2009-11-17

Alvarez: "Grazie a Ventura sono rinato"

Ha tantissima voglia di riscattarsi dalla bruttissima parentesi in giallorossa. Edgar Alvarez ritorna in Serie A dopo l’avventura molto sfortunata con la maglia del Livorno. L’esterno biancorosso spiega: “Orsi e Camolese a Livorno proprio non mi vedevano, forse perché ci allenavamo di notte. Io, comunque ho sempre avuto coscienza dei propri mezzi e delle mie capacità. Ma proprio per questo soffrivo enormemente”. Questa brutta avventura non le augurerebbe a nessuno: “Ma non avevo mai pensato di smettere. Ero solo un po’ giù perché avevo perso l’allegria, le cose non mi andavano bene. Avevo subito in infortunio prima a Messina e poi a Livorno”. A Pisa poi ha trovato tutto il suo riscatto, ha dimostrato il suo talento: “Devo tutto a Ventura. Il tecnico mi ha cambiato la vita. E’ il migliore allenatore che io abbia incontrato. Ho ritrovato l’allegria e la voglia di giocare”. Domenica arriva la Roma. Alvarez ha tantissima voglia di fare bene: “Nessuna voglia di vendetta. Sono andato a Roma il secondo anno della mia carriera italiana, ho giocato poco ma non c’è l’ho con loro”. Totti lo chiamava Alvaretto. L’honduregno spera di non ritrovarlo domenica: “Ero tanto giovane e forse gli davo l’idea di un cucciolo. Totti per la Roma è il vero punto di riferimento. Meglio che non ci sia”. Il Bari si trova sopra ai giallorossi, roba da non crederci: “La Roma è sempre la Roma, con una grande storia alle spalle, il Bari però non è da meno. Sarà un gran bella partita. Ho incontrato la Roma quando giocavo a Messina, ricordo anche che in quell’occasione sbagliai un gol sul finire del primo tempo”. Infine ha parlato delle sue scarpette strane: “Ho sempre indossato scarpette strane. Mi piacciono i colori allegri”.
|di Roberto Chito - Fonte: www.tuttobari.com| - articolo letto 126 volte

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