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2009-11-05

Il Treno delle 18... e porta verso la Salvezza


Vogliamo porre la vostra attenzione su due immagini che rispecchiano due situazioni apparentemente simili ma profondamente differenti.
La prima immagine è nitidissima, appare immortalata da poco, è ritratta in chiaro scuro dove prevale il nero del buio al chiarore dei contorni. Essa raffigura un pugile visibilmente segnato dai colpi subiti che si appresta ad affrontare il nuovo round. Sullo sfondo le sagome di un pubblico silente pronto ad attaccarlo ad ogni colpo incassato. Il suo sguardo è basso, la sua schiena curva come a sentire sulle proprie spalle la pesantezza dell'ambiente circostante.
La seconda immagine è un po' stropicciata ed invecchiata dal tempo ma mantiene dei colori vivissimi ed un'affascinante lucentezza. La scena è la stessa di prima; si riconoscono i colori, i lividi si distinguono dalle macchie di sangue sul volto del pugile, la luminosità dei riflettori mette in risalto ogni componente presente. Essa sembra quasi muoversi e resa addirittura chiassosa dalle pose assunte dal pubblico, sullo sfondo, animato in piedi pronto a dare una pacca sulle spalle del proprio beniamino. La postura del pugile è differente: la testa alta, lo sguardo sicuro e la schiena dritta.
Scegliere i pro ed i contro a queste due immagini spetta ad ognuno di noi, singolarmente, immedesimandosi nella persona del pugile in questione.
Le due immagini descritte rappresentano un simbolico spaccato di ciò che il “Massimino” fa ed ha fatto percepire oggi e ieri. Ognuno di noi, adesso, ha il dovere di decidere se continuare a morire nel silenzio o risorgere, come sempre, come collettivo.
Fermiamoci tutti a riflettere sul “marzulliano” quesito che ci interroga se è la spinta dei tifosi a far segnare il Catania o il gol del Catania a far incitare i propri tifosi . Pausa. Mente locale sul recente passato. Risposta.
Ci permettiamo di lanciare una simbolica iniziativa “ salviamoci la coerenza ” rivolta a tutti quelli che hanno rinunciato a tanto, speso sacrifici, sognato e pianto di gioia per questa realtà e soprattutto a quelli che “ per l'onore di Catania siamo qua, tutti insieme canteremo per la maglia e la città, siamo qua mai nessun ci fermerà”.
Coerenza per chi vuole preservare l'unico lusso che ad oggi questa città può permettersi , chiunque ne abbia la volontà deve solo manifestarla tangibilmente sabato prossimo alzando la voce più dei mille “amici” napoletani presenti nel settore ospiti. Ospiti, appunto, amici, sì, ma non padroni in casa nostra. Catania è sola nel sistema come in tanti altri ambienti è il caso di abbandonarla al proprio destino? a che pro?
I processi e le ghigliottine verranno a tempo debito, sabato alle 18.00 partirà il treno per la salvezza di questo (lo ribadiamo) lusso, toccherà a noi scegliere se corrervi dietro o altrimenti osservarlo partire con indifferenza.
E' un appello fine a se stesso se relegato a queste quattro parole, un sassolino nel mare, un richiamo che da solo nulla può, insieme magari…
|di Seby Maina - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 128 volte


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