Archiviata la partita contro il Chievo e ottenuti tre punti fondamentali. Questo era l’obiettivo e lo abbiamo raggiunto, senza neanche spingere troppo. Ho avuto l’esatta sensazione che se, lo avessimo fatto con più determinazione e meno leziosità in certi momenti, il risultato ci avrebbe premiato in modo ancora più generoso. A fine partita, Mister Di Carlo si è lamentato per l’annullamento di un goal, risultato poi valido dopo averlo rivisto alla moviola, aggiungendo che l’arbitro vestiva la maglia blucerchiata. Questa è proprio divertente, forse al Mister sfugge che la sua squadra, come la nostra, è stata spesso penalizzata dagli arbitraggi e certamente è cosa avvilente e frustrante.
Abbiamo chiesto giustizia, senza pianti e lamenti, per evidenti episodi che gridano ancora vendetta, non millimetrici fuorigioco, e chiedere che si operi con chiarezza ed onestà, sarebbe di giovamento per tutti, mica solo per noi. E’ un argomento troppo delicato, non si può utilizzarlo per arrampicarsi sugli specchi quando si ha poco da dire sul gioco che si è espresso. E’ tornata a muoversi la classifica, e, soprattutto, si è rialzato il morale. Si è rivisto un ottimo Fantantonio, alla faccia di chi lo credeva depresso, e in generale una buona prestazione di tutta la squadra, tutto questo fa ben sperare per il futuro. Ci attende un ciclo di ferro, adesso. Sabato sera, innanzitutto, poi il Livorno in Coppa Italia, Milan e Roma, tutti avversari simpaticissimi.
Sabato sera, già me lo immagino, il Pazzo e Poli probabilmente mascherati, Fantantonio con un dito rotto, ma l’infermeria sembra finalmente svuotata, mi aspetto qualche sorpresa, c’è tanta voglia di riscatto e di buon gioco. Già, perché a Genova, il derby non è una cosa normale, dura tutto l’anno; è la prima data che si guarda quando viene reso noto il calendario del campionato, e quando, l’appuntamento tanto atteso arriva, è comunque sempre uno spettacolo da non perdere. Se sei nato Sampdoriano e innamorato a vita dei colori blucerchiati, dall’altra parte e per tutta la tua esistenza sentirai ripetere, che loro sono la storia del calcio, che hanno uno stile e sportività ineguagliabili, uno stadio tutto loro che è un intoccabile tempio del tifo dove sei solo ospite, e che vivi in periferia senza nessuna speranza. La storia insegna che non è proprio così, ma non vale la pena parlarne seriamente. Prendiamole come ironie più o meno simpatiche che fanno parte del gioco. Siamo solo profondamente diversi, per fortuna. Il mio amore per la Samp è nato in serie B, e negli anni altalenanti che ne sono seguiti, di “nutella” se ne vedeva poca, ma questo ci ha maturato, non incattivito, facendoci apprezzare di più le soddisfazioni che abbiamo ottenuto in seguito con grande voglia di allargare i nostri orizzonti e guardare oltre. Dall’altra parte, invece, si vive di rievocazioni storiche, l’unica citazione di storia moderna è il ricordarci le due sconfitte dello scorso campionato, maturate durante un contesto diverso, con una rosa cortissima già alla partenza e magari reduci, ad esempio, da una partita di Coppa Uefa tre giorni prima contro il Liegi.
Onestamente, per quanto auspichiamo sempre il buon gioco, i derby, per troppa tensione, raramente riescono ad essere spettacolari da questo punto di vista, e l’anno scorso di botte, non falli tattici come gli esperti amano chiamarli, ne abbiamo visto troppi. Consapevoli che questa è la maggior prerogativa del gioco “maschio” dei nostri avversari di sabato, speriamo di scendere in campo con quella cattiveria agonistica che non ci appartiene molto, ma, unita all’alto tasso tecnico che possediamo, può fare certamente la differenza. Si spera che l’arbitro ed i suoi assistenti si comportino con molto buon senso, vista la straordinarietà dell’evento, che aguzzino bene la vista e non si lascino prendere da eccessi di protagonismo, nel bene e nel male. In tale ottica auguro davvero buon lavoro all’arbitro Rosetti, di fresca designazione, ne ha proprio bisogno.
Per il resto, mi appoggio alle parole di saggezza del nostro Presidente Garrone, che si appella alla civiltà e alla correttezza di ambo le parti. Sabato sera si gioca una partita speciale, su cui è impossibile fare un pronostico, la migliore d’Italia nel suo genere e che promette, sul campo, di essere di alta qualità, vista la classifica. Sarà soprattutto uno spettacolo fuori, qualcosa da vivere assolutamente e che, comunque vada, ha il potere di togliere prima il fiato e poi, dopo, la voce. |di Laura Ferrari - Fonte: www.sampdorianews.net| - articolo letto 138 volte