Immaginatevi il privilegio di poter intervistare Roberto Baggio nel 1984 o Francesco Totti nel 1993. Avremmo colto nel fiore dell'adolescenza calciatori che avrebbero segnato la storia del calcio italiano e non solo. Speriamo di poter fare altrettanto con Marco Verratti, il "Messi dell'Adriatico" che ha da poco compiuto 17 anni e fa parlare di sè addetti ai lavori e tifosi nella speranza, più che concreta, di regalare un nuovo, grande campione al nostro calcio.
L'ultimo che ha esordito in C a 15 anni è un certo Mario Balotelli...
"Fa molto piacere, lui ora sta in serie A, spero di fare altrettanto, anche se in quanto a testa mi ritengo migliore di lui"
Del tuo esordio ricorderai ogni istante
"Sì, era in Coppa Italia contro l'AlbinoLeffe a Bergamo. Era magnifico esordire a 15 anni con la squadra per la quale ho sempre tifato e che mi trovava puntualmente in curva a tifare ogni domenica. Giocai ottanta minuti dall'inizio, il mister si disse soddisfatto, avevo fatto il mio dovere tanto che esordii alla prima di campionato sul campo del Crotone"
Immagino che non ti capiti più di andare in curva..
"Beh no, se non vengo convocato mi accomodo direttamente in tribuna"
Il tuo ruolo esatto qual è?
"Negli Allievi giocavo davanti alla difesa, ora vengo schierato mezz'ala o centrocampista centrale, anche se preferisco il ruolo di mezzapunta perchè posso puntare l'uomo e se magari perdo palla ci sono i compagni a coprirmi dietro"
Sei stato paragonato a Pizarro ed Andrea Pirlo
"In Pizarro mi riconosco molto, è un centrocampista piccolino e bravo con i piedi, un pò come me, Pirlo è il mio giocatore preferito, quello cui mi ispiro, speriamo di fare bene quanto lui"
Come affronti gli elogi che continuamente ti vengono fatti?
"Sono contentissimo, mi fanno piacere. Spero di riuscire a dare sempre il massimo, poi si vedrà"
Per un periodo non ti abbiamo più visto in squadra
"Ho avuto qualche problemino, nulla di che, una botta al ginocchio che mi ha tenuto fuori un paio di settimane. Di solito il mister mi ha sempre concesso 20-25 minuti a gara se non di più"
Quando ti rivedremo in campo?
"Penso già da domenica (in casa contro il Foggia, ndr). Durante la settimana sono stato provato da titolare quindi è possibile che parta dall'inizio"
Come ti spieghi il leggero calo del Pescara?
"Sono cose che capitano, siamo terzi a quattro punti dal vertice e tutto tornerà a posto".
Crisi di gioco o di risultati?
"Di risultati. Se l'altra volta Sansovini fosse andato a segno in avvio, il match sarebbe andato diversamente"
Quanto devi a Cetteo Di Mascio?
"Lui mi ha voluto qui, insieme ad altri. Mi dispiace per come è andata a finire, ha lavorato tantissimi anni in questo ambiente con i giovani, sono cose che possono succedere anche se non sono al corrente dei fatti"
Vieni accostato ormai da tempo ai più grandi club italiani ed europei
"Preferenze non ne ho, andrò dove c'è un progetto importante. L'estero? Se il calcio che vi si pratica dovesse piacermi, non escluderei nemmeno questa possibilità"
Puoi dirci per chi tifi oltre al Pescara? Magari è un indizio..
"Per la Juventus, ma si tratta della mia seconda squadra. La prima, inutile dirlo, resta il Pescara e lo sarà per sempre"
Tranquillizza i tifosi che almeno fino a giugno non ti muovi
"Senz'altro, qui sto bene, il progetto è serio, quindi posso confermarlo"
Sei in un'ottima posizione al concorso dei TMW awards. Cosa diresti ai lettori per farti votare?
"Io non mi sento di dire nulla, se loro pensano che sia il miglior under 21 mi votino con piacere, anzi gli posso suggerire di venire a vedere le partite all'Adriatico. Siamo già tanti, vengano a vederci dal vivo"
Sei già un simbolo del vivaio biancoazzurro. Cosa vuoi dire ad un ragazzo che inizia a muovere i primi passi in questo mestiere?
"Il calcio è prima di tutto divertimento. Se c'è il divertimento, impegno e sacrificio vengono da sè, altrimenti non se ne fa nulla". |di Alessio Calfapietra - Fonte: www.tuttomercatoweb.com| - articolo letto 130 volte