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2009-11-16

Il punto sul Bologna con Andrea Mingardi


Cosa ne pensa del cambio di allenatore? Come ha visto le prime due partite di mister Colomba?

Il cambio di allenatore nella maggior parte dei casi è antisportivo. Anche se ha dei demeriti paga anche le colpe degli attori che vanno in campo o quelle della Società. Il fatto poi che sia arrivato Colomba, personalmente, mi riempie di gioia perché lo stimo come allenatore e come uomo. Stimo meno quei giornalisti che al suo arrivo hanno fatto il titolo sul calcio scommesse, vicenda che non lo ha mai riguardato.

Il cuore bolognese di Colomba può essere un vantaggio per ottenere la salvezza anche in questa stagione?

Chi sa di calcio deve valutare quanto Colomba, senza sponsor…, è riuscito a fare nella sua carriera di Mister. E l’anno scorso ad Ascoli ha compiuto un vero miracolo. Se la salvezza è il nostro risultato massimo, ben venga, ma io ho fiducia in lui e mi aspetto anche un progetto tecnico che da anni manca a questa squadra.

I tifosi non sono molto contenti dell'operato della famiglia Menarini, lei che opinione si è fatta di queste proteste?

E’ un argomento delicato e in questi momenti di crisi e di vacche magre non si può buttare la croce addosso a persone che comunque stanno tenendo il Bologna in Serie A e spendendo soldi veri. Se mi posso però permettere di fare un’osservazione, questa attiene al progetto sportivo. Nell’anno del Centenario i bolognesi amerebbero più sentir parlare di strategie relative alla situazione tecnica. Abbiamo bisogno di sperare che il talento imprenditoriale si dedichi anche alla ricerca, tra le pieghe di un mercato inacessibile, di giovani calciatori di talento e di futuro.

La partita con il Siena ha evidenziato la carenza nel gioco della squadra; cosa si dovrebbe fare a Gennaio per migliorare l'organico?

Il gioco è figlio della programmazione, delle idee del tecnico, della fiducia, come dicevo, in un progetto e della volontà professionale dei calciatori. Ma col Palermo Colomba ha sistemato le note al posto giusto e una certa melodia si è sentita. Conoscendolo so che certe lodi sperticate non lo hanno assolutamente esaltato. Lui sa bene che se Zalayeta non avesse avuto quel rimpallo a favore tutta l’inerzia della partita avrebbe potuto indirizzarsi da un'altra parte. Ma da grande conoscitore di calcio sa anche che il morale può fare miracoli se non diventa presunzione. Lo immagino quando dice nello spogliatoio: ragazzi, bravi… ma non abbiamo fatto ancora niente. Il difficile comincia adesso: confermare quanto abbiamo fatto di buono. Ma lui, diciamocelo, il buono è già riuscito a farlo. A Gennaio… a Gennaio… se non arriva nessuno è meglio. Vorrà dire che non ne abbiamo bisogno. Certo che un anno fa avevo suggerito a gente di calcio che c’era un certo Candreva che mi sembrava molto bravo. Reazione? Gnìnta!

Come ha visto l'inizio di stagione di Marco Di Vaio?

Sapete perchè la gente di calcio è superstiziosa? Chi ha giocato lo sa. Arrigo Sacchi nei suoi computer che contengono dati di giocatori di ogni parte del mondo per un periodo ha tenuto anche una statistica dei goal segnati per motivi casuali. Rimpalli, errori stupidi, deviazioni imprevedibili e così via. In Europa raggiungevano oltre il venti per cento. Questo per dire che quando gira storta non ce n’è. Ma Marco è talmente bravo e determinato che lui la sfiga sai dove la mette? In rete. Forza Bologna. Cuore rossoblù.
|di Salvio Ferrara - Fonte: www.zerocinquantuno.it| - articolo letto 145 volte


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