Fiorentina: difesa svagata, mancano le idee: una serata da dimenticare
Gamberini, Jovetic, Montolivo, Mutu. Non è la lista dei protagonisti del “Franchi”, è piuttosto il lungo (e pesante) elenco di coloro che non partecipano alla sfida con il Parma. Formazione quindi obbligata per Prandelli, che opta per Pasqual sulla fascia sinistra dando così per scontato l'impiego di Gobbi nella gara di martedì con il Lione. Aveva chiesto concentrazione il tecnico di Orzinuovi e invece rimane deluso, perché la difesa sembra nel pieno di una gita scolastica di fine anno, il centrocampo ha i ritmi di un triciclo all'interno di una pista automobilistica e l'attacco è sorretto dal solo Gilardino al quale sembra prendere un attacco di panico quando vede scaldarsi dalla panchina Castillo. Il problema è sempre il solito: finché ci sono i giocatori titolari tutto fila liscio ma alle prime assenze questa squadra va in difficoltà, perché mancano ricambi adeguati. I temi della gara sono tanti: Pasqual non riesce a contenere gli assalti di Bojinov il quale parte dalla sua destra e poi si accentra, saltando spesso anche Dainelli. Natali prova qualche volta a far salire la squadra, con il risultato che il fuorigioco viene sbagliato e la Fiorentina rischia sistematicamente ad ogni lancio in profondità. Non basta un grandissimo Gilardino, non serve un attaccante così se tutta la squadra è in apnea, se Zanetti non corre, se Donadel non pressa e se Castillo non ne prende una neanche per miracolo. Già, ci vorrebbe proprio un miracolo per recuperare il 3-2 di Lanzafame, Gilardino ci prova ancora insieme a Vargas ma al 95' è Mirante ad esaltarsi sul colpo di testa del centravanti viola. Una battuta d'arresto che deve far riflettere in chiave mercato, adesso però serve pensare subito al Lione: una giornata storta può capitare, l'importante è correggere gli errori evidenti che si sono visti nel corso della gara. |di Niccolò Gramigni - Fonte: www.violanews.com| - articolo letto 169 volte