"Gli arbitri, come i tecnici ed i giocatori, vivono alti e bassi. Ovvio che ora stanno subendo la troppa attenzione mediatica quando sono tranquilli dirigono meglio. Analizzare fotogramma per fotogramma, esasperare i loro sbagli è assurdo, così come protestare continuamente in campo da parte dei giocatori che pensano così di portare la direzione di gara dalla propria parte". Queste le parole di Gigi Cagni, ex tecnico di Empoli e Parma nonchè grande amico di Prandelli, a La Nazione.
"Bisogna far lavorare Collina — aggiunge —, che però deve eliminare gli arbitri che hanno percentuale di errore più alta. Parlarne nel dopo gara può essere giusto, ma guai a fare vittimismi: a fine stagione, d’altro canto, non esiste società che non si sia lamentata una volta di un fischietto, segno che si tratta di errori e non di malafede".
Analogo il pensiero di Renzo Ulivieri: "Urlando e gridando non si ottiene niente. E poi il termine torto è sbagliato di per sé, significherebbe pensare ad una malafede, a qualcosa fatto per danneggiare". dice il presidente dell’Assoallenatori.
"In passato, è vero, è successo, ma oggi per fortuna le cose sono diverse. Gli errori, questa è la parola giusta, possono capitare ma se guardiamo al termine di una stagione poi tutto viene compensato. Dovremmo prendere esempio dai campionati stranieri, dove uno sbaglio da parte dell’arbitro non fa notizia. Certo, parlarne nel post gara è giusto, perché no? Però con il presupposto di farlo con toni e termini giusti. Il sistema calcio dovrebbe aiutare i fischietti a migliorare, se vogliamo fare denunce allora servono delle prove, altrimenti parliamo serenamente di errori ma non di torti". |Redazione Viola News - Fonte: www.violanews.com| - articolo letto 164 volte