Bilancio di mezzo autunno: conferme, sorprese e delusioni
Non è ancora il momento di bilanci "definitivi", ma dopo un terzo (scarso) di stagione, si può stilare un primo resoconto approfittando della sosta per le nazionali. Una lettura generale, col supporto della media-voto complessiva (basata sulle pagelle di Violanews.com) di quello che è stato fatto dai singoli giocatori della Fiorentina in queste prime 18 partite ufficiali tra campionato e Champions League. Va da sé che a livello di squadra le cose stiano andando bene anche oltre le previsioni, con una Fiorentina finora vincente e convincente ben più dello scorso anno, Champions compresa. Inutile (riba)dire che grande merito di questo cammino è di Cesare Prandelli. Ma qui vogliamo dei giocatori, che abbiamo diviso in 4 gruppi.
I NUOVI ACQUISTI: Particolarmente 'attesi al varco' dopo un mercato estivo giudicato, quasi all'unanimità, deludente da tifosi, stampa e addetti ai lavori. Due sono diventati titolari inamovibili fin da subito conquistandosi sul campo l'apprezzamento di tutti. Cristiano Zanetti è diventato ben presto il padrone del centrocampo viola, mettendo a disposizione della squadra quantità, qualità ed esperienza. Ottima la risposta, forse su cui ruotavano i dubbi maggiori, a proposito della tenuta fisica con 15 presenze (quasi l'84% del totale) ed una buona media voto di 6,22. L'altro ex juventino Marco Marchionni ha avuto, invece, un'affermazione più graduale. Qualche partita di rodaggio, poi un momento di calo e qualche problema fisico. Ma dal Liverpool in poi è stato un crescendo assoluto con la ciliegina di 4 reti nelle ultime uscite: nel complesso 14 presenze ufficiali per una media-voto di 6,34. C'è poi un altro acquisto che ha tutta l'aria di poter diventare il terzo nuovo titolare della Fiorentina: Lorenzo De Silvestri, laterale ex Lazio classe '88 che ha collezionato solo 5 presenze a causa dell'infortunio di inizio stagione. Ma tutte sono state ampiamente sopra la sufficienza facendo intravedere grandi margini di crescita. Chi invece di spazio ne ha avuto pochissimo e per scelta tecnica è Cesare Natali, difensore centrale 30enne pagato non poo (oltre 2 milioni solo per il cartellino) che ha avuto come merito maggiore quello di farsi trovare pronto quando è stato chiamato in causa, dopo 3 mesi da 'spettatore': per lui 3 presenze con il picco positivo raggiunto a Udine. Giudizio sospeso per gli ultimi volti nuovi arrivati in estate a Firenze: Nacho Castillo ha passato più tempo in infermeria che sul campo ma è riuscito a ritagliarsi nelle ultime settimane due spezzoni di gara. Sul campo del Genoa ha sfiorato anche il gol mentre a Udine non è andato benissimo nei 30' a sua disposizione. E se l'argentino 34enne è da ri-vedere, si può togliere il "ri" per Savio Nsereko e il giovane Francesco Di Tacchio. Del primo, arrivato dal West Ham, si sono perse le tracce. Il 19enne ex Ascoli non sembra aver convinto, per ora, Prandelli di essere pronto per la prima squadra, anche se pure nel suo caso ci si sono messi di mezzo guai fisici. (COMMENTA)
LE CONFERME: Coloro che nel complesso hanno reso, più o meno, secondo le aspettative. Sono la maggioranza ma il primo in ordine di prestazioni è senza dubbio Sebastien Frey: il portierone viola ha ricominciato da dove aveva lasciato nella stagione scorsa. Parate decisive come reti ed un contributo fondamentale alla causa viola: il 6,53 di media-voto parla da solo. Dietro di lui due dei violazzurri: Riccardo Montolivo e Alessandro Gamberini, rispettivamente l'unico sempre presente in tutte e 18 le partite e quello che ha giocato più minuti effettivi tra i giocatori di movimento. Per entrambi una media voto simile, leggermente superiore al 6,2, ed un rendimento fatto di qualche alto e basso con il 'Monto' in particolare che è andato decisamente in crescendo nelle ultime settimane ed è atteso dall'ennesima "chiamata" per fare il famoso salto di qualità. Rientrano in questa categoria anche quei giocatori che fanno sempre la propria parte, come Marco Donadel (15 presenze con 6,07 di media) e Per Kroldrup (6,18 nelle 7 partite disputate) o coloro che nel bene o nel male si sono confermati sui livelli del campionato scorso come Gianluca Comotto e Mario Alberto Santana.
