Gigi Cagni: «Il derby di Genova, l'emozione più grande che abbia mai provato da allenatore»
Se non l'hai vissuto in prima persona non puoi sapere che significa per Genova e per le due tifoserie il derby della Lanterna. Il tecnico Gigi Cagni, invece, ne ha molte da raccontare, sia perchè ne è stato protagonista da allenatore della Sampdoria, sia perchè nella precedente esperienza al Genoa ha capito quanto sia sentito ed atteso dalla tifoseria rossoblù.
Ecco perchè nessuno più del mister bresciano, intervistato in esclusiva da Pianetagenoa1893.net, può dire la sua sull'infinita sfida tra Genoa e Sampdoria.
Come spiegherebbe il derby di Genova ai giocatori che non l'hanno mai disputato?
«Gli direi che è stata l'emozione più grande che ho provato nella mia carriera da allenatore».
Preparare una stracittadina o una sfida contro un avversario qualsiasi è diverso per un allenatore?
«Entrano in gioco variabili diverse. Innanzitutto, nella settimana che precede il derby, bisogna lavorare soprattutto sull'aspetto mentale, cercando di non caricare troppo la sfida e di stemperare la tensione che si accumula giorno per giorno. Sotto il profilo pratico si fanno più o meno le stesse cose ma senti che l'aria che si respira attorno non è paragonabile a quella delle settimane tradizionali».
Lei ha allenato entrambe le squadre: assisterà alla gara da semplice spettatore o nel suo cuore c'è spazio anche per un po' di tifo?
«Mi farà piacere assistere ad una bella partita e commentarla in maniera obiettiva. Tutto qua. E poi riesco ad estraniarmi dal tifo e a valutare la gara per quella che è senza farmi coinvolgere emotivamente».
La filosofia di gioco di mister Del Neri potrebbe mettere in difficoltà il tecnico rossoblù?
«Ripeto, in queste partite non è la tattica a far vincere l'una o l'altra squadra. Un dato è innegabile: il Genoa lavora da più tempo con lo stesso allenatore rispetto alla Samp. Per il resto il derby resta una gara anomala, in cui è impossibile capire quanto riusciranno a dare i singoli giocatori. L'aspetto nervoso, infatti, è determinante, e la compagine che riuscirà ad accumulare meno tensione avrà maggiori possibilità di spuntarla».
Secondo lei i valori in campo sono equivalenti o una delle due squadre vanta qualcosa in più?
«A tal proposito la classifica parla chiaro...».
A Genova è derby tutto l'anno: quali sono le differenze principali nell'approccio alla gara tra genoani e sampdoriani?
«Già quando si parte per il ritiro si capisce quanto il derby sia importante per i tifosi e per tutto l'ambiente. Una partita a cui tengono tutti allo stesso modo, su una sponda come sull'altra, anche se il genoano trasmette maggior calore mentre il sampdoriano supporta la squadra in maniera più soft».
Sabato sera prevede una gara maschia giocata soprattutto sulla fisicità?
«Determinanti, per capire il tipo di partita a cui andremo incontro, saranno i primi minuti di gioco ed il metro con cui verrà arbitrata la sfida» |di Claudio Baffico - Fonte: www.pianetagenoa1893.net| - articolo letto 144 volte