| Calciomercato | Formazioni ufficiali  | PronosticiCuriosità e statisticheArea TecnicaStorie di CampioniVideo  |  Sport |
 
| Home | Serie A  | Partite di oggiDiretta delle partite | Risultati liveFantacalcio  |  Probabili formazioniCalcio in tvCalcio News |
2009-11-23

Tre punti in palio. Se li prende l'Atalanta


SIENA - Atalanta schierata con il classico 4-4-2 del credo di Conte, che deve rinunciare agli squalificati Guarente e Doni, pedine fin qui irrinunciabili per lo scacchiere dell’ex tecnico di Arezzo e Bari. Quasi infinita la lista degli infortunati, situazione ormai cronica in casa atalantina.
In attacco, dopo un lungo stop causa infortunio, c’è Acquafresca, in coppia con il Tir, mentre in mediana tocca a Caserta, alla prova del nove, anche per capire la sua vera dimensione nel contesto atalantino. A far gli onori di casa un Siena che, per caos societario e risultati acquisiti, appare chiaramente all’ultima spiaggia: per riemergere dal guado Baroni, promosso dalla Primavera, rivoluziona la squadra, con Pegolo che rileva Curci, ed il tandem offensivo Maccarone-Calaiò. Panchina per l’ex, non molto rimpianto dalle parti di Bergamo, Paolucci, annunciato come titolare alla vigilia. Settore ospiti aperto anche ai tifosi atalantini, ma i prezzi non sono certo popolari (25 euro).
PRIMO TEMPO – Buoni spunti da parte di Acquafresca in avvio, fermato per due volte in fuorigioco nei primi tre minuti, ma la seconda segnalazione è errata: sarebbe potuta essere una ghiotta occasione. L’inizio non è dei più spettacolari, con l’Atalanta concentrata in cerca di sicurezza difensiva. Anche gli esterni sembrano aiutare in fase di contenimento. Ma la Dea c’è, e la prima vera conclusione è proprio di marca ospite, con Padoin, a cui segue però la grossa opportunità di Maccarone, con Peluso che ci mette una pezza, deviando in angolo.
Esce fuori la formazione di casa, che va vicinissima al vantaggio, con il palo di Terzi sugli sviluppi di un calcio di punizione. Non è soddisfatto Conte di questo avvio di gara, soprattutto perché il Siena continua a spingere, con la sua squadra che fatica a ripartire e anche quando si riprende fiato la manovra è poco lucida.
Carente a centrocampo l’Atalanta, che soffre soprattutto in mezzo al campo, dove Caserta non sembra essere in grado di far cambiare passo alla squadra. Solo al 21’ arriva il primo corner per l’Atalanta, sugli sviluppi di una azione di Bellini dalla sinistra: lo schema in cui si applicano i nerazzurri è però pessimo. Ne segue una rimessa in zona d’attacco, da cui Acquafresca ha una ghiotta occasione, ma spreca appoggiando a lato di testa. Cerca spesso la conclusione l’ex punta dell’Under 21, ma non riesce mai a pungere. È il ritmo partita che sembra mancare all’italo-polacco, non di certo l’iniziativa. Spreca ancora sul corner l’Atalanta, perdendosi in schemi e tattiche confusionarie. Tocca anche a Tiribocchi cercare il gol, ma Pegolo non ha timore ad uscire sui piedi dell’ex leccese. Proprio quando il ritmo sembra calare, a cinque minuti dalla fine, Acquafresca, servito dalla sinistra da Ceravolo, spreca clamorosamente un rigore in movimento, sparando su Pegolo. La ripartenza senese è immediata, e Maccarone la manda alta di un soffio, graziando i tifosi atalantini, passati da un possibile vantaggio ad un possibile svantaggio nel giro di 60 secondi. Gravissimo l’errore della punta atalantina, simile a quello della partita contro la Lazio. Si va quindi a riposo a reti inviolate, con una partita vivace nella prima mezzora, calante nell’ultimo quarto, con le eccezioni delle occasioni di Acquafresca e Maccarone. Pesa, sull’economia della partita, la giornata no dell’ex cagliaritano. Atalanta che appare comunque in leggera ripresa rispetto alle ultime uscite. I nerazzurri, reduci da tre sconfitte consecutive, faticano però a costruire a centrocampo. Insufficiente la prestazione fin qui maturata da Caserta, chiamato oggi a sostituire come ruolo Guarente, e come idee capitan Doni. Esperimento che si può dire fallito, almeno per ciò che si è visto nella prima frazione di gioco.
SECONDO TEMPO – Inizia la ripresa, formazioni invariate, ma nell’Atalanta Ferreira Pinto si scalda: potrebbe esserci spazio anche per lui, assente dall’8 marzo per la rottura del legamento crociato anteriore. Passano cinque minuti e finalmente arrivano buone notizie: Rossi salva su Padoin spazzando in angolo, dalla bandierina parte Ceravolo, toccano due teste, e sulla palla vagante si avventa Tiribocchi, in tuffo di testa, che regala il vantaggio alla Dea. Gol da attaccante puro per il numero 90 atalantino, che si fa carico della situazione dei compagni. E sono 5 i gol stagionali dell’ariete di Colleferro. Un gol che infonde coraggio agli ospiti, che ci provano ancora con Caserta, la cui conclusione è però debole e centrale. Baroni cambia, inserendo l’ex Paolucci per rilevare uno spento Reginaldo. Anche invertendo gli addendi il risultato non cambia: continua a martellare l’Atalanta, con Acquafresca che per l’ennesima volta ha sui piedi la palla buon, servito da Padoin, ma sbaglia a trenta centimetri dalla porta. Errore madornale, che si somma a quello del primo tempo. Impensabile uno sbaglio da un bomber come lui, in doppia cifra da tre campionati consecutivi.