LE NOTE POSITIVE: Scontato il primo della lista: Juan Manuel Vargas. Ha sorpreso tutti, anche chi (e non era la maggioranza) continuava a credere in lui sperando che le ultime, buone partite del campionato scorso fossero il suo punto di partenza. Neppure i più fiduciosi potevano aspettarselo così devastante. Il peruviano è stato finora il miglior giocatore della Fiorentina e la sua media-voto di 6,85 lo spiega solo in parte. A questa vanno infatti aggiunti i 3 gol segnati, i tantissimi cross messi in mezzo (nessuno ne ha fatti tanti in serie A) e gli assist che ne sono nati. Ma impressionante è stata anche la sua continuità di rendimento che non lo ha mai (!) visto scendere sotto alla sufficienza nelle sue 17 presenze. Abbastanza prevedibile anche il secondo: Stevan Jovetic. Dopo una stagione di ambientamento le sue grandi qualità sono venute fuori e il ragazzino del Montenegro è stato, pure, spesso decisivo: per lui ben 6 gol e tutte pesanti. Se trova anche la continuità siamo a cavallo... Chiude il podio delle note liete capitan Dario Dainelli che, come e più delle stagioni scorse, è stato ad un passo dal lasciare Firenze in estate per poi inanellare un inizio di stagione di grande livello. Il miglior Dainelli, probabilmente, visto in questi anni fiorentini con all'attivo 13 presenze ed anche un gol in Champions contro il Debrecen. Un gradino sotto, ma meritevole di citazione, Massimo Gobbi che si è definitivamente cucito addosso il vestito da terzino sinistro, superando nelle gerarchie di Prandelli il suo 'rivale' Pasqual.
LE NOTE MENO POSITIVE: Difficile parlare di "delusioni" vere e proprie in un momento senz'altro felice per la Fiorentina tutta. E 'siamo costretti' ad inserire in questa categoria anche due big, con due motivazioni ben diverse tra loro. Il primo è Adrian Mutu, neppure lontano parente in questi primi 3 mesi di stagione del Fenomeno apprezzato negli anni scorsi. Inutile ricordare quante e quali problematiche abbiano tartassato il rumeno, colpito da infortuni di vario genere ed un problema "maxi" come lo è la multa da pagare al Chelsea, adesso sospesa. Per Mutu finora solo 4 reti ed una media-voto appena insufficiente, risollevata dalle due prestazioni 'vecchia maniera' col Debrecen. E vicino a lui, incredibile ma vero, si colloca Alberto Gilardino. Non che per il centravanti viola si possa parlare di rendimento insufficiente, tutt'altro (e infatti la sua media voto è un ottimo 6,30) ma è indubbio che da lui ci si aspettasse qualche gol in più dei 7, di cui in particolare solo 4 in campionato, segnati finora. Di certo c'è anche il fatto che il Gila ci aveva abituato troppo bene (lo scorso anno era già a quota 8 dopo 12 giornate) ma è innegabile che nell'ultimo mese la stanchezza si è fatta sentire. Alla (buona) compagnia si aggiungono Manuel Pasqual e Martin Jorgensen. Per il primo vale il discorso contrario a quello fatto per Gobbi ma dopo l'ottimo finale di stagione scorsa ci si aspettava di più da lui (10 presenze con media-voto insufficiente). Il contributo del buon Martin, invece, è stato davvero minimo con 9 presenze ufficiali di cui la maggior parte inferiori ai 15'. E quando è stato impiegato per una porzione maggiore di partita i risultati sono stati negativi. Per molti è quasi un giocatore "finito", ma Jorgensen ha 2/3 di stagione per rifarsi. |di Simone Bargellini - Fonte: www.violanews.com| - articolo letto 158 volte