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2009-11-04

Cronache Etnee: Una gara che deciderà il futuro


Vincere Perchè -Immaginate di tornare indietro esattamente di un anno e sei mesi, esattamente in quel Maggio 2008, quando Catania e Roma rappresentavano due binari "scottanti": uno portava allo Scudetto, l'altro alla Salvezza. Immaginate di rivivere quella settimana di passione, di sofferenza, che ognuno di noi ha vissuto giorno dopo giorno, col cuore in gola, con la speranza che tutto non possa essere cancellato solamente in 90 minuti, con la sensazione però che ogni cosa, che quella Serie A potesse rappresentare solo un sogno precoce. Ebbene si, questa settimana, che potrebbe essere l'ultima per Atzori, rappresenta per i tifosi del Catania una sorta di spareggio: ancora c'è tanta strada da fare, rimane un intero girone di ritorno per agguantare la salvezza, ma questa partita contro il Napoli può veramente far capire se davvero ci sono tutti i presupposti per lottare con questo allenatore, con questa squadra, oppure meglio dare uno scossone all'ambiente e prendere un allenatore che possa far volare questo Catania. Inutile non pensare al tecnico Atzori, immaginando come stia vivendo questi giorni di fuoco, probabilmente, visti i "rumors" insistenti, gli ultimi da allenatore in Serie A. Ma al di là di chi sia l'allenatore del Catania, che si chiami Atzori, Mihajlovic, Beretta, Delio Rossi, Zeman, Ficcadenti, Lippi, Mourinho, Ancelotti, Lo Monaco, Pulvirenti, Franchina, Fiorello, Pippo Baudo, e chi più ne ha più ne metta, sabato contro il Napoli conta VINCERE, in qualunque modo, con qualunque risultato. Non si è tifosi del Catania se si spera in una ulteriore sconfitta per cacciare via Atzori (comunque rimane una ipotesi, seppur confermata in un certo senso dalle dichiarazioni dell'AD Lo Monaco). I Catanesi non tifano Atzori, o Lo Monaco, o Pulvirenti: i Catanesi tifano CATANIA, la NOSTRA maglia a strisce rossazzurre, un tempo maledettamente gloriosa nella massima serie. Questi uomini rappresentano una società che ci rispecchia, ma aldilà delle più o meno odiate figure che (s)padroneggiano in questa città, l'amore per questa maglia non può e non deve cambiare da parte dei tifosi rossazzurri. Poco importa se Pulvirenti rischia un anno di reclusione: a noi importa VINCERE, a costo di spingere personalmente la palla in rete. Ed allora spingiamola quella palla in rete, come quel Maggio 2008, o come quel Maggio 2006, quando la nostra voce, la nostra speranza accompagnò la palla che ci portò in A. I tifosi sono chiamati in massa, perchè adesso più che mai, con la voce e non con le chiacchere, conta tifare e contribuire a far gonfiare nuovamente la rete.
Non vincere Se... - E' chiaro che un ulteriore passo fasso, il quarto consecutivo tra l'altro, esaurirebbe (e di molto) il credito concesso dalla società al tecnico Atzori: sarà una brava persona, sarà una persona che con amore e dedizione cerca in tutti i modi di "conservare la valigia", ma fino a qui ha dimostrato poca esperienza. E potrebbe sorgere una domanda: perchè allora Juventus, Barcelona, Milan, possono permettersi di lanciare tecnici emergenti e giovani, ed il Catania no? Perchè il Catania non è una squadra imbottita di campioni, perchè il Catania è di fatto una delle squadre più giovani del torneo (e di fatto la più inesperta) e non ci si può permettere di affidare la guida tecnica ad un allenatore anch'esso emergente. Una sconfitta (e tocchiamo ferro!) sicuramente congederebbe Atzori assistendo di fatto ad uno scoramento generale dei tifosi che soltanto un cambio di panchina, soltanto una scossa a livello gestionale potrebbe evitare. Se serve cambiare, è bene farlo SUBITO, ammesso che ci siano tutti i presupposti per farlo, anche perchè ricordiamo ancora ed una volta come il Catania sia atteso da quattro partite difficilissime, incontrando solamente a fine girone d'andata squadre alla sua portata. Traduzione: il Catania potrebbe trovarsi non solo all'ultimo posto della graduatoria (alla faccia che gli ultimi saranno i primi...), ma anche staccato pesantemente dalle sue dirette concorrenti. Nonostante la classifica sia comunque provvisoria, la sensazione è che Bari, Cagliari e Chievo, Parma sono destinate a ben altre posizioni, restringendo di fatto il gruppo delle concorrenti per la salvezza a 5: Catania, Siena, Livorno, Bologna ed Atalanta. Considerando che tre di queste retrocederanno (ritocchiamo ferro...), le restanti due si garantiranno nuovamente la permanenza nella massima serie ed un budget di 27 milioni. Perdere anche contro il Napoli complicherebbe, e di molto le cose, e potrebbe rappresentare l'ultima chanche fondamentale per Atzori di voltare pagina.
Parola d'ordine - Ma allora riempiamolo il Massimino! Portiamo da casa quanto più sale possibile, chiamiamo a raccolta tutti i nostri amici e parenti, e tiriamo soprattutto fuori anche la voce. Poco importa capire chi ha sbagliato, poco importa se non siamo favorevoli ad alcune scelte tecnico-societarie, poco importa se il nostro odio verso taluni elementi si fà sempre più grande. E' ora di finirla di attribuire tutta la colpa di questa deficitaria classifica a noi tifosi. Dimostriamo dunque con la voce che a sbagliare non siamo noi, che siamo uniti alla squadra, che siamo pronti a voltare pagina.
Intanto in Serie A... - Il Cagliari, battuto in maniera quanto fortunosa ma comunque meritata, dopo ben tre vittorie di fila, si appresta nuovamente ad affrontare un campionato di medio-alta classifica. Considerando che Parma, Bari, Chievo stanno dimostrando di non soffrire di vertigini, chi sarà la vera rivelazione del torneo?
|di Roberto Finocchiaro - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 145 volte


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