Mercato&rimpianti: 2 quasi viola che oggi piacciono a tutti
E' vero che non si può avere tutto dalla vita. Ma è altrettanto logico che quei talenti che sono stati ad un solo passo dalla Fiorentina e che oggi sono "campioncini" ambiti da tutte le big un po' di rimpianto lo fanno nascere. Prima di tutto allo stesso Corvino, immaginiamo. Guardiamo due casi di stretta attualità che forse non tutti ricollegano al passato di "quasi-viola": Antonio Candreva e Andrea Ranocchia.
Il primo, centrocampista del Livorno (ma di proprietà dell'Udinese) classe '87, ha conquistato persino Marcello Lippi ed è seriamente candidato a prendere parte ai prossimi mondiali. Su di lui hanno messo gli occhi le big italiane Inter e Juventus (insieme al Napoli) e non solo, perchè si è parlato del West Ham e c'è da aspettarsi una vera e propria "fila" dopo l'esordio in nazionale. Eppure... era la primavera del 2006 quando l'allora 19enne trequartista si stava mettendo in mostra in serie B con la Ternana. Le sue potenzialità non sfuggirono all'occhio di Corvino che, sfruttando i rapporti col club umbro, dal quale era appena arrivato Luis Jimenez, chiese informazioni su Candreva. Il giocatore romano sembrava davvero destinato alla Fiorentina, si parlò a lungo di un'opzione strappata dai viola in vista del mercato estivo. Invece alla fine non se ne fece più niente ed un anno dopo Candreva fu svincolato dal Caf per i problemi societari della Ternana e ad accaparrarselo fu l'Udinese, a costo zero. Un vero peccato.
Storia molto simile quella di Andrea Ranocchia: difensore classe '88 del Bari (ma il cartellino è del Genoa) e della nazionale Under 21 è uno degli artefici della miglior difesa del campionato della squadra rivelazione di mister Ventura. Su di lui hanno messo gli occhi squadre del calibro di Juventus, Wolfsburg e Arsenal eppure... Pantaleo Corvino lo aveva in mano per poco più di 3 milioni. Era l'estate del 2007 quando si iniziò a parlare di un suo passaggio alla Fiorentina: Ranocchia aveva 19 anni ma già tante partite di serie B alle spalle nell'Arezzo. La fumata bianca doveva arrivare negli ultimi giorni di agosto, ma qualcosa non andò nel verso giusto, si parlò di un mancato accordo con il giocatore, allora gestito "alla buona" dal padre. Fino a gennaio 2008 si continuò a parlarne ma alla fine Corvino mollò la presa e fu il Genoa a trovare l'accordo con l'Arezzo per la comproprietà. Da mangiarsi le mani. |di Simone Bargellini - Fonte: www.violanews.com| - articolo letto 196 volte