Una Samp alla ricerca di una prestazione "scacciaspettri"
L'ultima trasferta a Milano è un dolce ricordo per i tifosi della Sampdoria, con il grande esodo di massa verso il capoluogo lombardo in occasione della semifinale di Coppa Italia contro l'Inter. Allora fu sconfitta, sì, ma di misura; tanto da qualificare i blucerchiati alla finale di Roma. La finale di quella stessa competizione dalla quale Palombo e compagni sono stati estromessi solo martedì sera dal Livorno, vincente per 1-2 a Marassi e che andrà ad affrontare quell'Inter eliminata dalla Samp nella scorsa stagione.
Incroci su incroci quindi quelli di questa settimana; per una sfida che vedrà oggi i blucerchiati impegnati contro il Milan nella Scala del Calcio in una gara dai molteplici significati. Quella che inizierà alle 18 sarà innanzitutto una partita tra due squadre che si sono alternate nella forma negli ultimi mesi. Se ad inizio stagione infatti erano gli uomini di Leonardo ad essere considerati una squadra "finita" nello stesso momento in cui i blucerchiati veleggiavano in testa alla classifica; ora la situazione sembra completamente essersi ribaltata; con il Milan secondo in classifica e la Samp, reduce dal derby perso malamente e dall'eliminazione dalla Coppa Italia, ad attraversare un periodo di mancanza di gioco, mordente e risultati. Ovviamente le due squadre non si possono paragonare, troppo diversi gli obiettivi, ma un minimo comune denominatore tra le due compagini in questo caso c'è: ed è il periodo di appannamento vissuto da entrambe. Finito per il Milan; non ancora, purtroppo, per la Samp.
Ma cosa è servito al Diavolo per reagire alla "crisi" e riportarsi in lotta per lo Scudetto? Una risposta può essere trovata nella prestigiosa vittoria di Madrid, che ha dato il là alla rimonta rossonera anche in campionato. Sono i risultati che portano morale, ed è il morale che porta nuove energie psicofisiche utili per portare a casa punti importanti. Alla Sampdoria per riprendersi serve questo, e forse proprio per tale motivo lo stesso Delneri in conferenza stampa ieri si è detto "contento" di potersi misurare con compagini di alto livello quali Milan e Roma. Un risultato positivo contro una di queste varrebbe come una vittoria al Santiago Bernabeu e, soprattutto, rappresenterebbe una componente importante e utile al ritrovamento blucerchiato della sicurezza nei propri mezzi, comprensibilmente venuta meno dopo le ultime partite non positive.
Certo, sarà compito facile per Cassano e soci riuscire nell'impresa di uscire indenni dall'incontro con questo Milan ritrovato, ma la Sampdoria è chiamata a provarci; provarci per dimostrare la propria forza; provarci per dimostrare che quanto detto negli ultimi giorni sulla mancanza di "attributi" e "voglia" sia da dimenticare. Oggi poi si potrà anche perdere, perché la differenza di valori tecnici in campo sarà notevole e una sconfitta non sarebbe un risultato così incredibile, ma quello che i tifosi della Sampdoria chiedono con tutta l'anima ai propri beniamini è di offrire loro una prestazione devota ai propri colori. Per far arrivare la grinta dove non può la tecnica. Per gettare il cuore oltre l'ostacolo alla ricerca di un risultato di prestigio, che attenui gli spettri apparsi agli occhi dei tifosi nell'ultima settimana.
E proprio parlando di tifosi, anche in quest'occasione il numero di blucerchiati che varcheranno i caselli dell'A7 per raggiungere Milano e sostenere da vicino la squadra sarà elevato. Loro non mancano e non mancheranno mai: ne hanno dato dimostrazione anche martedì cantando ininterrottamente per novanta minuti nonostante una partita a dir poco scialba. La nostra splendida tifoseria darà senz'altro anche oggi il proprio contributo alla causa del Doria, di un Doria chiamato a reagire oggi, ad una settimana dall'incubo. Arremba Sampdoria! |di Stefano Orengo - Fonte: www.sampdorianews.net| - articolo letto 138 volte