Sebbene il titolo predichi calma, le mie argomentazioni non saranno frasi come “abbiamo 24 punti” o “siamo ancora in una buona posizione di classifica”. Sono cose vere, senz'altro, ma non sarebbe del tutto corretto sottolinearle ulteriormente; almeno non dopo le ultime tre disastrose partite giocate dalla nostra amata Sampdoria. La classifica è certamente ancora positiva, ma se si continua a guardarla senza considerare i problemi, allora presto anche quella diventerà problematica, perchè partite facili in campionato non ce ne sono e da quinti che siamo ora, non ci metteremo molto a finire nella colonna di destra andando avanti di questo passo. Bisogna pertanto cambiare rotta, già che la classifica ci consente di farlo senza troppi patemi d'animo.
Quello di questa settimana è un momento complicato e non c'è bisogno di sottolinearlo. Le ultime tre sconfitte senza mordente né grinta hanno preoccupato un po' tutti noi sullo stato di salute psicofisica di una Sampdoria che in queste ultime gare non ha mai reagito come avremmo voluto, ma nonostante tutto questo, motivi per farci prendere dallo sconforto più totale non ce ne sono ancora. “Bisogna cambiare rotta”, ho detto, e per farlo la ricetta è solo una: remare tutti dalla stessa parte. Tifare per la squadra tutti quanti insieme, uniti, trasmettendo ai giocatori una carica agonistica positiva che possa tirarla fuori dalle sabbie mobili in cui ci siamo infilati.
La situazione creatasi ieri al “Mugnaini” col litigio tra il tifoso e Cassano mi dà un ulteriore spunto per dire che tutto quello che dobbiamo fare noi Sampdoriani è lasciare in pace la squadra, lasciare i nostri giocatori allenarsi in tranquillità per preparare al meglio la sfida con la Roma. Noi, dal canto nostro, dobbiamo solo dare tutto il sostegno possibile alla Sampdoria, sia agli allenamenti, che, soprattutto, allo stadio domenica sera. In un altro mio articolo avevo paragonato la Sampdoria ad una ragazza che vive un momento difficile e che per superarlo ha bisogno dell'aiuto dei suoi famigliari ed amici. È una metafora che ribadisco: questa ragazza ora ha bisogno di tranquillità e sostegno e siamo noi a doverglielo dare. Scusate un attimo, se una persona a cui voi tenete è in crisi, cosa fate? Immagino e spero che la sosteniate, che la aiutiate, che la lasciate stare un po' tranquilla da sola se necessario; credo inoltre che nessuno di voi andrebbe a rigirarle il coltello nella piaga, magari sfottendola o prendendola in giro per la sua situazione, perché questo non farebbe altro che farla stare peggio.
E siccome questa è la fine che nessuno di noi si augura, lasciando da parte inutili giudizi su chi abbia sbagliato ieri -sia perché è una questione chiusa, sia perché hanno sbagliato entrambe le parti- mi limito a dire che ci sono molti modi di spendere il proprio tempo libero. Io non vedo il senso di andare al “Mugnaini” con l'unico scopo di provocare; non solo ci si farebbe unicamente del sangue marcio, ma si sarebbe anche nocivi alla Causa Sampdoria. Chi volesse far polemica durante gli allenamenti è quindi invitato a desistere in partenza: ci sono tante belle località lì vicino in cui trascorrere un bel pomeriggio in compagnia. Su tutte vi posso citare Nervi, ad esempio, o anche Recco, dove si può andare coi propri amici per ridere e scherzare davanti ad una bella focaccia col formaggio, rilassandosi anche un po'. Perché, in questo momento, alcuni di noi Sampdoriani ne hanno davvero bisogno. |di Stefano Orengo - Fonte: www.sampdorianews.net| - articolo letto 135 volte