Una settimana di Catania, senza il Catania. Giorni fatti più d'attesa che altro, con l'orecchio appiccicato al muro dello spogliatoio per carpire qualche parola che possa dir di più sull'umore della squadra. E' una settimana di sosta, ma è pur sempre la sette giorni di vigilia al grande derby, quello siciliano.
Non avendo la partita, ed i suoi temi, da poter addentare, prendiamo un po' quel che è arrivato alle nostre orecchie in questi giorni, notizie, anticipazioni, indiscrezioni. Quel che ci ha fatto compagnia, insomma.
Follie -
I suoi errori li avrà anche fatti, ma più che per i soldi fatti buttar via con gli acquisti di Goian e Melinte, a render Zenga meno simpatico agli occhi di Zamparini è stata la sconfitta di Bologna. Strano ma vero, pare che il derby di Sicilia offrirà alla stampa lo spunto per trattare di due allenatori seduti su panchine scricchiolanti, l'assurdo è che a rischiare di più, per i “ragionamenti che Zamparini sta facendo sul suo conto”, possa esser proprio Zenga , un mese fa vittorioso contro la Juventus, piuttosto che Atzori, col Catania ad 8 punti in classifica. A Palermo nessuno però contesta Zamparini, perché spende, anche se spende male.
Mettere la testa a posto - Il limite di Christian Terlizzi l'avevano capito tutti quale fosse, ma come nelle commedie all'italiana, l'unico a non averlo ben chiaro era proprio il diretto interessato: quel difensore alto, troppo alto, forse per questo abituato a guardar tutti dall'alto in basso e dimenticarsi la testa tra le nuvole , spesso. I nodi vennero al pettine col goal concesso a Poulsen, nei minuti finali della gara contro la Juventus. Al Catania, quella rete, portò la sconfitta, a Terlizzi portò non solo l'odio del pubblico ma fu foriera di pesanti tensioni anche all'interno dello spogliatoio, con immediata e sacrosanta esclusione dal gruppo.
Doveva andar via in estate , non è voluto partire. In larga parte perché le offerte arrivate non soddisfacevano né lui né la dirigenza. In panchina ha quindi ritrovato Atzori , che ne fu compagno di squadra a Palermo e confidente durante la gestione Baldini a Catania. Certe storie vanno così, non servono migliaia di parole se sbagliate, ne bastano cinque o sei, purché efficaci; pare che Atzori le abbia trovate in qualche cassetto di ricordi comuni, forse quello della stanza che dividevano insieme ai tempi di Palermo.
Insomma, pare che Terlizzi abbia finalmente preso coscienza del suo problema, fatto outing , e cominciato a lavorarci su, a mettere la testa a posto. Da lui poco ci si aspettava ormai , invece proprio nel giorno del suo compleanno potrebbe prendere parte al derby contro il Palermo, società dove ha giocato, città dove abita la sua famiglia. Se Silvestre continuerà a non offrire garanzie, così sarà.
Non tutto il male vien per nuocere - Come la mancata convocazione di Morimoto , o meglio, l'impossibilità del giapponese di rispondervi per la distorsione alla caviglia rimediata senza che nessuno se ne sia accorto, forse nemmeno il diretto interessato, nella partita contro il Napoli. Il giapponese è fatto così, a Palermo giocò con un legamento lesionato, e segnò con un legamento lesionato. Solo tra primo e secondo tempo accusò un dolorino.
Viste le condizioni in cui è stato rispedito a casa dopo l'ultimo impegno con la sua nazionale , molto meglio curare in due settimane una distorsione alla caviglia che non smaltire in pochissime ore fatica e fuso orario che già contro il Cagliari gli hanno impedito di scendere in campo dal primo minuto.
Non tutto quel che arriva vien per far bene - Il contraltare del paragrafo precedente. Smentito l'arrivo di Stellone , nonostante le sponsorizzazioni di allenatore e giocatori. Qualcosa serve, al Catania, qualcosa che non c'è e che avrebbe dovuto esserci. Serve correggere un errore , in altri termini quel che lo stesso Direttore Generale Pietro Lo Monaco ha ammesso d'aver compiuto in sede di mercato, ed al quale ha promesso di porre rimedio. Troppa responsabilità su Morimoto che, vent'anni c'ha , ed a cantare e portar la croce non può esser ancora pronto. La conferenza stampa di Massannunziata, martedì, è stata densa di significati da leggere tra le righe. Stellone non arriva, ma le ragioni non sono squisitamente tattiche o fisiche; la società non vuole spendere una cifra importante per un giocatore senza contratto sol perché ha bisogno di “un” attaccante. Meglio aspettar Gennaio per scegliere un giocatore più confacente all'idea tattica di Atzori ed alla programmazione della società, piuttosto che accontentarsi, adesso, di quanto rimasto sui banconi in Agosto .
E chiudiamo qui, per il resto, e che resto, avremo tutto il tempo a partire dalla prossima settimana, e che settimana sarà... |di Marco Di Mauro - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 117 volte