeguati, esattamente come non è adeguato il funambolico diesse Salvatori. Un laterale sinistro serve come il pane (piace Pasqual), un altro attaccante magari cedendo Osvaldo (ma quanto lo hanno pagato?), sarebbe l'ideale. Il 31 agosto era stato ingaggiato Chevanton, poi i Menarini hanno fatto testacoda, come spesso accade quando scendono in campo. Intanto Appiah è pronto al tesseramento: ha passato i test medici e sarà a tutti gli effetti un giocatore rossoblu nei prossimi giorni.
CAGLIARI - Gli schemi di Allegri devono pagare, prima o poi. E stanno pagando, non a caso è stato cancellato il tabù casalingo. Un difensore centrale è fondamentale (torna di moda Ariaudo), io mi cautelerei con un altro centrocampista di qualità. E confiderei nell'esplosione definitiva di Nenè: diamogli tempo e fiducia.
CATANIA - Il rebus verrà risolto in queste ore: al Catania serve davvero un attaccante di peso? Io credo di sì, la palla a Lo Monaco e Atzori. E' giusto puntare su Morimoto, in attesa della definitiva consacrazione, ma secondo me sarebbe anche giusto prendere un signore del gol che possa andare anche in doppia cifra da gennaio.
CHIEVO - Tenersi stretto Sorrentino, migliorare il rendimento sulle fasce difensive sono le due priorità, almeno io farei così se fossi - per esempio - un collaboratore di Campedelli. Piccole trasfusioni in un gruppo ormai collaudato.
FIORENTINA - Corvino spenderà una parte del tesoretto, valuterà Vargas almeno 22-23 milioni di euro, cercherà di vincere il braccio di ferro per Munoz, montorerà Brighi e forse anche Mexes, tirerà fuori dal cilindro l'ennesima scommessa vincente sudamericana. Corvino merita fiducia a scatola chiusa, come quella famosa pubblicità.
GENOA - Preziosi non è il tipo che si tira indietro, nel bene e nel male. Ovvero sia quando le cose vanno benissimo che quando non funzionano a meraviglia. Sogna Menegazzo, non dovrebbe tornare su Quaresma o Mancini (condizionale d'obbligo), cercherà di capire cosa ne sarà di Ledesma. Un solo appunto: Esposito non è ancora pronto, perde acqua, aiuto.
INTER - Di Pandev ho parlato in tempi non sospetti, quando gli altri lo avevano mandato allo Zenit o chissà dove. Aspetto che ci sia nero sui bianco per le mie valutazioni, anticipo soltanto che sarebbe un fantastico acquisto a prezzi di saldo. Dipenderà molto dalla qualificazione in Champions: dovesse andare bene, non escludo l'irruzione per un centrocampista (D'Agostino? Galloppa?), altrimenti si andrà avanti con questo gruppo, al massimo Pandev, e con qualche sforbiciata per sfoltire l'organico.
JUVENTUS - Gestita male la vicenda Molinaro: adesso lo fischiano sempre, ma bisognerebbe mettersi nei panni di un ragazzo che gioca una partita ogni tre mesi e si applica comunque con professionalità. Tra Zebina e Grygera non c'è grande spinta e qualità sulla fascia destra: punterei lì per un salto ulteriore. Le mosse in attacco dipendono sempre dalla posizione di Trezeguet: sicuro che resterà?
LAZIO - Aimar, River, Simplicio: il ballo è aperto. Se Simplicio non rinnovasse con il Palermo entro un mese, la soluzione Ballardini sarebbe quella più indicata, grande feeling tra i due. Mettiamoci d'accordo su Foggia: se continua a giocare così poco, non escludo clamorose sorprese o clamorose richieste del diretto interessato. Mettiamola come volete, ma Ledesma e Pandev sono due sconfitte - clamorose sconfitte - della società.
LIVORNO - Mastro Ricci si metterà in moto per accontentare Cosmi. Pioveranno richieste per Candreva, ma non dipende soltanto dal Livorno che ha soltanto voglia di trattenerlo fino alla conclusione del campionato. Un difensore centrale serve, fiducia a Tavano, diesel Lucarelli diventerà turbo, ma io prenderei un altro centrocampista di qualità per fare in modo che gli avversari non vadano a triplicare su Candreva per smascherare i limiti del Livorno.
