Abituarsi a vincere: con l'Empoli, poi contro il Siena
Si ricomincia, ed è un bene che lo si faccia subito, senza troppo pensare a quanto passato e con tanta voglia, invece, di dimostrare più di quanto non dicano, attualmente, i risultati di Campionato.
Che sia Coppa poco importa, altrettanto che sia una gara da dentro o fuori. Perdere no, non farebbe bene a nessuno, esercitarsi a vincere sì, perché poco importa contro chi, il Catania deve ritrovare le misure della vittoria, guardarla in faccia e non averne paura. Saperne reggere il peso, fino all'ultimo minuto. Come per qualunque altro risultato, positivo.
Mantenere saldi i nervi. Qualcosa a cui la classifica, preoccupante, non porta aiuto ma tutt'altro, se all'inizio carica, in fondo, quando il traguardo si avvicina, mette più fifa che convinzione, ed i risultati sono quelli che emergono dal campo: duri e penalizzanti.
La gara contro l'Empoli, in questo senso, deve nutrire i rossazzurri, come gruppo, come tecnico, di sensazioni positive, confermando quanto ampie siano le potenzialità della squadra, anche delle seconde linee, che certamente scenderanno in campo. Già, perché non va dimenticato cosa aspetta i rossazzurri questa domenica, la prima di tre gare ad "eliminazione diretta", non è peccato dirlo.
Contro il Siena, a Siena, il Catania dovrà sfoderare la miglior prestazione mai offerta. Senza fronzoli, senza ulteriori remore. C'è da conquistare la salvezza, e la salvezza passa da una prestazione maiuscola in casa dei bianconeri. A seguire, Livorno e Bologna. Un bottino di 9 punti, che ne valgono poi 18, dei quali il Catania non potrà permettersi di lasciarne nemmeno uno scivolar via dal borsino.
Una stagione la si gioca anche così, nelle ultime cinque partite che ci dividono dalla conclusione del girone di andata. Chiudere a quota non inferiore ai 18 significherebbe racimolare, in coda al girone, quanto raccolto lungo tutto il resto del suo svolgersi. Una marcia diversa s'ingranerebbe, tanto nell'atteggiamento dei giocatori cambierebbe, rivolgendosi ad una visione positiva del cammino, alleggerita dalle perplessità del pubblico e dalle voci che fanno eco nello spogliatoio. La vittoria, nel calcio, è cura universale, a qualunque male.
Abituarsi a vincere, vincere contro l'Empoli, una buona palestra per essere pronti a ripetersi in campionato. |di Marco Di Mauro - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 146 volte