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2009-11-21

Bologna: con l'Inter serve l'impresa


Franco Colomba, come sottolineato da ciascun elemento della rosa a sua disposizione in ogni uscita pubblica, sta svolgendo un lavoro fondamentale e apprezzato in spogliatoio: ricompattare il gruppo sotto il profilo mentale, facendo sì che nessuno si senta escluso o ai margini, senza più i fastidiosi “gruppetti di epurati” che eravamo abituati a vedere da un anno, ma facendo avvertire importante ogni giocatore. Assodato questo ottimo punto di partenza, che ha ricreato a Casteldebole un ambiente sano ed unito almeno in squadra, premessa inevitabile per fare bene, analizzando le 4 uscite del Bologna sotto la gestione Colomba si notano imprevedibili alti e bassi. Un inizio da dimenticare sotto ogni punto di vista, a Marassi; una buona prestazione con importantissima vittoria in casa contro il Siena; una partita abulica e negativa a Roma, e infine la miglior gara dell’anno al Dall’Ara contro il Palermo. Tre punti che valgono oro e che rivitalizzano una classifica che ci spaventava molto, sperando che questa volta la strada intrapresa venga mantenuta. Dopo qualche passaggio a vuoto iniziale, quindi, la squadra di Colomba comincia a prendere forma, si plasma in un coraggioso ma equilibrato 4-3-1-2 (perché il tridente in realtà prevede Adailton più arretrato), e finalmente – elemento senza il quale di calcio non si parla neppure – gioca la palla. Eravamo talmente abituati a una percentuale di possesso irrisoria rispetto ai nostri avversari che abbiamo salutato come un miraggio la continua conduzione della manovra nella sfida ai rosanero, in cui il Bologna ha legittimato del tutto una vittoria obiettivamente mai in discussione. Ma è così che vanno impostate le partite, con la circolazione e la testa alta perché giocando sempre addosso agli avversari e costantemente chiusi nella nostra metà campo, le sconfitte vengono di conseguenza. Mettendo in mostra determinazione, ordine e voglia di imbastire geometrie, invece, alla lunga e nell’arco di tutto il campionato il nostro obiettivo lo possiamo centrare. Se qualcuno si fosse montato la testa, a farci tornare coi piedi per terra ci penserà l’Inter, che 99 volte su 100 questo Bologna se lo mangia (ma mica solo noi): ma ciò che conta, e Colomba lo sa, è dare continuità alla prestazione, mantenere e far vedere ancora una volta la nostra identità di gioco, ora che finalmente ne abbiamo trovata una. E poi, qualunque bonus arrivasse dal risultato, sarebbe solo tanto di guadagnato per un Bologna che spera sì di fare punti, ma sa che è un’impresa stile-Mont Ventoux.
Chi suppone che i nerazzurri abbiano la testa a Barcellona dimentica che un anno fa facemmo identico discorso, solamente invertendo i blaugrana col Manchester: la corazzata di Mourinho, anzi, vorrà a tutti i costi tenere dietro le concorrenti (che a fine anno come sempre saranno molto ma molto staccate) dopo il passo falso interno con la Roma che non è piaciuto al supponente tecnico portoghese. Ciò non toglie che il Bologna dovrà provare a disputare la sua miglior partita possibile, perché l’Internazionale di spazi ne ha sempre lasciati e se va in svantaggio spesso si innervosisce. Bene dunque con la conferma del trio d’attacco Adailton-Di Vaio-Zalayeta, avanti con i tre mastini di centrocampo e con la stessa difesa delle ultime uscite eccezion fatta per il centrale Britos. Fuori Moras, rientrato da poco dalla grande conquista della sua Nazionale, vincitrice con pieno merito a Donetsk e qualificata per il Campionato Mondiale anche grazie alle prestazioni del nostro Vangelis, che sarebbe deprecabile cedere a gennaio. La speranza è che Miguel Britos, sempre desideroso di ben figurare contro le grandi squadre come dichiara spesso, replichi la buona prova della stagione passata che, oltretutto, ci fruttò anche un gran gol di testa, finora l’unico per lui con la maglia del Bologna. Mourinho perde Sneijder, ed è un pezzo da novanta in meno, senza dubbio, ma rilancerà Stankovic, vero alfiere dello scacchiere tattico dei milanesi. Qualche possibilità per Balotelli di scalzare Eto’o, ma un’altra uscita infelice dell’attaccante in settimana gli è valsa l’ennesimo rimbrotto del tecnico. Nei duelli singoli, non c’è un giocatore del Bologna in tutta la rosa che sia superiore ad uno dell’Inter. Ma in campo ci si deve aiutare, giocare da collettivo, dimostrare che la bella prova col Palermo può avere un seguito perché questo Bologna, a fare lo sparring partner del campionato, non ci sta. Neanche con l’ipermediatizzata e idolatrata Inter di Mourinho. Alla quale un bello sgambetto ci starebbe come un vestito nuovo.
Probabili formazioni:
Bologna (4-3-1-2):Viviano; Raggi, Portanova, Britos, Lanna; Valiani, Guana, Mingazzini; Adailton; Zalayeta, Di Vaio. A Disp: Colombo, Zenoni, Bombardini, Vigiani, Mudingayi, Marazzina, Osvaldo. All. Franco Colomba
Inter (4-3-1-2):Julio Cesar; Maicon, Samuel, Lucio, Chivu; J. Zanetti, Cambiasso, Thiago Motta; Stankovic; Eto'o, Milito. A Disp: Toldo, Cordoba, Materazzi, Muntari, Vieira, Mancini, Balotelli. All. Josè Mourinho
|di Federico Frassinella - Fonte: www.zerocinquantuno.it| - articolo letto 146 volte


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