Cori razzisti contro Balotelli a Bordeuax: stavolta la Juve rischia
L'ignobile comportamento dei tifosi juventini (sia chiaro, questo non vuol essere un intervento fazioso o anti bianconero, la condanna sarebbe stata la stessa anche se si fosse trattato del Milan, della Lazio, della Roma, della stessa Inter) stavolta potrebbe non passare quasi impunito come successo in campionato. Stavolta la Juve rischia davvero, l'Uefa potrebbe non passare sopra con tanta leggerezza ai cori, stavolta specificatamente razzisti, intonati dai tifosi bianconeri anche a Bordeaux, poco prima dell'inizio della gara tra Bordeaux e Juventus di Champions League, ieri sera. Se in Juve-Udinese si poteva chiamare in causa l'attenuante che ogni calciatore si sente dire di tutto su ogni campo e lo sfottò, per quanto pesante sia, faccia parte del calcio, stavolta si è andati oltre, per essere sicuri di fugare ogni dubbio. Qui non si sta soltanto offendendo un avversario, che simpatico o antipatico possa essere, qui si prende una chiara posizione razzista. L'urlo "Un negro non può essere italiano", oltre ai soliti "Se saltelli muore Balotelli" ne è un chiaro esempio. E a niente sono serviti gli interventi dello speaker di Bordeaux ("in questo stadio è bandito il razzismo") e i tentativi di calmare gi animi di Blanc.
La Uefa è da anni impegnata in una tenace lotta contro il razzismo, lo si vede anche dagli spot televisivi e dalle pubblicità in campo e sulle magliette dei calciatori (la scritta 'respect'). Nonostante la società Juventus abbia sempre denunciato qualunque forma di comportamento razzista, potrebbe pagare a caro prezzo il comportamento scellerato di parte dei suoi tifosi. Se i cori finiranno sul referto dell'arbitro o anche dell'addetto Uefa, e quindi sotto gli occhi del giudice internazionale, la società oltre a una multa salata potrebbe rischiare fino alla squalifica del campo. Un segnale forte da mandare a una stupidità che sempre non avere mai fine. |di Domenico Fabbricini - Fonte: www.fcinternews.it| - articolo letto 152 volte