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2009-11-29

Ferrara: «Andremo a Cagliari con determinazione e volontà»


Ciro Ferrara ha gli uomini contati in attacco: con Trezeguet e Iaquinta fermi ai box, rimangono solamente Del Piero e Amauri a disposizione e il brasiliano, complice il fastidio al gluteo accusato contro il Bordeaux in questi giorni non si è allenato. Ferrara Spera di recuperarlo per domenica, ma potrà avere indicazioni più utili solo dalle prossime ore: «Scenderà in campo se sarà nelle giuste condizioni per farlo. Spesso i giocatori entrano in campo avendo piccoli acciacchi, ma non so quanto questo fastidio possa limitarlo». Qualora Amauri non ce la facesse, le soluzioni sarebbero limitate: lanciare Immobile dal primo minuto o schierare Del Piero come unica punta, come provato nell’allenamento di venerdì: «Per Alessandro sarebbe una novità, ma ieri, durante l’allenamento, ci sono state solo delle prove dovute all’assenza di Amauri, ma non è detto che quella sia la soluzione. Immobile ha già avuto modo di entrare in campo. Questa volta sarebbe diverso, ma non voglio farmi condizionare dall’età o dalla mancanza di esperienza». Il discorso si sposta sulla sconfitta di Bordeaux e sul momento della squadra: «Le sconfitte che abbiamo subito sono state nette, a parte forse quella contro il Napoli. Dobbiamo essere bravi a gestire le situazioni belle e quelle meno belle e non dovremo essere condizionati. Chiaro che la sconfitta di Bordeaux dà fastidio, ma dovremo reagire. L’ideale sarebbe avere una certa continuità, ma pensare che possiamo vincere tutte le partite sarebbe sbagliato. Squadre imbattibili non esistono e nel nostro processo di crescita ci sono anche le battute di arresto. Bisogna essere bravi a farsene carico, a prendersi le proprie responsabilità e a reagire insieme». Dopo Bordeaux i giornali hanno scritto di un Diego critico nei confronti di Ferrara, e il tecnico pone fine alla questione: «Diego è venuto da me per chiarire la sua posizione e dopo aver parlato con lui sono tranquillo e soddisfatto del fatto cha abbia voluto spiegarsi. Essendo da poco nel nostro campionato e oltretutto con qualche problema di lingua, le sue frasi possono essere state interpretate in maniera diversa. Conosco la sua idea perché me l’ha detta in faccia e se anche lui pensasse davvero quello che è stato riportato sui giornali, gli avrei risposto direttamente e non tramite i media». In questi giorni ha parlato anche Gigi Buffon, che ha difeso il gruppo e in particolare Amauri, Diego e Melo, al centro delle critiche dopo la gara di Champions: «Le parole di Gigi mi hanno fatto molto piacere. È stato giusto difendere tre compagni di squadra. Penso che il momento e la sconfitta non possono essere addebitati a tre giocatori. Come ho detto ognuno deve prendersi le proprie responsabilità, in un gruppo dev’essere così. La difesa del gruppo deve essere sacrosanta, per questo mi hanno fatto piacere le sue parole: è nei momenti difficili che bisogna essere bravi a reagire ed è in quei momenti che si vedono gli uomini veri». Durante la conferenza stampa i giornalisti insistono sul fatto che la Juventus non stia rendendo secondo le aspettative e Ferrara risponde così: «Sono sulla panchina della Juventus da venti partite. In campionato stiamo facendo male? Non credo. La Champions è più competitiva e mi pare che la Juventus sia in linea anche con altre grandi squadre. Avremmo potuto fare qualcosa in più a Bordeaux, come risultato e come approccio alla gara, ma per il resto non mi pare che si siano fatti dei disastri. Siamo lì e possiamo ancora giocarci la qualificazione». Il tecnico cerca quindi di riportare l’attenzione sulla sfida di domenica: «Il percolo più grande per noi è il fatto che a voi, del Cagliari, non freghi nulla. Nel senso che si deve creare quella giusta tensione per affrontare una squadra che in queste ultime giornate ha mostrato forza, organizzazione e brillantezza. Non penso comunque che i miei giocatori non siano concentrati: sarebbe un errore grave pensare ad altre partite. Mi rendo conto però che oggi, aprendo i giornali, non si sia parlato molto del Cagliari. Questo è il pericolo e sta all’intelligenza dei giocatori capire che il nostro obiettivo deve essere diverso rispetto a quelli presentati dalla stampa». E l’obiettivo è ovviamente centrare la vittoria domenica, contro una squadra in gran forma: «Il Cagliari è una squadra ben organizzata e veloce. Ha giocatori che nelle ripartenze possono fare male e che attaccano benissimo la profondità. Ha qualità e lo ha dimostrato anche a Milano. È una partita molto difficile, con una delle squadre più in salute del campionato. Non avendo gli impegni settimanali poi, possono lavorare bene per sprigionare tutte le energie nella gara dei domenica». Infine gli chiedono un parere sulle polemiche seguite ai cori contro Balotelli: «Ho già risposto dopo la partita contro l’Udinese, il mio pensiero lo conoscete: sono contro qualsiasi forma di razzismo, discriminazione e insulto, verso chiunque. Non voglio entrare in merito alle dichiarazioni di Moratti e di Zanetti. La Juventus ha fatto di tutto per placare i cori e anche la sentenza del giudici sportivo lo ha confermato. Ripeto, sono contrario a qualsiasi forma di insulto: quando sono arrivato qui a Torino è ho sentito un coro contro i napoletani, mi sono chiesto: “ma ce l’hanno con me?”. Non so quale possa essere la strada giusta, la battaglia è lunga e dura, perché noi italiani abbiamo una cultura sportiva sbagliata: quando vedo un bambino, insieme al genitore, che ti fa le corna mentre entri allo stadio, allora non capisco…Vedessi mio figlio fare una cosa del genere gli tirerei uno schiaffo immediatamente».
|Redazione Juventus News - Fonte: www.juventusnews.tk| - articolo letto 143 volte


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