FIRENZE - Viene giù tutto! Ora è allarme rosso, siamo in piena zona retrocessione, con una squadra psicologicamente sotto terra, imprecisa, impacciata, un modulo evanescente e prevedibile che vede come unica soluzione il gioco sulle fascie.
La classifica vede allontanarsi il Bologna che era una delle 5 sorelle che devono lottare insieme a noi per la permanenza in serie A, il centrocampo ancora una volta non è pervenuto e se pensiamo che sia l'Atalanta che la Fiorentina schieravano due 24enni, Guarente da una parte e Montolivo dall'altra, abbiamo visto tutti l'enorme differenza di qualità, visione di gioco, collegamento tra i reparti che ha dato Montolivo per i viola e la prestazione deludente di Tiberio Guarente che si può riassumere tutta nella punizione calciata alle stelle al 25' del secondo tempo.
Sinceramente ci troviamo un pò in imbarazzo a giudicare la partita odierna dell'Atalanta perchè sarebbe come sparare sulla croce rossa, ci ha ricordato molto quegli incontri di boxe dove un pugile le da per tutto l'incontro e l'altro cerca di difendersi senza paradenti e con guardia bassa costantemente alle corde e appena provava ad alzare la testa veniva subito respinto in dietro violentemente.
Analizziamo i reparti, parendo dal portiere Consigli che ha fatto vedere qualche buona parata, ma sul gol ha fatto gridare, come ai tempi di Taibi:" 'N do è?" (Dov'è?).
In difesa non ci è dispiaciuto Manfredini, anche se veniva costantemente messo sotto pressione dai due centrali offensivi e dagli inserimenti degli esterni e dei centrocampisti viola che trovavano le praterie in mezzo al campo.
Gli esterni difensivi hanno cercato di arginare le furie viola che arrivavano costantemente sul fondo per efettuare i cross per Gilardino e Jovetic.
In mezzo al campo è nebbia e buio pesto, Guarente rimane l'oggetto misterioso, non solo non riesce a cabianre mai passo e ad impostare il gioco ma manca proprio di cattiveria agonistica e questo è l'aspetto più preoccupante.
De Ascentis in rottura può anche andare ma senza un compagno che poi fa ripartire l'azione non serve nemmeno il suo impegno e sacrificio.
Sulle fascie Ceravolo e Padoin si sbattono e l'abbiamo visto anche oggi, ma nemmeno loro riescono a portare a termine il lavoro perchè davanti i due centrali vengono costantmente ingabbiati da i due o tre difensori avversari.
Eccoci in attacco, cosa dobbiamo giudicare di un reparto che ha giocato un pallone in 90'?
Acquafresca è sempre più olio bollente, lento, pastoso e colloso e fisicamente leggero come un fuscello che rimbalza sempre contro i muri difensivi delle squadre avversarie.
Tiribocchi come sempre si fa vedere, cerca di andare a prendersi il palloni sulla tre quarti ma è troppo solo per incidere.
Conte? Ecco, noi lo riteniamo un bravo mister però si ricordi che un bravo allenatore non è quello che impone il proprio modulo indipendentemente dagli uomini a dispposizione ma è quello che riesce a modificare il suo gioco in base alle caratteristiche dei giocatori dispponibili.
Chiudiamo con l'unica nota lieta della giornata, i tifosi dell'Atalanta che non hanno mai smesso d'incitare la squadra per tutti i 90', facendosi sentire in continuazione. Chapeau! |di Luca Ronchi - Fonte: www.atalantanews.com| - articolo letto 136 volte