Dalla sala stampa del dopo Siena-Lazio: Marco Baroni
Sicuramente è un punto importante, contro una squadra in difficoltà ma con grandi giocatori. È un punto per partire e lavorare. A me interessava vedere un segnale, per uno come me senza esperienza di categoria era importante sentire di avere la squadra. Sono stati tre giorni intensi e qualcosa di quello che pensavo si è visto. La trattenuta di Siviglia su Ghezzal? Ora mi premono altri aspetti, gli episodi li lascio commentare ai giornalisti. La partita? Noi dovevamo soffocare la loro fonte del gioco, cioè Baronio. La squadra era due anni che giocava con un altro modulo. Cambiare così velocemente mi serviva per capire se c’era la possibilità e la disponibilità da parte del gruppo. E la risposta è stata per me importantissima. Non sarà sempre questo il modulo, voglio mettere i giocatori nella condizione migliore per loro.
A me piace avere la doppia copertura sulle fasce, e oggi ci serviva questo. Sapevamo che potevamo soffrire qualcosa, come a destra con Terzi che si è adattato a giocare lì pur essendo un centrale, contro giocatori forti e veloci come Foggia e Zarate. Ma più che la tattica è la prestazione che guardo.
In questo momento non vorrei guardare la classifica, dobbiamo ritrovare convinzione, autostima, dopo le ultime sconfitte. Ho grande rispetto e grande stima di Marco Giampaolo, e ho trovato nella squadra un grande lavoro. Ho portato qualcosa di mio, come ovvio, ma lui ha lasciato qualcosa di importante.
Calaiò? Si è scaldato presto perché Reginaldo non era partito bene, e non si abbassava come gli avevo chiesto. Quindi avrei portato Maccarone in fascia, con altre caratteristiche ovviamente. Il gruppo è composto da ragazzi intelligenti, bravi. Paolucci in tribuna? Se noi ci soffermiamo su queste situazioni qua non si fa bene. Lui è un giocatore importante, che va recuperato, è un grosso investimento, ma deve fare un passo in avanti. Non l’ho visto molto bene in questi due giorni e ho fatto altre scelte. |Sito Ufficiale Siena Calcio - Fonte: www.acsiena.it| - articolo letto 139 volte