Vigile Consigli le poche volte in cui è chiamato in causa, in netta ripresa dopo gli errori di Livorno e Cagliari. Quando sembra riuscire a ripartire il Siena, ecco l’errore che potrebbe costare il KO ai padroni di casa: ventiduesimo minuto, Ficagna atterra in area Acquafresca e Giannoccaro, arbitro tabù per i bergamaschi, concede la massima punizione. Dal dischetto lo stesso numero 9 nerazzurro, che non può sbagliare anche questa occasione: Pegolo intuisce, ma il pallone entra. Per l’ex di Cagliari e Treviso è il primo gol con la casacca atalantina. Se ne vanno i tifosi locali, cantano e ballano gli ospiti. Ma chi se n’è andato si perde il forcing senese: è San Palo che salva due volte nella stessa occasione la porta difesa da Consiglio. Sfortunatissimi nella circostanza prima Calaiò e poi Fini. C’è spazio per i contropiede dell’Atalanta, ma l’assistente ferma Tiribocchi: panchina atalantina imbufalita, con Tiboni che si becca un giallo pur non giocando.
Nonostante i due gol il Siena attacca, e Conte si cautela, togliendo il Tir per inserire Radovanovic, pur reduce da un problema alla caviglia. Attenzione però, perché il Siena ha una gigantesca possibilità al 33’ per rientrare in partita: Bianco atterra Maccarone. Appare sbagliata però la decisione di Giannoccaro, con l’ex cagliaritano che tocca sì BigMac, ma solo dopo aver toccato la palla. Scatta anche il giallo per capitan Bellini, causa proteste. Dal dischetto va l’ex Paolucci, ma Consigli si supera, parando il tiro.
Per il Siena è il colpo del KO psicologico. Grandissimo l’intervento dell’ex portiere dell’Under21, che tocca quanto basta per deviare sul palo (il quarto colto dai padroni di casa). Al 35’ è il momento più atteso dai tifosi atalantini: fuori Caserta, dentro Adriano Ferreira Pinto, la cui assenza è stata pesantissima in questo avvio di campionato. Un Pinto che subito fa impazzire la difesa toscana, con Del Grosso costretto a fermarlo fallosamente, beccandosi anche il giallo. Conte non vuole rischiare, e toglie Ceravolo per inserire Talamonti. Non succede più niente, il quarto uomo indica quattro minuti di recupero che servono solo ad allungare le tensioni degli atalantini. Arriva il triplice fischio finale, l’Atalanta torna alla vittoria!
L’Atalanta si risolleva dalle zone caldissime, ora la situazione è calda ma non rovente. Prestazione positiva quella dei nerazzurri, che non possono però non ringraziare il palo, colto per ben quattro volte dai toscani. Un Siena che, dopo questa sconfitta, appare sempre più in crisi. Sugli scudi senza dubbio Consigli, al centro delle critiche per la papera di Livorno e degli errori di Cagliari: il portierino atalantino si riscatta prontamente, firmando con una serie di ottimi interventi e la gemma del rigore parato la vittoria. È finalmente arrivato il gol di Acquafresca: proprio ai suoi suoi centri l’Atalanta deve aggrapparsi per raggiungere una salvezza ampiamente alla portata degli uomini di Conte. Grande merito va anche al Tir, che torna a suonare il clacson dando il là alla vittoria degli ospiti. C’è ancora da lavorare, questo sì, con alcuni accorgimenti in difesa che paiono necessari. In ombra Caserta, poco creativo e incapace di far cambiare il passo alla squadra. Si è, finalmente, rivisto Ferreira Pinto, un uomo su cui Conte potrà contare per sviluppare il gioco sugli esterni, producendo cross per le teste di Acquafresca e Tiribocchi. Il tecnico dei bergamaschi può sorridere, pensando che, dalla prossima partita, potrà contare sui rientranti Doni e Guarente, oltre che su un Pinto che potrà dire la sua di qui alla sosta invernale. Atalanta ora al terzultimo posto, ma in compagnia di Livorno, Lazio e Bologna.
TABELLINO
SIENA-ATALANTA 0-2
RETI: 7' st Tiribocchi, 23' st rig. Acquafresca.
Siena (4-4-2): Pegolo; Rosi, Ficagna, Terzi, Rossi (35' Del Grosso); Reginaldo (9' st Paolucci), Vergassola, Genevier (28' st Jajalo), Fini; Maccarone, Calaiò. In panchina: Curci, Brandao, Jarolim, Codrea. All. Baroni.
Atalanta (4-4-2): Consigli; Garics, Bianco, Peluso, Bellini; Ceravolo (41' st Talamonti), Caserta (35' st Ferreira Pinto), De Ascentis, Padoin; Acquafresca, Tiribocchi (33' st Radovanovic). In panchina: Coppola, Pellegrino, Madonna, Tiboni. All. Conte.
Arbitro: Giannoccaro di Lecce.
|di Luca Bonzanni - Fonte: www.atalantanews.com| - articolo letto 160 volte


Calciomagazine.net© - Edizione Sportiva del Periodico L'Opinionista
n. reg. Trib. Pescara n.08/08 dell'11/04/08. Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009 - p.iva 01873660680
tutti i diritti sono riservati - vietata ogni riproduzione anche se parziale