Caceres: 7 – Quando si perde nettamente nel risultato e i migliori in campo sono stati i difensori, vuol dire che sono state fin troppe le cose che non hanno funzionato nella squadra, ma di questo dirò a parte. La cosa più che confortante della serata, e direi da un po’ di settimane, è che sembra davvero risolto il problema dell’esterno destro di difesa, il nostro sta decisamente crescendo e prendendo confidenza con il ruolo, sa essere intraprendente quando c’è da spingere, ma da anche molta sicurezza in fase difensiva e stasera è stato ottimo in alcune chiusure ed anticipi. Insomma, occorre davvero pensare a riscattarlo, è giovanissimo, grintoso e non può che crescere.
Buffon: 5,5 – Una grande parata nel primo tempo, ma il gol decisivo (il secondo non fa testo, la squadra era già negli spogliatoi mentalmente), è gran parte demerito suo, doveva uscire con decisione, è rimasto fermo addirittura abbassandosi sulla traiettoria. E a ben vedere anche nel secondo poteva uscire, ma, ripeto, ormai non faceva più testo.
Legrottaglie: 6,5 – Prestazione più che sufficiente, ha guidato bene i movimenti della retroguardia, senza sbavature direi.
Chiellini: 7 – Anche lui ha fatto al meglio il suo dovere, soprattutto nel primo tempo, ha giganteggiato, praticamente cancellando il temutissimo Chamakh, e sfiorando la marcatuta. Nel finale di gara si è un po’ distratto.
Grosso: 5 – Il tanto atteso esterno sinistro difensivo è ancora lontano, questo è una lontanissima parodia del giocatore campione del mondo. Per intenderci, non solo zero cross, ma anche zero passaggi riusciti.
Felipe Melo: 5,5 – Primo tempo incolore, un po’ cresciuto nella ripresa, ma a parte una buona verticalizzazione ed un insidioso tiro in porta, per il resto ha inciso poso.
Sissoko: 6 – Un pochino meglio di Felipe Melo, ma si nota che non è ancora in condizione, deve insomma recuperare.
Marchisio: s.v.
Camoranesi: 6 – Primo tempo fin troppo teso, rischiando più volte il secondo cartellino giallo. Più intraprendente nella ripresa, ma spesso a predicare nel deserto.
Diego: 5 – Sulla coscienza ha il fallito gol del pareggio, su un pallone davvero d’oro servitogli da Del Piero, apice negativo di una prova incolore.
Del Piero: 5,5 – Più ombre che luci, a parte una grande giocata nella ripresa. Ma anche lui deve recuperare la condizione migliore, insomma non è dipesa da lui la sconfitta.
Immobile: 6 – Il ragazzino si è mosso bene, ha provato a pungere, ma non poteva fare di più, visti i pochi palloni ricevuti.
Amauri: 5 – Impalpabile nel primo tempo, qualcosina ha mostrato nella ripresa, quando ha provato a defilarsi; ma preoccupa un po’ la sua involuzione.
Giovinco: 6,5 – Ha giocato poco, ma è entrato subito in partita, almeno con la sua presenza in campo, qualche azione in verticale si è vista
L’allenatore Ferrara: 4 – Qui i casi sono due:
- o abbiamo una grande squadra, guidata malissimo;
- o abbiamo una squadra mediocre e il nostro allenatore fa quello che può.
Probabilmente c’è qualcosa di vero in entrambe le affermazioni, e a volere “mediare”, questa Juve non sarà ancora una grande squadra, con alcuni elementi non ancora al meglio della condizione, ma mi sembra che più volte quest’anno sembri navigare “a vista”, senza una vera direzione, senza una vera filosofia di gioco, che vada avanti in sostanza a “tentoni” e a “tentativi”.
La squadra del primo tempo sostanzialmente dovrebbe essere la formazione titolare, quella praticamente figlia del mercato estivo, con Caceres, Grosso, Felipe Melo, Diego, tutti in campo assieme ai veterani, compresi i recuperati Del Piero e Sissoko, come dire quanto di meglio la Juventus possa esprimere in campo: bene, l’unica azione degna di nota è nata su spiovente dalla tre quarti, e colpo di testa di Chiellini, squadra sempre in sofferenza a centrocampo, incapace di ripartire o di gestire al meglio la palla, per fortuna la difesa ha retto e si è rischiato poco.
Ma quando si gioca così la frittata può verificarsi da un momento all’altro, e si è verificata proprio quando sembrava che la squadra stesse tenendo meglio il campo: da quel momento in avanti si è manifestato il limite di esperienza del nostro allenatore, che non ha saputo psicologicamente raddrizzare la gara. I cambi francamente sono stati cervellotici, va bene Immobile, ma non certo al posto di Del Piero, semmai doveva uscire Diego, sembrato un pesce fuor d’acqua, poco assistito dai compagni e non ritrovatosi in un modulo che sul campo non è mai sembrato essere il 4 – 2 – 3 – 1; come pure Giovinco per Amauri, ossia togliere uno che almeno di testa poteva essere utile, per non avere più soluzioni aeree in area di rigore. |di Antonio La Rosa - Fonte: www.nerosubiancoweb.com| - articolo letto 146 volte