MILAN - Galliani dice, almeno fa capire, che a gennaio arriverà soltanto un signore di nome David (il cognome è superfluo, no?). Credo, spero, che sia un mezzo bluff: tra i tormenti fisici di Jankulovski, la discontinuità di Oddo e gli straordinari di Zambrotta, diventa indispensabile prenderà un esterno d'attacco, come minimo uno specialista bravo nelle due fasi. Complimenti, comunque, a Leonardo: sta facendo il massimo rinsaldando il gruppo. Settimana scorsa avevo scritto che gli specialisti delle scommesse stavano per commettere un grande errore quotando a 1,40 o su di lì la vittoria del Real Madrid. Infatti.
NAPOLI - De Laurentiis moto ondoso in aumento, Mazzarri con adrenalina da vendere. Il dato, alla vigilia della sfida con il Milan, è fondamentale: il Napoli ha ritrovato la grinta e la voglia dei giorni migliori. Il minimo indispensabile per far sognare la gente. Cosa farei a gennaio? Un ottimo difensore e un eccellente centrocampista, magari sulla fascia sinistra dove Aronica con Mazzarri avrà soddisfazione, ma anche un centrale cercando comunque di recuperare Cigarini che è costato una cifra. De Ceglie o Dossena, ma io non mi priverei di Zuniga senza averlo testato nel suo ruolo, sono convinto che non sia diventato un brocco. Quaresma? No, grazie, ci vuole fame e voglia di Napoli, il portoghese mi sembra ne abbia poco. A quel punto sarebbe meglio puntare su Mancini.
PALERMO - Zenga è molto bravo nella gestione di Pastore. Il ragazzo ha talento vero, non ci piove, ma quando sbaglia troppo viene messo da parte. Così capirà meglio il calcio italiano. Spero per il Palermo che Simplicio resti: a me piace tanto. Io prenderei un'alternativa a Cassani e - se partisse Succi - un attaccante con le caratteristiche di Miccoli per assicurarsi le munizioni di riserva.
PARMA - Ghirardi ha fatto tantissimo in estate, con l'ottimo aiuto di Leonardi, a gennaio non si tirerà indietro per completare e perfezionare l'organico. Io andrei su un esterno sinistro, con tutto il rispetto per Castellini: serve una bella ruota di scorta. In attacco va bene così. Meglio ancora: a me il mix attuale piace parecchio.
ROMA - Non mi è piaciuto Ranieri nelle dichiarazioni di poche ore fa. Ha detto che l'organico l'ha avallato ma non l'ha costruito, ha aggiunto che firmerebbe per il quarto posto, mi è sembrata la ricerca di alibi. Stimo Ranieri, ma stavolta ha toppato: non poteva dire queste cose quando è stato assunto e gli andava tutto bene? Né ha fatto bene ad aggiungere che ci saranno altre delusioni: i tifosi della Roma sono già amareggiati dopo l'anti-calcio di domenica scorsa. Che la Roma dipenda da Totti è scritto sui muri, che sia enorme la responsabilità per non aver preso un attaccante la scorsa estate anche. Una prima punta è molto più di una necessità. Troppi contratti da rinnovare e non rinnovati: la solita storia.
SAMPDORIA - Piace Santacroce, ma non è detto che il Napoli lo dia. Magari ci sarà un tentativo-bis per Dainelli, è abbastanza evidente che qualcosa si muoverà nel reparto arretrato. Urge allungare il contratto di Castellazzi, non ho dubbi sul fatto che l'ottimo Marotta resisterà alle offerte per Poli e Pazzini. A gennaio almeno.
SIENA - Ci sarebbero due-tre cose da fare, due-tre cose che Lombardi Stronati non ha fatto la scorsa estate. Lo scambio Portanova-Terzi non è stata un'idea geniale, ma questo lo si sapeva anche con il senno del prima. Un difensore, un centrocampista per non vivere troppo bloccati su Codrea e un trequartista vero, di sostanza. Mi sembra il minimo. E chissà se Giampaolo...
UDINESE - Avrei ceduto D'Agostino a luglio, chiedendo un po' meno e puntando sul fatto che poi sarebbe stato difficile avere le stesse motivazioni. L'Udinese è un grande club, in tutto e per tutto, ma spesso chiede la luna (l'ha fatto anche per Zapata e Felipe) trascurando l'eventuale effetto boomerang. E' chiaro che molto, tutto, dipenderà del destino di D'Ago: parte o resta? Mi aspetto qualche sedicenne o diciassette rampante in arrivo, pescato - chissà - dall'altra parte del mondo. |di Alfredo Pedullà - Fonte: www.tuttomercatoweb.com| - articolo letto 222 volte