Una prestazione simile farebbe perdere la pazienza anche ad un santo, irriterebbe qualunque tifoso sulla faccia della terra, sconcerterebbe qualsiasi addetto ai lavori. Il Genoa ha fatto la sua partita, interpretandola con grinta, determinazione, spirito di squadra, corsa e predisposizione al sacrificio, tutte qualità sconosciute alla Sampdoria di questa sera. La compagine di Del Neri è stata letteralmente spazzata via dal punto di vista tattico e caratteriale, dimostrando di affidarsi unicamente alle giocate di Cassano, vivere un periodo di involuzione di gioco e risultati dalla trasferta di Torino in poi e non trovare la forza per reagire allo svantaggio.
Oggi Amelia avrebbe anche potuto prendersi serata libera, non sarebbe cambiato nulla: ha voluto sporcarsi i guantoni su innocue conclusioni da fuori area, per far notare al pubblico la propria presenza. Per il resto è stato un monologo rossoblu, risultato netto, meritato per quanto si è visto e non visto sul terreno del gioco, anzi, per occasioni da goal la sconfitta avrebbe perfino potuto essere più pesante.
Un’unica, ma importante novità nell’11 schierato da Gasperini: non si fa riferimento all’annunciato rientro di Juric, bensì alla scelta di lasciare in panchina sia Floccari, che Crespo, affidandosi a Sculli nell’inedita posizione di attaccante centrale, con Palacio e Palladino ad agire sugli esterni. Sull’altro fronte tutto come previsto alla vigilia: Poli gioca con la maschera protettiva, Rossi e Cacciatore vengono preferiti a Lucchini e Stankevicius, Accardi resta in panchina, ancora fiducia a Ziegler. Fin dalle prime battute, come da tradizione, il derby si conferma gara maschia, combattuta, nella quale si può toccare con mano la tensione, le rispettive aspettative e l’importanza della posta in palio.
Al primo affondo i rossoblu passano; è l’ottavo minuto, quando Sculli verticalizza per Palacio che sfonda sulla destra, Ziegler perde il tempo e cerca di recuperare, ma il risultato è soltanto il rigore assegnato su segnalazione del guardalinee; Milanetto insacca dagli undici metri. Ci si aspetta la reazione blucerchiata, invece dobbiamo "accontentarci", per usare un eufemismo, della punizione a giro di Palombo, smanacciata da Amelia, e un siluro di Cacciatore ribattuto dal muro rossoblu.
Il nostro centrocampo è completamente assente: Padalino e Mannini faticano a rientrare e non creano spunti degni di nota in fase offensiva, Palombo è irriconoscibile, si perde il conto dei palloni persi, Poli scompare subito dalla lotta della zona nevralgica del campo. La difesa ha già i suoi problemi, se poi aggiungiamo che gioca altissima e non viene assistita dal centrocampo, il risultato è inevitabile. Ogni azione offensiva rossoblu è una potenziale azione da rete: al 21’ Sculli va via a Gastaldello sulla sinistra, cross in centro per Palacio, Castellazzi non ci arriva, ci pensa Ziegler a spazzare, dopo però aver colpito incredibilmente il montante. Criscito e Rossi non fanno mancare il loro apporto nella duplice fase, Milanetto garantisce ordine, Juric è il solito lottatore.
La partita prosegue e continuiamo a non esistere. Al 34’ Biava fa tremare la traversa con un imperioso colpo di testa, ma è doveroso dare il giusto merito a Castellazzi, che, con uno strepitoso colpo di reni, fa schizzare la sfera sul legno. Ogni azione blucerchiata passa dai piedi di Cassano, marcatissimo, vittima preferita dei continui falli da tergo degli avversari, ma i compagni lo abbandonano al proprio destino. Al 36’ il Genoa recupera l’ennesima palla a centrocampo e sfiora il raddoppio con Sculli, lanciato da Milanetto sul filo del fuorigioco, ma il pupillo di Gasperini conclude clamorosamente sul fondo a tu per tu con Castellazzi. Dinanzi alle ripetute occasioni sprecate per il raddoppio, qualche tifoso doriano comincia a pensare che possa essere un bel segno del destino e crede di averci azzeccato, quando Biava, qualche giro d’orologio prima dell’intervallo, commette un ingenuo fallo di mano su iniziativa di Cassano e lascia i suoi in inferiorità numerica per l’intera ripresa.
Si va nell’intervallo sotto di una sola rete e con un uomo in più, ci sono tutte le premesse per uscire almeno imbattuti, ma la Samp della ripresa è quasi peggiore della prima frazione. Gasperini si copre: fuori Palacio, dentro Sokratis, i suoi uomini chiudono bene ogni varco, le fasce sono ben presidiate, i centrocampisti doriani si nascondono, Pazzini non ha palle giocabili, Cassano predica nel deserto. Al 51’ Castellazzi compie il secondo miracolo, evitando il clamoroso autogoal di Gastaldello su fuga di Sokratis sulla destra. È comunque il preludio al colpo del k.o.: al 51’ Milanetto trova scoperto il lato sinistro della difesa blucerchiata, e innesca Rossi che trafigge Castellazzi.
Siamo allo sbando. 1’ più tardi Rossi prova a restituire il piacere a Milanetto, ma il pallonetto di quest’ultimo viene neutralizzato da Castellazzi. Del Neri le prova tutte: dentro Pozzi, Tissone e Accardi al posto di Mannini, Padalino e Poli, cambia la forma, non la sostanza. Al 65’ decidiamo che è un lusso continuare a giocare con un uomo in più: Rossi falcia Bocchetti a centrocampo, secondo giallo, espulsione. Non è ancora tutto: al 74’ Ziegler atterra Sokratis in area, secondo fallo da rigore dello svizzero, stavolta è Palladino ad insaccare. Prima del triplice fischio finale abbiamo la possibilità di terminare la gara in 9, in virtù dell’espulsione diretta di Cacciatore. A questo punto viene finalmente posta la parola “fine” ad un autentico incubo.
GENOA – SAMPDORIA 3-0
MARCATORI: 9’ Milanetto (G) (rig), 53’ Rossi (G), 75’ Palladino (rig.) (G)
GENOA [3-4-3]: Amelia; Biava, Bocchetti, Moretti; Rossi, Milanetto, Juric, Criscito; Palladino (79’ Crespo), Sculli (71’ Floccari), Palacio (45’ Sokratis) (A disp: Scarpi, Modesto, Tomovic, Zapater). All. Gasperini
SAMPDORIA [4-4-2]: Castellazzi; Cacciatore, Gastaldello, Rossi, Ziegler; Padalino (54’ Tissone), Palombo, Poli (58’ Accardi), Mannini (54’ Pozzi); Cassano, Pazzini (A disp: Fiorillo, Stankevicius, Lucchini, Bellucci). All. Del Neri.
ARBITRO: Rosetti di Torino.
AMMONITI: Poli, Palombo (S), Milanetto, Sokratis (G)
ESPULSI: 44’ Biava (G); 65’ Rossi (S); 87’ Cacciatore (S).
NOTE: tutto esaurito. |di Diego Anelli - Fonte: www.sampdorianews.net| - articolo letto 159 volte