| Calciomercato | Formazioni ufficiali  | PronosticiCuriosità e statisticheArea TecnicaStorie di CampioniVideo  |  Sport |
 
| Home | Serie A  | Partite di oggiDiretta delle partite | Risultati liveFantacalcio  |  Probabili formazioniCalcio in tvCalcio News |
2009-11-01

"Adailton, una risorsa"


Vincendo con il Siena il Bologna ha battuto, per la seconda volta dopo il Livorno, una diretta concorrente per la salvezza. Può essere un punto di forza in più rispetto allo scorso campionato?

Si potrebbe dire che batte solo le ultime, e non è un gran bel segnale. Però è importante quindi ben vengano questi risultati. Sì: sono buoni risultati.

Che idea si è fatto della contestazione che c’è stata mercoledì?

Era annunciata e c’è stata. Era più imprevedibile questa spaccatura tra tribuna e curva, che però non mi sembra neanche sia stata clamorosa. E’ chiaro che la tribuna è diventata più ‘perdonista’ in forza del risultato. Probabilmente la spaccatura non ci sarebbe stata in caso di insuccesso. Io credo che ognuno abbia diritto di esprimere la propria opinione assistendo a uno spettacolo, in questo caso sportivo. La curva ha ritenuto di doversi dissociare, come aveva detto, la tribuna mi è sembrata più filo-aziendalista: non sorprende, non è la prima volta. Non ne farei una Guerra Santa.

Non è, quindi, una spaccatura così clamorosa come si potrebbe pensare…

No, non mi è sembrata una spaccatura enorme, mi è sembrata una normale contrapposizione di diversi umori. Umori, più che idee.

In attacco adesso c’è una certa abbondanza. Può diventare un problema?

No. L’abbondanza non è mai un problema, soprattutto nelle squadre povere come il Bologna. Certo che bisogna saperla gestire, bisogna evitare i malumori. Però credo che prima o poi ci sia posto per tutti. Sopratutto quello che conta è l’armonia interna, che forse è un’utopia: io credo che in una squadra di professionisti sia difficile avere la perfetta armonia. Anche perché, contrariamente a quanto si pensa, quando si esaltano le virtù del gruppo, i giocatori sono in concorrenza tra di loro. Cioè, un giocatore che si mette in luce aspira poi l’anno successivo a un contratto più alto, o nel posto dov’è o nel posto dove va a stare. E quindi chi sta fuori ha un danno professionale, diciamo così, e non sta fuori volentieri. Però al di là di questo, si può raggiungere un grado di convivenza abbastanza utile a tutti. Questo dipende molte volte dall’allenatore e quasi sempre dalla società. Che però non mi sembra la più adatta, in questo momento, a gestire nessuna situazione.

Di Vaio però è un punto fermo e nelle gerarchie è difficilmente scavalcabile…

Al momento sì, però se Osvaldo poi fa gol tutte le sere si può anche pensare che il punto fermo sia Osvaldo. Chi fa, giochi: senza mettersi troppi problemi di gerarchia. Certo è che Di Vaio è il giocatore più dotato del Bologna tecnicamente, ha un anno passato fatto di molte reti che fa storia e quindi bisognerà tenerne conto prima di accantonarlo. Ci punterei ancora, anche con molta pazienza se gli ci vorrà tempo per fare gol.

Adailton in questo momento sta benissimo. Anche lui può essere un altro ‘imprescindibile’?

Adailton può essere molto utile perché ha un piede che non ha nessuno in questa squadra e se lo usa è capace di grandi prodezze balistiche, come abbiamo visto anche l’altra sera. Credo che Adailton sia proprio l’ultimo dei problemi. Adesso sta diventando anche una risorsa il che è stata una piacevole sorpresa.

E per quanto riguarda il modulo? Quello ad una punta sembra quello con cui il Bologna si è espresso meglio…

E’ sempre così, le squadre deboli più stanno ‘dietro’ e meglio è. L’anno scorso andava bene a una punta con Di Vaio, adesso ad una punta è andato benino Osvaldo. Se questo è il modulo che paga, bisogna usare questo, è inutile tentare avventure.

Oggi si va a Roma: i giallorossi non stanno benissimo e hanno anche diverse assenze. Per il Bologna può essere un vantaggio o è invece un pericolo in più perché la Roma non può fallire?

Se non ci sono buoni giocatori dall’altra parte è sempre un vantaggio. Totti è uno che fa gol spesso, De Rossi ha fatto reti importanti quest’anno, al di là del suo lavoro a centrocampo: se questi due non ci sono per il Bologna è un vantaggio. Poi la Roma ha una rosa più ampia e quindi ha sostituti all’altezza. Certamente anche la Roma deve fare risultato. Vale tutto, vale anche che ha l’acqua alla gola e la contestazione in casa. E mi sembrano anche contestazioni molto più forti di quelle che vediamo a Bologna.

Parliamo anche di mercato: la prossima settimana può essere quella di Appiah?

Può essere quella di Appiah in un senso o nell’altro: o dell’ingaggio o della definitiva rinuncia. Tutto era stato traguardato ai primi giorni di novembre: lì siamo, lì poi si vedrà.

Un momento importante anche per la società viste queste due anime di cui parlano tutti…

Sì…Ormai se ne sono accorti tutti che quando uno dice bianco l’altro dice nero. Qualche volta sarebbe utile dicessero grigio... Però con Appiah non è che si possa prenderne metà. O lo prendono, o non lo prendono…
|di Cinzia Saccomanni - Fonte: www.zerocinquantuno.it| - articolo letto 115 volte


Calciomagazine.net© - Edizione Sportiva del Periodico L'Opinionista
n. reg. Trib. Pescara n.08/08 dell'11/04/08. Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009 - p.iva 01873660680
tutti i diritti sono riservati - vietata ogni riproduzione anche se parziale